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www.ildialogo.org Il Papa all’ONU,di Michele Zarrella

OTTO DOMANDE OTTO RISPOSTE L'OTTO DEL MESE
Il Papa all’ONU

Un’ecologia «integrale» socialmente responsabile provoca le coscienze


di Michele Zarrella

Papa Francesco il mese scorso è andato a Cuba, negli Stati Uniti e alle Nazioni Unite. Quali temi ha trattato?

«Nella terra dei Liberi e nella Casa dei Coraggiosi», citando l’Inno americano davanti al Congresso statunitense il Papa ha parlato di svariati temi: dalla libertà ai diritti umani, dall’abolizione della pena di morte e del commercio delle armi agli appelli al dialogo. In conformità a quanto esposto nell’enciclica LAUDATO SI’, pubblicata a giugno, papa Francesco ha invitato tutti gli uomini a un’«ecologia integrale» socialmente responsabile.

Ma l’«ecologia integrale» presuppone un cambiamento!

Il Papa sta lanciando al mondo intero questa sua visione per scuotere le coscienze dei popoli: «abbiamo bisogno di un cambiamento». E quale platea migliore delle Nazioni Unite per lanciare un messaggio urgente che promuova un modo nuovo su come costruire l’avvenire della nostra specie rispettando la nostra “casa comune” come chiama questo unico e bellissimo pianeta blu nella sua enciclica.  

In breve in cosa consiste il messaggio dell’enciclica?

In una visone lucida e obiettiva sullo stato del mondo, sul suo degrado ambientale e sociale. Ne abbiamo già parlato in questa rubrica più volte (http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/riflessioni_1436334947.htm). Il Papa segnala a tutti gli uomini, cattolici e non, la mancanza di «fraternità» con tutto il creato alla maniera di san Francesco e mette in guardia sul continuare ad adottare un’economia che eleva il denaro a idolo. Papa Francesco scrive: «Se qualcuno osservasse dall’esterno la società planetaria, si stupirebbe di fronte ad un simile comportamento che a volte sembra suicida» (n. 55).  Un messaggio forte per mettere fine a questa miope dittatura del profitto e del denaro che unisce le lobby commerciali e i ricchi del mondo come “gluoni” (da glue, colla).

Scardinare la miope dittatura dell’idolo denaro è una rivoluzione molto difficile.

Certamente, anche perché l’Homo sapiens, per il dio denaro, è capace di auto ingannarsi. Ricordo, per tutti, il recente scandalo della Volkswagen. Ma che uomo sapiente è quell'uomo che si auto inganna? Per esemipo, molti governanti parlano benissimo, ma razzolano malissimo. Obama fa bellissimi discorsi dichiarando di voler ridurre del 32% le emissioni degli Stati Uniti ma autorizza le prospezioni petrolifere della Shell nell’Artico. Il presidente del consiglio Renzi con lo Sblocca Italia continua a promuovere trivelle in mare e in terra. Anche in zone ad alta sismicità. Dovremmo alzare più spesso gli occhi al cielo. Lì brilla una centrale nucleare che ci invia, da 4,6 miliardi di anni, tanta energia che supera migliaia di volte le esigenze dell’intera umanità.

Il 30 novembre inizierà a Parigi la Conferenza sul Clima, potrebbe costituire la svolta?

Molte delusioni hanno dato le precedenti conferenze, ma questa volta c’è la speranza che un trattato contro il riscaldamento globale si possa fare. I segnali sono evidenti: le recenti posizioni bilaterali di Cina e Stati Uniti, che contribuiscono per quasi il 50% ad inquinare l’atmosfera, sembrano preludere a un accordo internazionale; oltre a Papa Francesco altri leader religiosi si sono espressi contro i cambiamenti climatici; le tecnologie delle rinnovabili continuano a migliorare il rendimento delle apparecchiature e il loro sviluppo è sorprendente; si avvertono i primi disinvestimenti dalle società basate sulle estrazioni di fonti fossili. Infine, e questa è la cosa più importante, sta aumentando sempre più, a tutti i livelli, la presa di coscienza sui cambiamenti climatici. Forse è il caso di ricordare le parole di san Paolo. "E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce." (Lettera ai Romani 13,11-12)

Su cosa potrebbe basarsi uno scenario energetico rispettoso della “casa comune”?

Occorre un’autorità mondiale che detti norme inderogabili e obbligatorie basate, prima di tutto, sulla diminuzione immediata degli sprechi di energia. Chi inquina paghi. Ma soprattutto chi inquina sappia che sta sporcando un bene di tutti: la biosfera, o come dice papa Francesco la "casa comune". Questo comportamento andrebbe sanzionato perché è socialmente dannoso e moralmente è da considerare un peccato. "Digli di smettere", recitava un vecchio slogan sul fumo. Digli di ravvedersi diciamo oggi sull'inquinamento. Poi occorre incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica di reti, trasporti, abitazioni, industria ecc.

Quale potrebbe essere il vero approccio ecologico?        

Un vero approccio ecologico deve essere un approccio sociale che tenga conto dell’esigenza dell’intera umanità. La crisi ambientale, in effetti, è soprattutto morale. È il frutto di un’economia staccata dall’umano che crea una forbice sempre maggiore fra ricchi e poveri. L’umanità deve dotarsi di una nuova etica delle relazioni internazionali e di una solidarietà universale.

Concludendo, un altro sistema energetico è possibile?

È possibile realizzare un altro sistema energetico soprattutto con la cultura e l’intelligenza di ognuno di noi. La soluzione si trova in ciascuno di noi. Sta nei nostri comportamenti, sta nelle nostre mani e non in quelle delle élite che sono governate dalle logiche a breve termine del potere. Occorre quindi una rivoluzione nei comportamenti di ciascuno di noi. Nel 2013, in Brasile, il Papa ha chiesto ai giovani di «essere rivoluzionari, di andare controcorrente». Noi non possiamo più abboccare alla falsa pubblicità e ai modelli di vita consumistici da essa imposti. Non possiamo cedere alla «cultura dello scarto» ma imitare la sobrietà di Francesco d’Assisi. E come san Francesco dobbiamo avere il coraggio di andare controcorrente per il bene nostro e delle future generazioni.

Gesualdo, 8 ottobre 2015

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: http:

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Giovedì 08 Ottobre,2015 Ore: 08:28
 
 
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