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www.ildialogo.org Nuovo anno stessi cambiamenti climatici,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l'otto del mese
Nuovo anno stessi cambiamenti climatici

Sia un 2016 sereno sorridente stellare 


di Michele Zarrella

Lo scorso anno la Conferenza sul clima di Parigi ha rappresentato una svolta per il futuro della nostra specie.

La storia certamente ricorderà il 2015 per l’accordo sul clima sottoscritto dai leader mondiali  rappresentanti la quasi totalità del pianeta. Con l’accordo viene sancita e riconosciuta la necessità di contenere il riscaldamento entro certi limiti. Continuando con l’attuale tendenza corriamo dei rischi che non ha alcun senso correre.

 

La pressione dei movimenti ambientalisti ha inciso?                          

Milioni di persone con maggiore convinzione e maggiore partecipazione hanno fatto sentire la loro voce a riguardo, hanno creduto che è possibile risolvere la crisi climatica e in tal modo hanno inciso sui leader mondiali che hanno trovato il coraggio morale di mettere da parte le loro differenze e raggiungere un accordo.

 

L’accordo di Parigi porterà frutti?

Se gli impegni verranno rispettati possiamo dire che ce la faremo e possiamo essere orgogliosi di poter lasciare un pianeta sicuro e sostenibile ai nostri nipoti.

 

Intanto il 2015 è stato dichiarato l’anno più caldo dall’era industriale.

Questa purtroppo è la triste conferma delle previsioni climatiche previste nel V rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) e da altri scienziati (James Hansen, Luca Mercalli, Tim Flannery, ...). Ma l’accordo di Parigi apre le porte ad un futuro basato su energie rinnovabili e non inquinanti che faranno diminuire la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera e di conseguenza il riscaldamento globale.

 

Il prezzo del petrolio è diminuito e questo potrebbe indurre a utilizzare ancora le fonti fossili.

Siamo a un bivio continuare a inquinare con l’estrazione delle fonti fossili o prendere coscienza che inquinano e quindi dobbiamo scegliere la tecnologia delle fonti rinnovabili che non emettono CO2. Come civiltà globale possiamo scegliere.

 

È una sfida epocale.

Che dobbiamo scegliere di affrontare con coraggio in questo momento storico. Non è semplice andare contro l’attuale cultura profondamente antisolidale che ci spinge ogni giorno a chiuderci in noi stessi, a fare spallucce dicendo: « A me che importa? ». Occorre trovare nuovi percorsi di sobrietà e solidarietà che non saranno né semplici né molto ben accolti da coloro che hanno scelto per un modello di accumulo egoistico e di cui hanno beneficiato e continuano a beneficiare. Ma le difficoltà sono le nostre sfide e accettarle significa risvegliare in noi la speranza  e contemporaneamente la gioia di saperci artefici di qualcosa di nuovo e di buono. Ci sentiremo felici e responsabili nel non sporcare e/o dilapidare le fonti energetiche della Terra che prima di tutto appartiene alle future generazioni.

 

Come fare?

Ognuno di noi faccia il necessario e poi il possibile. In tal modo si genererà un’opinione pubblica che pretenderà che vengano messi in pratica gli impegni presi a Parigi. Aggregare sempre più persone che facciano pressione verso i governanti affinché aumentino il loro impegno per la riduzione delle emissioni nei prossimi anni fino ad azzerarle del tutto entro il 2050.

 

Quale augurio per questo nuovo anno?

L’accordo di Parigi apre la porta ad un futuro sicuro e sostenibile. Mai prima d’ora abbiamo avuto una tale opportunità a portata di mano. L’augurio è quindi di orientare con decisione i nostri comportamenti verso un’economia integrale che utilizzi fonti rinnovabili nel rispetto dell'equilibrio che consente le forme di vita attuali. Questo è il momento di farlo.

Auguri di un sereno sorridente stellare 2016.

Gesualdo, 8 gennaio 2016

Michele Zarrella

Per contatti

zarmic@gmail.com

sito web: digilander.libero.it

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Venerdì 08 Gennaio,2016 Ore: 08:07
 
 
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