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www.ildialogo.org ADDIO LUPI,di Giuseppe Fanelli

ADDIO LUPI

di Giuseppe Fanelli

Ce l'ha fatta. Questa volta il bravo cacciatore, del racconto di Cappuccetto Rosso, che uccide il lupo cattivo, ce l'ha proprio fatta!
Però, la storia non è quella di Charles Perrault (col titolo Le Petit Chaperon Rouge) scritta nel 1697 e neanche quella dei fratelli Grimm (Rotkäppchen) del 1857, ma il piano approvato da stato e regioni che prevede l’uccisione di un numero di lupi non superiore al 5% del numero complessivo in Italia. L’approvazione definitiva di questo provvedimento tanto vergognoso quanto inutile è fissata per il prossimo 2 febbraio. Anche questa era una tragedia annunciata. Da alcuni anni, infatti, è in atto un allarmismo mediatico che ha alimentato e fomentato paure e preoccupazioni avverso i lupi. Si è lamentata la presenza di lupi quasi ovunque, addirittura con aggressioni di bestiame ed altri animali domestici. Molti sono stati i giornalisti e le testate compiacenti, che pur di rimediare un “servizio” hanno diffuso notizie false sul conto dei poveri canidi. Ad esempio anche la trasmissione “Le Iene”, che ritenevo di un certo livello, fece una trasmissione contro i lupi intervistando addirittura qualcuno che preparava atroci trappole per i poveri animali, senza chiamare in causa nessuno che ne difendesse il diritto alla vita e senza documentarsi presso fonti accreditate. In poche parole a morte i lupi. Troppi i lupi.
Tutto questo non è stato casuale. Subito si sono fatti avanti agricoltori, allevatori e cacciatori (categorie ottime serbatoi di voti) che hanno fatto pressioni al governo. Il gioco è fatto: spariamo ai lupi in modo “controllato” e non più del 5% della popolazione complessiva nazionale.
A questo punto viene naturale osservare che se in Italia quando il lupo ha goduto di una protezione è stato regolarmente abbattuto adesso sarà sterminato nel giro di pochi anni ed i nostri politici ipocriti diranno che il piano prevedeva l’uccisione di un numero di lupi non superiore al 5% …..
Secondo il WWF ogni anno muoiono per mano dell'uomo più di trecento lupi, la metà dei quali per mano dei bracconieri.
Nel 2014, quando timidamente spuntavano le prime “aggressioni” da parte di lupi, su questo sito scrivevo:
“Una cosa da chiedersi a proposito di tutte queste aggressioni è come mai che questi animali danneggiano solo ed esclusivamente determinate categorie (agricoltori, allevatori, cacciatori)?”
http://www.ildialogo.org/ambiente/notizieanimali_1412870051.htm
La risposta è attualità, ma non è questa la sede per esprimere lo sdegno e il disprezzo di chi scrive nei confronti di una politica (e politici) che stanno cancellando il bene più prezioso dell'Italia: la Natura, già tanto danneggiata dalla devastazione sistemantica ed impunita del territorio. E' vergognoso.
Un'altra cosa che colpisce è, come sempre, la beffa oltre il danno e cioè il nome del piano che anziché chiamarlo “PIANO DI STERMINIO AUTORIZZATO DEI LUPI” lo hanno definito “piano di conservazione del lupo”. Un po' come la vivisezione che non la chiamano più col proprio nome, ma la definiscono “sperimentazione animale”, comunque si tratta di tortura....
Se si fosse voluto conservare il lupo, si sarebbe dovuta potenziarne la tutela e certamente NON autorizzarne gli abbattimenti.
Secondo gli esperti questo è un “piano” che fa acqua perchè non è neanche certo il numero complessivo dei lupi in Italia e quindi quanti esemplari ne costituirebbero il 5%. Neanche le modalità di sterminio sono chiare!
Si legge su LIFEGATE: “questi animali vivono in branchi ben strutturati e la loro disgregazione sarebbe estremamente dannosa e, paradossalmente, potrebbe costringere i lupi rimasti privi di branco ad andare a caccia di bestiame”. A questo punto è chiaro il Ministero dell'Ambiente a che gioco sta giocando, ma lo era già quando ha gestito la questione degli orsi in Trentino conclusasi con l'uccisione dell'orsa Daniza. Ecco alcuni miei articoli di cui uno profetico:
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/notizieanimali_1409296306.htm
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/notizieanimali_1410512095.htm
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/notizieanimali_1438011707.htm
A proposito del Ministero dell'Ambiente, anzi del Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti (lo stesso dell'orsa Daniza), c'è da dire che lascia molto perplessi (e fa anche ridere, nonostante la drammaticità delle circostanze) la sua dichiarazione: “Nessuno vuole ammazzare i lupi, vogliamo una normativa che permetta di conservare la biodiversità e che permetta la convivenza fra i lupi e gli agricoltori. Il problema del lupo è ormai evidente, mi rifiuto di affrontarlo solo con la pancia, voglio affrontarlo in un modo scientifico”.
Questo piano, caro signor ministro, interromperà i 46 anni di protezione assoluta che hanno permesso al lupo appenninico (Canis lupus italicus) di scongiurare il pericolo dell’estinzione che negli anni Settanta sembrava imminente. In Italia fino al 1971 il lupo era cacciabile in qualsiasi stagione e con ogni mezzo, questa caccia indiscriminata rischiò di cancellarlo per sempre dalla penisola. Dopo essersi ripreso demograficamente, oggi il lupo potrà di nuovo essere cacciato legalmente. Grazie per non aver considerato le centonovantamila firme consegnatole dal WWF per dire no agli abbattimenti, signor ministro.
Augurare ad una persona “in bocca al lupo” significa augurarle fortuna perchè per i cuccioli di lupo, quando vengono trasportati, la bocca della madre è il posto più sicuro. Ad un “in bocca al lupo” non si deve rispondere “crepi”, ma “viva il lupo” e adesso non ci resta che augurare a tutti i lupi della penisola un sincero “in bocca al lupo”.

Foto presa dalla “rete”
FONTI:
lifegate.it/
it.wikipedia.org



Giovedì 26 Gennaio,2017 Ore: 20:08
 
 
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