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www.ildialogo.org Le catastrofi e l’uomo,di Michele Zarrella

Ambiente
Le catastrofi e l’uomo

di Michele Zarrella

A distanza di pochi giorni sono accadute due catastrofi che la società tecnologicamente avanzata, capace di progettare missili per portare entro il 2030 l’uomo su Marte, aerei e shuttle in grado di volare senza piloti, non ha saputo fronteggiare, ma ha dovuto subirle quasi impotente: la nube piroclastica del vulcano Eyjafjallajokull in Islanda e il versamento di petrolio che fuoriesce in mare da un impianto di trivellazione sito nel Golfo del Messico.
Passeggeri in aeroporto bloccati dalla nube del vulcano islandeseLa nube del vulcano ha messo in ginocchio tutto il traffico aereo da e per l’Europa. Migliaia  di voli cancellati. Centinaia di migliaia di persone costrette a terra a rinunciare al loro viaggio di andata o al loro rientro a casa. Il presidente degli Stati Uniti e altri capi di stato non hanno potuto partecipare ai funerali per la morte del capo di stato polacco, a causa della pericolosità del volo per le condizioni create dalla nube vulcanica. Dove è stato possibile sono state aumentate le corse dei treni, il numero dei pullman, messi a disposizione tutti i taxi, ma la maggior parte delle persone sono rimaste a terra, negli aeroporti o negli alberghi. Il grande homo sapiens e tecnologicus messo in ginocchio da un’eruzione vulcanica, evento del tutto naturale. Primo evento che dimostra la fragilità e la limitatezza dell’uomo rispetto alla Natura.
 
L’altra catastrofe di questi giorni è il versamento di 5000 barili di petrolio al giorno in mare per la rottura dei tubi di adduzione di una piattaforma petrolifera che estraeva petrolio dalle viscere della Terra. Un’onda di petrolio che raggiungerà le coste della Luisiana con danni ingenti. Un’onda che si espande, invade e avvinghia in un abbraccio mortale ogni traccia di vita che incontra al suo passaggio. L’ecosistema viene stravolto. Una catastrofe ecologica di proporzioni enormi: oltre 1000 km2, finora. I cetacei e mammiferi potrebbero ingoiare petrolio o pesci ricoperti di petrolio. Perfino gli uccelli migratori sono in pericolo.
L’uomo, l’imprevidente uomo, cerca di correre ai ripari: chilometri e chilometri di barriere lungo la costa per evitare che la macchia la raggiunga, versamento di detergenti nelle secche o l’incendio del petrolio che lì è confinato. Palliativi o rimedi peggiori del male: si sta inquinando anche l’atmosfera con produzione di gas serra.
Questa seconda catastrofe mette in luce la piccolezza e la stupidità dell’uomo quando non rispetta l’equilibrio della biosfera. L’uomo è ben poca cosa di fronte alle forze della Natura come nel caso del vulcano e questo è naturale, ma il guaio è che diventa impotente anche di fronte alle tecnologie che ha inventato lui stesso. Non sa governare le macchine che costruisce e con esse sta sconvolgendo l’equilibrio del pianeta.
La catastrofe artificiale del Golfo del Messico deve far riflettere. Essa è un’ulteriore dimostrazione che l’uomo è l’unica specie in grado di modificare l’equilibrio della biosfera fino a poterne provocare la distruzione. Un concetto chegià ho espresso su questo giornale in un articolo del 2009: la macchine e le tecnologie stanno diventando così grandi e così sofisticate che l’uomo non è in grado sempre di controllare.
Un esempio attuale è quello della produzione di energia elettrica da fonti nucleari. Sono contrario all’uso dell’attuale tecnologia e alla produzione di armi nucleari. A riguardo una delle menti più geniali del secolo scorso e premio Nobel per la Fisica Albert Einstein diceva che lo sviluppo e l’uso delle armi nucleari aprono “ il rischio della morte universale”.
Ognuno di noi ha la capacità e la possibilità di fare qualcosa. È errato pensare che quello che farà sarà poca cosa. Intanto facciamolo poi vediamo cosa succede. Mettiamo in atto i giusti comportamenti improntati al minor spreco di energia e al rispetto dell’equilibrio della biosfera e il mondo cambierà. Il futuro o lo costruiamo o lo subiamo.
Gesualdo 30 aprile 2010
Michele Zarrella


Venerdì 30 Aprile,2010 Ore: 14:29
 
 
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