- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (290) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Diluvio e responsabilità umane,di Antonio Bruno, Capogruppo Sinistra Europea al Comune di Genova

Il diluvio a Genova
Diluvio e responsabilità umane

di Antonio Bruno, Capogruppo Sinistra Europea al Comune di Genova

A Luglio il Consiglio Regionale della Liguria ha approvato deroghe per costruire… a tre metri dai corsi d’acqua!!


Si possono fare molte considerazioni sull’alluvione di Genova, tranne quella che non fosse un lutto annunciato.

Ormai siamo tutti consapevoli che il clima si tropicalizza, che piove sempre meno e sempre più intensamente, che l’occupazione del suolo da parte del cemento è insopportabile, però quando si tratta di sprecare soldi per infrastrutture e insediamenti che aggraverebbero la situazione ci si trova in scarsa compagnia nel proporre il modo di affrontare il problema escludendo nuove cementificazioni, ma anche procedendo a togliere parte del cemento che impermeabilizza il suolo.

Fino agli anni trenta il Bisagno passava (quasi sempre vuoto) sotto un ponte medievale di tredici arcate. Oggi ce ne sono cinque.

Le alluvioni si verificano sempre laddove si sono tombinati i torrenti, si sono costruiti parcheggi alla foce.

Sono oltre 15 anni che cerco di far approvare norme più restrittive.

Sembrava che con il nuovo piano urbanistico comunale (PUC) ci fossimo arrivati vicini.

Linea verde  oltre la quale non si può costruire, niente parcheggi in aree non impermeabilizzate, attenzioni idrogeologiche.

E’ della settimana scorsa la presentazione da parte della giunta Vincenzi  di un emendamento che allarga di molto le possibilità di costruire altri parcheggi anche in aree verdi, la proposta di PUC prevede all’interno della città zone di trasformazione dove gli indici sono aumentati rispetto al precedente.

Proprio l’ultimo tratto scoperto  del rio Fereggiano, dove ci sono stati molti morti, aveva fino a questa mattina muretti pericolanti e a monte  è stato autorizzato un parcheggio. Nonostante gli interventi in corso per rifare la copertura del Bisagno, la zona vicino al ponte di Sant'Agata resta a rischio. A monte non era stata pulita l’area colpita dall’ultimo incendio.

Capannoni e palazzi sono stati costruiti vicino alle sponde del torrente Polcevera e per riuscire ad avere le autorizzazioni per intervenire alla foce del pericoloso Rio Fegino c’e’ voluto un anno di burocrazia (come bene spiegava ieri l’assessore Margini).

Il torrente Chiaravagna, responsabile dell’alluvione di Sestri Ponente dell’anno scorso ha ancora il palazzo che fa da tappo principale verso la foce.  E alle spalle di Sestri  Ponente continuano i lavori per l’insediamento degli Erzelli, pesantissimo intervento edilizio. Anche a levante parcheggi e cemento rendono pericolosi torrentelli insignificanti.

Anche la Giunta Regionale ci mette del suo.

Ha appena depositato il disegno di legge n. 177 che intende istituire il regime del "silenzio-assenso" per i permessi di costruire.

E il Consiglio regionale ha approvato un regolamento (3/2011) il il 20 luglio scorso che  ammette possibili deroghe per costruire nei centri abitati a 3 metri dai corsi d'acqua, (5 metri fuori dai centri urbani) anziché 10 metri come prevede di norma il Regio Decreto 523 del 1904.

E’ necessario ribaltare questa deriva. E’ necessario alzare la testa e rivendicare che i soldi pubblici e gli sforzi di amministrazioni e comunità siano indirizzati verso la manutenzione del territorio e  ci si dimentichi per sempre la stagione delle grandi  opere cementificatizie. Che in Liguria sono porticcioli, parcheggi Gronda e Terzo Valico.

E', invece, necessario, proporre iniziative per la decementificazione, approcci alla sicurezza dei torrenti che, oltre all'aspetto idraulico, affrontino quello della salvaguardia dei versanti, lasciando da parte le grandi opere cementificatorie.



Mercoledì 09 Novembre,2011 Ore: 12:22
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Ambiente

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info