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www.ildialogo.org L’Ora della Terra,Michele Zarrella

L’Ora della Terra

Un'ora per riflettere sul riscaldmaneto globale


Michele Zarrella

La nostra redazione de ildialogo.org aderisce alla manifestazione mondiale

"Earth hour"

organizzata dal WWF per la sera del 23 marzo 2013 dalle ore 20.30 alle 21.30. In tutto il mondo si spengono i monumenti più rappresentativi delle città, aderiscono associazioni, enti, scuole, ristoranti, e privati cittadini. La redazione aderisce cogliendo l'occasione per ricordare di mettere in atto comportamenti virtuosi contro il riscaldamento globale e, spegnendo le luci, permettono di godere la bellissima e grandiosa vista della volta celeste ornata dai brillanti corpi (stelle, pianeti, satelliti, meteore…) che ci emozionano per la loro bellezza e che al tempo stesso fanno nascere in noi quelle domande che si sono fatte tutte le generazioni: da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo?

La nostra azione è rivolta contro tutte le fonti luminose posizionate verso il cielo che impediscono di vedere le stelle. Oltretutto va ricordato che esse sono illegali, ma più che la legge può la conoscenza, la sensibilità e la civiltà alle quali principalmente ci appelliamo. Inoltre vogliamo cogliere l’occasione per riflettere sugli sprechi, in particolare quelli dell’illuminazione pubblica. “Tanto paga pantalone”, direbbe Totò. Ma non è così, caro Totò, perché l’energia né si crea, né si distrugge. Essa si trasforma e a pagare è l’equilibrio del nostro unico e bellissimo pianeta: Gaia, il pianeta che vive. Sprecare non va inteso come un costo economico che tocca il nostro portafoglio, ma sprecare = inquinare1, pertanto non sprecare diventa necessario e utile. Facciamolo ogni giorno, non solo in occasione della manifestazione

"L’Ora della Terra".

Spero che ognuno di noi possa prendere consapevolezza dell’equazione sprecare = inquinare e rendersi conto che si tratta di un comportamento irresponsabile da aborrire in ogni nostra azione. Questo tipo di consapevolezza va sempre più facendosi strada anche nel nostro modo di pensare alle emissioni di gas serra.

Gesualdo, 23 marzo 2013

Michele Zarrella

Responsabile per le azioni contro

l’inquinamento luminoso di AstroCampania

 

 

____________

Nota 1. Facciamo un esempio di spreco in una scuola. Se gli alunni e/o i professori e/o il personale lasciano le luci accese nelle aule quando la classe va in laboratorio o in palestra, a fine anno sulla bolletta dell’istituto graveranno, diciamo per esempio, 100,00 € in più. L’istituzione dovrà pagare 100,00 € in più all’Enel. L’Enel con quei 100 € pagherà il petroliere che fornisce il petrolio necessario per la centrale termoelettrica. Il petroliere pagherà l’operaio che lavora sulla petroliera. L’operaio e con quei 100 € pagherà le tasse scolastiche per mandare il figlio a scuola. Alla fine i 100,00 € sono ritornati alla istituzione scolastica che li aveva versati. Ma, allora, cosa è cambiato? Lasciando le luci accese abbiamo trasformato dell’energia ed abbiamo immesso una certa quantità di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera. In effetti abbiamo contribuito a riscaldare l’atmosfera. Abbiamo contribuito a inquinare il mondo. Questo è quello che è cambiato. Concludendo: sprecare = inquinare. La moneta ha fatto un circolo ritornando al punto di partenza, ma quello che si è prodotto è l’aumento dell’inquinamento. Inquinare è un’azione socialmente deprecabile e che va contro l’etica e la morale.

Allargando il discorso. Ponendo attenzione alla regolazione oraria dell’accensione e dello spegnimento dell’illuminazione pubblica, sfruttando al massimo la luce del Sole, si potrebbe risparmiare ogni giorno un’ora di energia per ogni lampadina. Nel caso di una lampadina da 150 watt si avrebbe un risparmio annuale di 8,21 €. Moltiplicando questa cifra per tutte le lampadine del nostro paese o delle nostre città vengono fuori delle cifre incredibili. Un piccolo paese con circa 3.000 lampadine da 150 W otterrebbe un risparmio di 24.630,00 € all’anno!!!

Ma come dicevo prima questo è un circolo perché la moneta gira, quello che invece rimane è l’inquinamento che produciamo. Infatti, per ogni lampadina si risparmierebbero più di 20 kg di CO2 che moltiplicati per tutte le lampadine, darebbe cifre spaventose.

Nel caso di un piccolo paese si avrebbe in un anno un risparmio di 60.000 kg di CO2, cioè 60 tonnellate di CO2. Pensate a tutti i paesi e poi pensate a tutte le città…e poi a tutto il mondo... quanto inquinamento si potremmo risparmiare?



Sabato 23 Marzo,2013 Ore: 09:15
 
 
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