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www.ildialogo.org Scarsa attenzione al riscaldamento globale,di Michele Zarrella

OTTO DOMANDE OTTO RISPOSTE L'OTTO DEL MESE
Scarsa attenzione al riscaldamento globale

L'accesso ai depositi profondi di gas comporta un futuro più caldo


di Michele Zarrella

La stampa ha usato grandi titoli per la scoperta del giacimento di gas nel mediterraneo. Il futuro sarà più roseo?

La stampa e tutti i mezzi di comunicazione hanno titolato con grande enfasi e con titoli di questo genere l’avvenimento: ‘Scoperto al largo dell’Egitto il giacimento di gas più grande del Mediterraneo

Individuato un deposito di gas da 850 miliardi di metri cubi

Scoperta storica che trasforma lo scenario energetico’.

Il futuro non sarà più roseo se si continua a puntare sulle fonti fossili. Questo è l’Homo sapiens sapiens: continua imperterrito a ignorare l’enciclica del Papa, i buoni propositi di Obama e di altri governanti, gli avvertimenti degli scienziati, i campanelli di allarme del clima.

 

Tra le fonti fossili il metano è quello che inquina meno.

Certo ma comunque inquina e contribuisce all’aumento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera con tutte le conseguenze che sappiamo: scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari, aumento del livello del mare e delle temperature, acidificazione degli oceani, ecc.

 

Possiamo pensare ad altre fonti energetiche? 

E' doveroso farlo. Cambiare tutto d’un tratto è impossibile, ma non si intravede una strategia, da qui a qualche decennio, per uscire dalle fonti fossili. Si pensa a breve, al proprio interesse e al proprio profitto anche a discapito di pericolosi cambiamenti climatici.

 

E se puntassimo sulla fissione nucleare?

Il prof. Antonino Zichichi, l’altro ieri nel settimo meeting Le due culture organizzato da Biogem (Ariano Irpino) ha detto che il nucleare sicuro potrebbe costituire un punto fermo nel futuro. La ricerca in questo campo dovrebbe essere sovvenzionata molto di più. L’attuale tecnologia non ha risolto il problema delle scorie. Infine gli incidenti di Trhee Mile Island, Cernobyl e Fukushima, per citare solo i più clamorosi, ci fanno capire che bisogna ricercare ancora molto.

 

Quali fonti allora preferire?

Oramai lo sanno anche i bambini. Le fonti più sicure e che non aumentano i gas serra sono le rinnovabili. E ci sono già anche le tecnologie. Sono i grandi che non vogliono capirlo.

 

Perché?

Gli interessi e i profitti immediati, gli investimenti già effettuati in quel campo prevalgono su un cambiamento di politica energetica con una seria programmazione a medio e lungo termine.

 

Cosa possiamo fare?

Incentivare l’uso delle fonti rinnovabili di cui già disponiamo la tecnologia che comunque va migliorata. Spegnere le apparecchiature in stand-by, porre attenzione all’uso dell’illuminazione pubblica e dell'elettricità in generale, dotarsi di impianti fotovoltaici per l’energia elettrica e solari per l’acqua calda, costruire le nuove case e fabbriche a impatto zero, ristrutturare le vecchie, costruire motori più effecienti, camminare a piedi o usare la bicicletta, ecc. Tutte queste azioni potrebbero fare una differenza enorme.

 

Ma quanto possono incidere le piccole azioni di singole persone?

Moltissimo. Non aspettiamo che siano gli altri a cambiare. Non pensiamo sempre che il problema è troppo grande, che la colpa è degli altri: della politica, delle multinazionali ecc. Ognuno di noi faccia il necessario e poi tutto ciò che gli è possibile. Vedrete che alla fine riusciremo a fare quello che pensavamo impossibile: cambiare il mondo.

Gesualdo, 8 settembre 2015

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: http:

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Martedì 08 Settembre,2015 Ore: 08:44
 
 
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