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www.ildialogo.org La calotta artica si scioglie,di Michele Zarrella

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La calotta artica si scioglie

L’Artico si riscalda sei volte in più del resto del pianeta


di Michele Zarrella

I cambiamenti climatici sono più evidenti in alcune parti del pianeta. Cosa succede nell’Artico?

La temperatura dell’Artico si riscalda molto più in fretta che nelle altre parti del pianeta. Lì i cambiamenti climatici già sono in atto. Gli accordi di quasi tutte le nazioni del mondo prevedono che si debba mantenere la temperatura del pianeta entro un aumento massimo di 1,5 - 2 gradi. Ma a un tale aumento di temperatura in Africa corrisponde un aumento di 10 – 12 gradi in Artico.

Così la calotta polare si scioglierà?

Dal 1980 la calotta è diminuita di 11 milioni di chilometri quadrati, pari a 36 volte l'area dell'Italia, perdendo un decimo della sua superficie. E il processo continua.

E farà innalzare il livello del mare.

Certamente. Alcuni atolli del Pacifico saranno sommersi. Nel convegno Laudato Si’ and Cotholic Investing tenuto a Roma il 27/01/2017 il cardinale Peter Ribat, President Federation of Catholic Conference of Oceania ha detto: “Voi qui parlate di disinvestire dalle fonti fossili e investire nelle fonti rinnovabili per ridurre il riscaldamento globale. Lo fate come se i cambiamenti climatici fossero qualcosa da venire. In Oceania, li stiamo già vivendo. Il livello del mare ha invaso i terreni rendendoli salati e non più utili all’agricoltura. Si stanno costruendo frangiflutti per fermare l’avanzata del mare. Essi ci potranno proteggere se non aumenterà più il livello del mare, ma poiché i ghiacciai continuano a sciogliersi sono solo pannolini caldi che non risolvono il problema. Il problema va risolto diminuendo il riscaldamento globale e quindi aborrendo lo spreco e azzerando nel più breve tempo possibile le estrazioni delle fonti fossili.”

Questi due segnali: l’Artico che si scioglie e le isole che vengono sommerse sono segnali che dovrebbero allarmare tutti.

Sicuramente, perché quello che sta succedendo in una piccola isola del Pacifico è l'esempio di quello che succederà a tutto il pianeta che è come un'isola nel sistema solare e un granello di sabbia nel cosmo. A questi che sono segnali evidenti se ne aggiungono altri che consideriamo di meno perché non li vediamo, ma sono altrettanto importanti.

Quali?

Le acque fredde dei ghiacci che si sciolgono modificano le correnti oceaniche facendole cambiare corso, temperatura e quindi profondità. La superficie di ghiaccio che riflette i raggi solari nello spazio diminuisce mentre aumenta la superficie del mare che assorbe tali raggi. Questo comporterà l’aumento della temperatura del mare che farà sciogliere ancor più il ghiaccio e provocherà modifiche all’habitat, alla flora e alla fauna. La deputata al parlamento Sami della Norvegia – Aili Keskitalo, intervistata da Maurizio Menicucci, afferma: “Il caldo spinge verso nord le specie che abbiamo sempre pescato e da sud arrivano pesci che non abbiamo mai visto. I nostri pescatori faticano ad adattarsi a questi cambiamenti.” Le diseguaglianze che si stanno creando minacciano l’intera umanità. 

Con lo scioglimento della calotta c’è l’altro lato della medaglia da considerare: la maggior accessibilità a risorse geotermiche, minerarie e fossili, porterà ricchezza ai Paesi polari.

Lo scioglimento dei ghiacci rende accessibili nuove rotte (passaggio a Nord-Ovest) e nuove zone di pesca, e anche risorse geotermiche, minerarie e fossili. Tutto ciò non si può più considerare ricchezza, né miglioramento. Anzi, se l’homo sapiens sapiens dovesse andare a “sporcare” perfino l’Artico dobbiamo temere un’apocalisse climatica. Chiamarsi Homo sapiens non significa essere sapienti. Ciò che si è va valutato rispetto a ciò che si fa.

Apocalisse climatica? Che esagerazione!

Eh, no. Nessuna esagerazione. Qui è in gioco la continuazione della nostra specie. Papa Francesco alla fine del paragrafo 55 della LAUDATO SI’ considera che “Se qualcuno osservasse dall’esterno la società planetaria, si stupirebbe di fronte a un simile comportamento che a volte sembra suicida.

Ma questo è il progresso!

Occorre intendersi su cosa significa progresso e distinguere fra progresso e sostenibilità ambientale. Occorre distinguere fra progresso e profitto. Dobbiamo distinguere fra progresso e diritti (di tutte le specie), fra sfruttamento delle risorse e esigenze dei popoli indigeni dell’Artico come i Sami della Scandinavia o gli Inuit dell’Alasca, Canada, Groenlandia e Siberia che più di tutti avrebbero voce in capitolo. Aili Keskitalo dice: “Da decenni le terre dei Sami vengono aggredite dalle industrie estrattive. Questo danneggia la nostra economia e le nostre abitudini che restano legate alla pesca e alla pastorizia. Ma noi non possiamo farci nulla. Siamo esclusi da ogni decisione su qualcosa che ci appartiene da millenni”. Riflettiamo su tutto ciò. Riflettiamo bene su cosa è il progresso, perché i cambiamenti climatici stanno già avvenendo e rimane poco tempo per cambiare la rotta.

 Gesualdo, 8 febbraio 2017

 

 Michele Zarrella

Per contatti

zarmic@gmail.com

sito web: digilander.libero.it

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Mercoledì 08 Febbraio,2017 Ore: 08:06
 
 
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