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www.ildialogo.org ATTENTI AL LUPO,di Giuseppe Fanelli

ATTENTI AL LUPO

Il ritorno del lupo cattivo!


di Giuseppe Fanelli

In Italia (paese di santi, navigatori, poeti e imbroglioni) se una storia, reale o inventata, riscuote il successo sperato e magari qualche euro, subito se ne verificano altre simili; si viene a creare una reazione a catena, un vero e proprio effetto domino senza che nesuno, ma proprio nessuno, si preoccupi di verificare se il racconto sia vero oppure no.
Dopo la storia dell'orsa Daniza, conclusasi con la morte del povero animale e con l'incertezza di sopravvivenza dei suoi due cuccioli, ecco spuntare fuori (con una minore eco dei media) altre storie simili. Questa volta per il lupo cattivo che aggredisce il Cappuccetto Rosso di turno.
Il fatto accaduto agli inizi di ottobre in località Bercas di Gotra, (Parma) in un prato. Un lupo famelico uscito da un boschetto e dopo una corsa ha puntato dritto verso il trattore sul quale era salito un agricoltore che ha dichiarato agli agenti del Corpo Forestale dello Stato: «Ho rischiato di essere aggredito da un lupo, mi è arrivato a pochi passi, solo per la prontezza di scagliargli contro alcuni oggetti mi sono salvato». Il bravo agricoltore ha inoltre dichiarato: «Era un lupo, ne sono sempre più convinto. Un cane seppur selvatico non avrebbe mai tenuto un comportamento del genere: prima un giro velocissimo ai margini del terreno e poi un assalto diretto alla mia sagoma con intenzioni ben precise. Io ho segnalato il fatto perchè ne sono sicuro, sono un montanaro e so distinguere bene un cane da un lupo e poi il comportamento e anche l'ululato non era per niente simile a quello del cane. Ho voluto denunciare quello che mi accaduto anche perchè a pochi metri ci sono le case abitate e non vorrei mai che succedesse il peggio»
Ai sopralluoghi della forestale, però non è emerso nulla sulla presenza del lupo.
E' d'obbligo, a questo punto, evidenziare che il lupo non attacca l'uomo (raro che animali selvatici passano attaccare l'uomo in quanto lo individuano come predatore). Un particolare importante che in queste situazioni si vengono a creare delle nuove figure professionali, come ad esempio l'agricoltore etologo, che oltre a conoscere i periodi dell'anno in cui eseguire determinate lavorazioni alla terra è anche un grande esperto di comportamento animale!
Se si fa un piccolo salto indietro, precisamente a metà settembre a Quattro Castella (Reggio Emilia), si può constatare che in azione ci sono ben due lupi. La testimonianza, questa volta di un cacciatore: “Ad un certo punto i cani, che erano ad un centinaio di metri da me, si sono avvicinati al bosco e, come sono arrivati sul limitare, sono usciti due lupi che li hanno circondati. In particolare uno dei due lupi è riuscito ad aggredire la mia cagna, l'ha azzannata alla spalla e non voleva saperne di lasciarla andare. La cagna era immobilizzata dalla presa del lupo ed ho deciso di correre verso di lei, urlando fino a quando sono giunto ad una quarantina di metri dagli animali, il lupo si è finalmente deciso a lasciare la presa e ad allontanarsi insieme all'altro". Sempre l'eroico cacciatore riferisce: «Nella stessa zona l'anno scorso mi erano stati uccisi altri due cani, e sono convinto che fossero stati i lupi, ma i cacciatori locali mi dicevano che in quella zona non se ne vedevano mai. Ora io li ho visti con i miei occhi. E comunque non si tratta di una situazione così straordinaria: verso il crinale, scontri tra lupi e cani da caccia purtroppo sono ormai all'ordine del giorno durante la stagione venatoria». Evito di analizzare questa storiella che fa acqua da tutte le parti e mi domando soltanto una cosa: qualcuno ha almeno verificato se il cane del cacciatore avesse riportato ferite su una spalla? In ultimo l'affermazione che scontri tra lupi e cani da caccia sono ormai all'ordine del giorno ha la stessa consistenza della neve al sole perchè il lupo è un animale che non preferisce la presenza dell'uomo e quindi tende ad allontanarsi. Questa volta il cacciatore etologo (altra nuova figura professionale) non si è ben documentato sul comportamento del lupo. Il comportamento dei cacciatori noi, invece, lo conosciamo bene.
Una cosa da chiedersi a proposito di tutte queste aggressioni come mai che questi animali danneggiano solo ed esclusivamente determinate categorie (agricoltori, allevatori, cacciatori)?
Per quanto mi riguarda credo alla Befana e a Babbo Natale, ma a storie come queste non crederò mai ed bene tener presente che l'art. 658 del C.P. (procurato allarme presso l'Autorità) punisce chiunque annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l'Autorità (.) con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da dieci euro a cinquecentosedici euro.
Bugiardi, visionari e fantasiosi ne tengano conto.
FONTI:
Foto presa dalla rete



Giovedì 09 Ottobre,2014 Ore: 17:53
 
 
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