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www.ildialogo.org La politica e l’ambiente,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto del mese.
La politica e l’ambiente

di Michele Zarrella

 In questo clima di elezioni chi pensa all’ambiente?
L’ambiente dovrebbe interessare tutti e quindi la politica. Gli elettori dovrebbero premiare quei politici che con le parole e con i fatti dichiarano di porre attenzione all’ambiente, che vogliono uno sviluppo sostenibile, che vogliono vivere in una casa pulita.
La crisi economica si sta affrontando con lacrime e sangue, c’è la stessa attenzione al riscaldamento globale?
Per salvare le banche e il sistema economico si sono versati fiumi di euro e di dollari, chiedendo sacrifici ai cittadini, ma per il problema più importante del riscaldamento globale, si rimanda o si usano palliativi o, a volte, solo chiacchiere. Economicamente la cosa assurda è che più aspettiamo molto più ci costerà per affrontare la crisi ambientale e, purtroppo, quello che è peggio, non ci costerà solo in termini economici.
Quanto costerà la lotta contro i cambiamenti climatici.
Le risorse naturali del pianeta, sono in via di estinzione a causa della forsennata attività umana. Dare una cifra è difficile. Il calcolo è molto complesso, ma le stime dell’economista britannico Nicholas Stern dicono che la comunità internazionale dovrebbe mobilitare 100 miliardi di dollari per finanziare l’adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo. Non intervenire costerà 20 volte in più.
Quale è la situazione attuale?
Dal sito http://co2now.org/ risulta che ora la concentrazione della CO2 è di 394,45 parti per milioni di volume, in continua crescita soprattutto nell’ultimo cinquantennio. Nel 1962 la concentrazione di CO2 era di 320 pppmv. Se continuiamo a immettere gas serra nella maniera con cui lo abbiamo fatto in quest’ultimo periodo, a fine secolo potremmo avere un aumento della temperatura superiore a due gradi.
Cosa comporterebbe un tale aumento?
Gli scienziati concordano su scenari negativi dovuti a cause concatenate: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, pressione demografica, acidità degli oceani, perdita di tante specie, estremizzazione dei fenomeni atmosferici, grandi siccità e grandi alluvioni, ecc.
Allora perché è difficile convincere i governi ad intervenire, nonostante gli scenari catastrofici prospettati?
Oggi molti politici sono espressione di lobby economiche che beneficiano di economie industriali basate da oltre due secoli sul consumo di carbone, petrolio e gas. Risulta difficile riconvertire in poco tempo una società così strutturata anche perché le stesse lobby con ingenti capitali fanno di tutto per frenare il cambiamento. Vi ricordate la lotta contro il fumo del secolo scorso. Quando sui media si leggeva che il fumo era pericoloso per la salute, subito dopo altri articoli scrivevano il contrario. La gente così è disorientata e i governi non intervengono con decisione.
Cosa dobbiamo fare?
Di fronte agli scenari ipotizzati, dei quali cominciamo a vederne gli effetti, ogni persona ragionevole dovrebbe mettere in atto comportamenti consoni e sobri. La gente dovrebbe aborrire tutte le forme di spreco. Lo spreco significa inquinamento ed è un comportamento asociale e immorale. Anche il voto fa parte di tali comportamenti responsabili, ma non limitiamoci a delegare. Non possiamo aspettarci tutto dalla politica. Cominciamo ad agire personalmente. Un mondo migliore non viene da un uomo migliore ma da tanti uomini migliori. Agiamo copiando semplicemente la natura che sfrutta l’energia del Sole e effettua ogni trasformazione col minimo consumo di energia.
Su quale leva è meglio agire?
Se proprio non si vuol vedere il punto di vista ambientale, che è il più importante, si può considerare quello economico, visto che l’homo sapiens è molto più sensibile a questo secondo ragionamento. Infine se neanche la crisi ci fa aprire gli occhi, gli scienziati ci avvertono che questo pianeta non basta al sostentamento di una società sprecona e consumatrice come la nostra.
 
Gesualdo, 8 maggio 2012
 
 
 
 
 
 
 


Martedì 08 Maggio,2012 Ore: 09:09
 
 
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