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www.ildialogo.org Il giorno del sovrasfruttamento della Terra (Earth Overshoot Day, EOD),di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto ogni mese
Il giorno del sovrasfruttamento della Terra (Earth Overshoot Day, EOD)

Da quasi trent’anni viviamo al di sopra delle possibilità del pianeta


di Michele Zarrella

In che data quest’anno abbiamo superato le risorse che ci può fornire il pianeta?

Entro oggi, 8 agosto 2016, l'umanità avrà esaurito le risorse che può fornire il pianeta in un anno. Questo afferma il Global Footprint Network, un'organizzazione di ricerca internazionale che monitora il modo in cui l’umanità utilizza le risorse naturali e reagisce ai cambiamenti climatici.

 

Cosa succede al pianeta se si consuma più energia di quanto il pianeta può rigenerare?

Quello che succede in una famiglia che consuma più di quanto guadagna. Si va in rosso.

 

Andare in rosso per un pianeta cosa significa?

Tutte le specie viventi sul pianeta hanno bisogno di ciò che ci fornisce la natura nelle varie forme che conosciamo: cibo, acqua, energia, servizi, ecc.. Tali risorse le traiamo dal pianeta su cui viviamo. Ma esse hanno un limite. Se si supera tale limite ci saranno degli sconvolgimenti nell’equilibrio della biosfera. L’aumento della concentrazione di carbonio costituisce una delle componenti più significative del sovrasfruttamento ecologico.

 

Come si calcola?

Tale limite si calcola con una unità di misura detta Impronta Ecologica: è pari alla superficie di Terra necessaria a generare le risorse che ogni abitante consuma. Se la richiesta di risorse supera tale limite il pianeta va in rosso: non è più in grado di sopperire a tutte le richieste energetiche dell’umanità. Allo stato attuale occorrerebbero 1,6 pianeti Terra per sopperire alle attuali esigenze dell’umanità.

 

Da quando abbiamo superato questo limite?

L’umanità vive al di sopra delle possibilità che offre il pianeta da quasi trent’anni. Nel 1987 il limite fu superato il 19 dicembre e nel 2000 fu superato il primo novembre. Quello che consumiamo è maggiore di quanto la Terra riesce a rigenerare. E ogni anno la data dell’EOD risulta in anticipo rispetto all’anno precedente. Quest’anno lo abbiamo superato l’otto agosto, lo scorso anno il 22 agosto. Nel 2014 lo superammo il 27 settembre e nel 2013 il 12 ottobre. In una spirale che ci avvolge e ci stringe sempre più.


Quindi occorre trovare un modo nuovo di produrre l’energia necessaria all’umanità?

Se vogliamo centrare gli obiettivi fissati dall'accordo sul clima di Parigi, l'impronta ecologica deve diminuire ed in particolare devono diminuire drasticamente entro il 2030 le emissioni di carbonio e successivamente ridurle a zero entro il 2050. Però l’accordo di Parigi entrerà in vigore tra quattro anni e il grande rischio è che la situazione nella quale andrà a mettersi in atto sarà significativamente cambiata rispetto a quella in cui fu sottoscritto l'accordo. Infatti le emissioni nocive prodotte dalle attività umane stanno aumentando a ritmo vertiginoso di anno in anno.

 

Ma occorre molto impegno per realizzarlo?

Occorre solo la buona volontà di voler cambiare, perché abbiamo già le tecnologie necessarie. Non possiamo continuare a consumare oltre le possibilità offerte dalla Terra: questo comporterà un cambiamento dell’equilibrio della biosfera col rischio di pericolosi cambiamenti climatici.

 

Cosa fare?

Alcuni Paesi - il Costa Rica ha raggiunto il 97% del suo fabbisogno - producono gran parte dell’energia elettrica da fonte rinnovabile. Il futuro della nostra specie è nelle nostre mani. Ognuno di noi può fare il suo, utilizzando le risorse del pianeta solo per quel che necessita, senza sprecare e vivendo nei limiti delle risorse che ci può dare. Cambiamento è la parola vera. Cambiare il proprio stile di vita. Rifiutare di inquinare, di sprecare e di sporcare quella che è la nostra bellissima “casa” che gira, gira nell’universo da 4,5 miliardi di anni.

 

Gesualdo, 8 agosto 2016

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: http:

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Lunedì 08 Agosto,2016 Ore: 01:07
 
 
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