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www.ildialogo.org SIAMO 7 MILIARDI DI PERSONE,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l�otto del mese
SIAMO 7 MILIARDI DI PERSONE

di Michele Zarrella

La stampa ha celebrato il raggiungimento di 7 miliardi di persone.

Sì, con la nascita di Nargis nel distretto indiano di Lucknow, abbiamo raggiunto i 7 miliardi di persone. Qualcuno rivendica il merito a Danica nelle Filippine. Ma ciò non sposta l’obiettivo del nostro discorso. Intanto il dato è approssimativo, perché un censimento preciso della popolazione terrestre è pressoché impossibile. Comunque, milione in più o milione in meno, a Nargis o Danica che sia auguriamo vita sana, serena e lunga.

Agli inizi del secolo scorso eravamo meno di 2 miliardi, oggi 7.

Nel secolo scorso la popolazione è cresciuta in maniera rapidissima. Nel 1804 eravamo 1 miliardo di persone, 2 miliardi nel 1927, 3 miliardi nel 1959, 4 miliardi nel 1974, 5 miliardi nel 1987, 6 miliardi nel 1999, oggi 7 miliardi e nel 2100 potremmo superare i 10 miliardi. L’andamento è riportato nel grafico sottostante:

[tratto da internet : http://www.aiig.it/Un%20quaderno%20per%20l'ambiente/offline/crescita-pop.htm ]

Ma la popolazione può aumentare sempre?

No, questo non è possibile. Già nei paesi sviluppati la natalità  va diminuendo. Inoltre il nostro pianeta non è infinito e le nostre risorse sono limitate, quindi la popolazione non potrà aumentare smisuratamente.

Allora di cosa ci dobbiamo preoccupare?

La preoccupazione sta nella progressione con cui la popolazione è aumentata nel secolo scorso: nell'arco temporale di due generazioni siamo passati da 3 miliardi a 7 miliardi. Una duplicazione che comporta una richiesta di energia sempre maggiore e che viene prodotta, soprattutto, da fonti che sono altamente inquinanti. Continuare a sfruttare in tale maniera le risorse del pianeta ci porta a cambiamenti nella composizione chimica dell’atmosfera e dell’intero pianeta con conseguenze pericolose. Dobbiamo pensare che la Troposfera, quella zona dell'atmosfera dove avvengono la maggior parte dei fenomeni meteorologici, ha uno spessore di 0,001 (un millesimo) del diametro terrestre: una "buccia" molto sottile e, quindi, facilmente modificabile.

Ma la nostra specie si è sempre adattata alle variazioni.

È vero, però gli adattamenti precedenti sono avvenuti in maniera molto lenta nel tempo, come il grafico dimostra. Se i cambiamenti avvengono in maniera repentina potremmo avere difficoltà ad adattarci, allora potrebbero sorgere grossi problemi.

Quali?

I più pericolosi sono il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici. Non possiamo continuare a produrre energia trasformandola prevalentemente dalle fonti fossili (carbone petrolio e gas). Esse inquinano e provocano cambiamenti nella composizione dell’atmosfera con conseguente effetto serra. Risulta logico e diventa sempre più impellente imparare a produrre energia senza produrre emissioni di gas serra. È importante rendersi conto che le risorse del pianeta sono limitate e non infinite.

Siamo in tempo per cambiare “rotta”?

Certamente. Risolvere il problema del soddisfacimento del bisogno energetico di 7 miliardi di persone è molto complesso. Due tasselli importanti sono rappresentati dai cambiamenti climatici e dalla velocità di adattamento della specie. E poiché non sappiamo di preciso quale sarà la velocità dell’evoluzione di entrambi è opportuno prendere coscienza che continuare ad emettere gas serra a livelli odierni o addirittura maggiori ci porterebbe a vivere rischi che non ha alcun senso correre. Quindi occorrerà mettere in atto politiche in grado di affrontare le problematiche relative alla sostenibilità ambientale, alla equità della distribuzione delle risorse, a ridurre la povertà e l’ignoranza, a consumare solo il necessario, a migliorare i rendimenti delle macchine e dei processi industriali, ecc.

Cosa possiamo augurare a Nargis?

Auguriamo a Nargis e a tutti i 7 miliardi di persone di questo mondo che ognuno, per le proprie possibilità, assuma dei comportamenti quotidiani sobri e rispettosi dell'ambiente: comportamenti che in primis eliminino lo spreco. Sprecare è sempre stato un atto deplorevole, ma da oggi diviene un atto socialmente e moralmente da condannare. Sicuramente non ci si può salvare da soli. La sfida energetica la vinceremo insieme solo se l’urgenza del cambiare i nostri comportamenti sarà coniugata con la consapevolezza che ciò che facciamo serve per costruire un futuro migliore alla nostra specie. Benvenuta Nargis.

Gesualdo, 8 novembre 2011

Per contatti

zarmic@gmail.com

sito web: http://digilander.libero.it/prolocogesualdo/indice.html

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Marted� 08 Novembre,2011 Ore: 08:36
 
 
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