Nel 1921 l’alpinista Gorge Mallory scattò una foto del monte Everest diventata leggendaria. In essa si vede la cima del monte più alto della Terra e un ghiacciaio che, a forma di “S”, collega la parte alta del monte con il punto dove fu scattata la foto più a valle. Dopo 86 anni David Breashears, Executive Director, Glacier Research Imaging Project (GRIP) ha scattato una foto dell’Everest dalla stessa posizione. Paragonando le due foto è chiarissima la differenza. La foto del 2007 mostra chiaramente la minor presenza di ghiaccio. Muovendo il mouse su una delle due foto essa si allarga comprimendo l’altra e viceversa, permettendo di fare dinamicamente il confronto.

Questo confronto vale più dei tanti fiumi di parole che si stanno consumando sui cambiamenti climatici. Una battaglia di parole e di documenti che si alterna come se fosse senza fine. Ma, come tutte le cose di questo mondo, l’avrà. A me ricorda la battaglia contro il fumo iniziata alcuni decenni fa e terminata come la storia insegna. La Philip Morris fu condannata a risarcire, con milioni di dollari, gli eredi delle persone decedute per tumore ai polmoni. Oggi le case produttrici di sigarette per evitare processi, condanne e multe salate usano l’accortezza di mettere sui pacchetti, in grassetto e in cornice, frasi come: Il fumo uccide; Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno; Il fumo crea un’elevata dipendenza, non iniziare; ecc..

Spesso le immagini esplicitano meglio di fiumi e fiumi di parole la situazione dei ghiacciai e dei cambiamenti climatici. Occorre prendere coscienza che lo scioglimento dei ghiacciai, come conseguenza più lampante (trascurando tante altre), porterà ad un aumento del livello dei mari, che sommergerà le zone costiere con conseguente evacuazione di milioni di persone. Non aspettiamo decenni e decenni, come successe per la battaglia contro il fumo, per convincerci dei cambiamenti climatici sono una realtà. Anche perché questa volta, a pagare saremo tutti, perché tutti, con i nostri comportamenti, contribuiamo all’aumento della temperatura dell’atmosfera. Va posta attenzione all’uso razionale dell’energia. Va cambiato il modello di produzione dell’energia elettrica dalle fonti fossili, utilizzando le fonti rinnovabili. Certo c’è chi inquina di più e chi meno, ma questa volta non sarà facile individuare i responsabili come nel caso delle multinazionali del tabacco.