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www.ildialogo.org ITALIA, 2014: NESSUNA TUTELA PER GLI ANIMALI. COME SEMPRE!,di Giuseppe Fanelli

ITALIA, 2014: NESSUNA TUTELA PER GLI ANIMALI. COME SEMPRE!

di Giuseppe Fanelli

La classe politica italiana essendo molto impegnata a tutelare malfattori, lestofanti, assassini, corrotti e perché no anche se stessa, non trova gli stimoli necessari a salvaguardare gli animali e l'ambiente. Nel nostro Paese, ormai non più bello, è possibile incendiare un bosco, edificare un albergo in riva al mare, sotterrare rifiuti tossici e costruire interi quartieri sopra un fiume restringendone il letto, il tutto impunemente. Anche maltrattare un animale o abbandonarlo non comporta assolutamente nulla, anzi talvolta i poveri animali, sequestrati per gravi maltrattamenti, sono stati riconsegnati al proprio aguzzino.
Ecco alcuni casi verificatisi lo scorso anno in Italia e che rappresentano le centinaia di maltrattamenti i quali vengono puniti con pene irrisorie (del tipo: “monello, non lo fare più”), o non vengono puniti affatto.
In un supermercato di Sesto Fiorentino (FI) sono stati rinvenuti e filmati da un cliente che ha denunciato l'accaduto, degli astici con le chele bloccate, sigillati nelle vaschette di polistirolo per alimenti e posti nei banchi frigo. I poveri crostacei erano ancora vivi! Ciò anche se ci indigna non deve meravigliarci affatto perchè è prassi comune mettere astici ed aragoste ancora vivi sul ghiaccio. E' bene far notare che ciò comporta gravi sofferenze ai poveri animali i quali vivono a temperature più alte rispetto ai 0°C del ghiaccio e respirano l'ossigeno disciolto nell'acqua come i pesci; l'acqua, inoltre, deve mantenere una certa salinità perchè essi vivono nel mare.
A Prato ci sono stati diversi casi di presunti avvelenamenti sia di animali selvatici che di animali domestici. Neanche ciò deve meravigliarci perchè la prassi di disseminare il territorio con esche avvelenate è ben comune in tutta Italia!
Un cane è stato rinvenuto, a Monreale (PA), legato a testa in giù e colpito da una rosa di pallini da caccia. Il cane, soccorso dai volontari, quasi sicuramente rimarrà paralizzato agli arti posteriori.
Grave pericolo corre la fauna selvatica in tutta la penisola; questa volta oltre a sadici cittadini, incivili commercianti e la lobby venatoria ci mettono lo “zampino” anche le istituzioni che per legge sono preposte alla tutela degli animali.
La provincia di Ravenna ha predisposto l'abbattimento di sessantasette daini nella pineta di Classe perchè ritenuti in sovrannumero e pericolosi. Molte sono state le alternative proposte all'abbattimento dagli animalisti, ma la provincia quei daini li vuole morti! Tante province hanno deliberato piani di abbattimento per volpi, corvidi (gazze, taccole, ecc,) ed altre specie.
Si è anche innescata una caccia al lupo mediatica, preludio di una vera e propria caccia con tanto di uccisioni legalizzate! I lupi, infatti, pur essendo specie particolarmente protetta, vengono ancora perseguitati ed uccisi in vari modi: con esche avvelenate, (vietate dalla legge per tutte le specie, anche quelle cacciabili), tagliole (anch'esse vietate dalla legge per tutte le specie anche quelle cacciabili) ed armi da fuoco (vietate dalla legge per i lupi perchè, come già detto specie particolarmente protetta). Chi vuole morti i lupi? Agricoltori, allevatori e cacciatori.
C'è stato anche il caso della povera orsa Daniza, mamma con due cuccioli che è stata condannata a morte ed uccisa non dal bracconiere di turno ma dalle istituzioni (la provincia di Trento col consenso del Ministero dell'Ambiente).
Mentre c'è qualche pazzo che si dispera per tanta inciviltà e scrive poche righe in difesa degli animali, molti di essi verranno uccisi o torturati impunemente. Ciò fa parte di un sistema (umano) che non vuole giustizia neanche per i propri simili.
Fonti:
Foto presa dalla “rete”



Lunedì 09 Febbraio,2015 Ore: 18:17
 
 
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