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www.ildialogo.org Riflettiamo su alcuni dettagli,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto del mese.
Riflettiamo su alcuni dettagli

Festa della donna  


di Michele Zarrella

Oggi 8 marzo festa della donna. Il fatto che vi sia un giorno dedicato a tale festa è significativo.

Certo. Denota la necessità di porre l’attenzione su problemi antichi come la parità, la libertà, i diritti che in gran parte del mondo ancora non sono stati raggiunti dalle donne, o sono ignorati o peggio calpestati.

Ad esempio?

Libertà, lavoro, stipendio, uso del corpo femminile, spesso utilizzato come merce da affiggere ovunque su tanti oggetti e su piccoli o giganteschi manifesti pubblicitari, o come attrattore di programmi televisivi insulsi e arroganti. Diventi la giornata odierna l’occasione per riflettere su quanto si è fatto e su quanto si deve fare sulle disparità che ancora oggi esistono fra i due sessi.

Ma il mondo è cambiato oggi le donne hanno più libertà.

Se volgiamo lo sguardo al passato è evidente che oggi le donne godono di maggiore libertà, ma spesso è una libertà di facciata e non sostanziale. Molti pregiudizi e alcune usanze continuano ad imperversare e non vengono scalfiti. La prova sta nelle violenze perpetrate su di loro da chi professa di amarle… fino a… ucciderle. Una aberrazione. Un contrasto. Un ossimoro. Una immensa bugia.

Che fare per un vero cambiamento?

Primo vero cambiamento è quello che avviene in se stessi: convincersi che la parità, l’uguaglianza e la libertà devono appartenere a qualsiasi essere umano. Se ciò avverrà in ognuno di noi poi si potrà sperare che avvenga anche nelle stanze del potere, delle caste, della burocrazia, nelle chiese, ecc.

Quali azioni mettere in campo?

Maggiore presenza nei gruppi dirigenti e nei luoghi decisionali delle istituzioni, della finanza e della politica. Atti concreti come l’uguaglianza dei salari, gli aiuti alle famiglie, maggior numero di asili nido, orari flessibili... Intitolare a donne più piazze, strade, cinema, istituti, aule. E poi non utilizzare il corpo femminile nella pubblicità come attrattore morboso su giganteschi manifesti, o in tanti programmi televisivi insulsi e arroganti.

È importante intervenire anche nel linguaggio?

Si dice che il diavolo si nasconde nei dettagli. Forse è lì che bisogna lavorare di più. Anche nei dettagli bisogna usare l’uguaglianza e le regole. Quando insegnavo entrarono in uso i quadrimestri. A metà quadrimestre si dava una pagella formale alle famiglie per porla al corrente della situazione del figlio. Beh con grande sorpresa scoprii che quella pagella di metà quadrimestre veniva chiamata al maschile “pagellino”. Ma scusate il diminutivo di pagella non è pagellina? Perché rendere maschile il diminutivo di una parola femminile? Che oltretutto suona così bene: pagellina?

Però proprio le donne spesso preferiscono il proprio titolo al maschile.

Sì purtroppo è vero. Il parlamentare, il presidente, il direttore anche quando queste cariche sono ricoperte da donne vengono pronunciate al maschile. Significativa è stata la sorpresa che mi è capitata quando ho sentito annunciare alla televisione: “Entra il giudice” ed è comparsa una bellissima donna. Ma si dovrebbe dire la giudice, la parlamentare, la ministra, la direttrice, ecc.. Noi che siamo la culla della civiltà e della lingua non mettiamo in atto le regole della grammatica. In Germania come è arrivata una donna al potere hanno adeguato la parola Cancelliere al femminile e dicono la Cancelliera. Ma è così bello “La Direttrice“. Forse perché a me ricorda il periodo delle scuole elementari. Però alcune donne preferiscono dire sono il direttore di ..., sono il presidente di…, sono il dirigente, ecc. Questo modo di fare non mi pare si possa dire uguaglianza.

L'otto marzo, allora, nel segno dell’uguaglianza?

Il concetto di uguaglianza deve avvenire prima di tutto in ognuno di noi e sopratutto nelle donne stesse. Sì anche questo potrebbe essere un segnale forte e non un dettaglio perché ci ricorderà della donna tutti i giorni dell’anno, ogni volta che lo leggeremo, e non solo l’8 marzo.

Auguri.

Gesualdo, 8 marzo 2013

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: http:

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Giovedì 07 Marzo,2013 Ore: 23:23
 
 
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