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www.ildialogo.org TRENTINO: TERRA ANTI ORSO!,di Giuseppe Fanelli

TRENTINO: TERRA ANTI ORSO!

di Giuseppe Fanelli

Il dieci giugno scorso, nei boschi sopra Cadine, a meno di dieci chilometri da Trento, un podista provetto di 45 anni, mentre stava correndo assieme al suo cane per allenarsi, è stato aggredito da un orso riportando ferite per una prognosi di trenta giorni.

L'episodio precede di pochi giorni quello di un giovane che era stato colpito dalla zampata di un orso nella valle dell'Adige. Il ragazzo se l'è cavata con dieci punti di sutura.
Ricordo il caso dell'orsa Daniza uccisa lo scorso anno con una vera e propria esecuzione camuffata da errato dosaggio di anestetico nel tentativo di catturarla: stessa regione, stesa vicenda, stessi politici locali, stesso governo, stesso ministro dell'ambiente.
Sempre a riguardo di Daniza avevo profetizzato, su questo sito, la sua esecuzione e purtroppo avevo visto giusto!
Anche all'inizio di questa vicenda, sperando di sbagliarmi, ho previsto che pure quest'altro orso sarà giustiziato o condannato all'ergastolo in qualche squallido recinto. In questo caso, però, non c'è stato nulla da profetizzare perché la condanna per kj2 (questa l'orsa individuata come responsabile dell'attacco) è ufficiale: un'ordinanza adottata d’urgenza dal presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, prevede che il plantigrado verrà rinchiuso nell’area del Casteller a Trento oppure abbattuto, a seconda di quanto suggeriranno ragioni di opportunità e sicurezza. 
Già prima dell'ordinanza secondo la LAV “Il Ministro Galletti non è stato in grado di rivendicare la piena titolarità dello Stato nella gestione della fauna selvatica presente sul territorio, ripiegandosi sulle posizioni del presidente Rossi ed avvallando ogni sua incauta richiesta”.
Il Ministro Galletti, sempre secondo la LAV, non avrebbe detto una sola parola rispetto alle gravi lacune fino ad oggi dimostrate dalla provincia di Trento nella gestione degli orsi; il reiterato ricorso alle ordinanze provinciali che autorizzano l’abbattimento degli animali, emanate senza neppure confrontarsi con il Ministero, evidenzia, sempre secondo la LAV, una mancanza di considerazione sul tema da parte del Ministro Galletti, che sembra voler ignorare che il Presidente Rossi ha ripetutamente violato gli accordi sottoscritti con lo stesso Ministero.
Altra nota, tragica ma degna di ilarità, a carico dell'assessore alla caccia Dallapiccola, la riporta la Lega Abolizione Caccia - Sezione Trentino Alto Adige/Südtirol. Lo scorso marzo, quando è stato presentato il rapporto orso 2014,  Dallapiccola, nel passaggio più interessante del suo intervento, ha dichiarato: “….. regole che devono rispettare i turisti, i trentini e gli orsi......” Peccato che gli orsi non conoscano le regole degli umani ed ancora più grave che, troppo spesso, sono gli umani incompetenti a dettare le regole e per questo loro duro lavoro vengono pagati con i soldi pubblici! In Italia fare il politicoè davvero conveniente.
Quest'orsa deve proprio morire o, peggio ancora, andare all'ergastolo. Anche il bravo podista ferito ha fatto la sua parte con una dichiarazione: «Io non sono mai stato contrario agli orsi. Adesso però ritengo che quest’orso vada almeno catturato, perché è troppo pericoloso. Come ha fatto del male a me può farlo a qualsiasi altra persona. Non spetta a me decidere, ma la gente ha il diritto di vivere in sicurezza».  In tal modo, il bravo, provetto e ferito podista, si è tenuto alla larga dalla sentenza di morte, ma si è pure vendicato dall'orso cattivo che lo ha aggredito. Forse era provato e spaventato, comunque una dichiarazione “sull'onda” non la si nega a nessuno!
A proposito di orsi ed aggressioni alle persone, è opportuno evidenziare che in Canada o Alaska, dove si possono incontrare orsi ben più grandi dei nostri, vengono venduti dei sonagli, detti “Bear Bell”, da assicurare agli zaini o al polso. Ma anche un mazzo di chiavi, un ciondolo, o qualsiasi cosa che produce rumore camminando è sufficiente a tenere alla larga gli orsi i quali sentendo il rumore si allontanano (un rumore continuo e innaturale per la fauna selvatica cotituisce elemento di disturbo e gli animali evitano di avvicinarsi alla fonte).
I circa cinquanta orsi presenti sul territorio trentino corrono non pochi rischi e ciò non possiamo imputarlo neanche al caldo eccessivo che impedisce di rinfrescar le menti perchè in tutte le stagioni si attuano provvedimenti contro gli animali ed oltre agli orsi anche i lupi ne stanno pagando le conseguenze, ma di questo ci occuperemo in seguito.
Fonti:
http://www.abolizionecaccia.it/
http://www.lav.it/
www.lastampa.it
www.repubblica.it
http://www.gazzettadiparma.it/

 
Foto presa dalla “rete”



Lunedì 27 Luglio,2015 Ore: 17:36
 
 
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