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www.ildialogo.org SIENA: SI ALLUNGA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LA MATTANZA DELLE VOLPI.  ,di Giuseppe Fanelli

SIENA: SI ALLUNGA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LA MATTANZA DELLE VOLPI.  

di Giuseppe Fanelli

Dal primo aprile e fino al trentuno luglio di quest'anno la Provincia di Siena ha programmato la “caccia alla volpe in tana”. Una iniziativa che non solo viene attuata in periodo di silenzio venatorio, ma in un momento di piena attività riproduttiva con cuccioli in tana che dipendono dai genitori.

La caccia in tana si svolge con mute di cani (i quali non devono essere criminalizzati perché vengono selezionati e addestrati dall'uomo) che penetrano nelle tane e sbranano sia i cuccioli che gli adulti e se qualche adulto riesce a fuggire i signori cacciatori lo finiscono a fucilate o a bastonate. Tutto questo è uno spettacolo davvero allucinante e ricorda scene da Medio Evo; é evidente che nella provincia di Siena da allora ad oggi non è cambiato nulla!

Ecco le giustificazioni della Provincia di Siena secondo il Piano Regionale Agricolo Forestale (P.R.A.F.) 2012 – 2015:

Sebbene si tratti di un fenomeno complesso e difficile da esaminare, la predazione rappresenta uno dei fattori che incide maggiormente sulla dinamica di popolazione di alcune specie stanziali di interesse venatorio (fagiani, pernici, starne e lepri).

Nel contesto toscano, dove in generale vi è una scarsa presenza di popolazioni selvatiche di fasianidi e in cui la maggior parte degli animali immessi ogni anno proviene da allevamenti, può risultare utile ai fini dell’incremento di queste popolazioni allentare il carico predatorio che grava su di esse, favorendone lo sviluppo attraverso appositi interventi di miglioramento ambientale.

..... in diverse Province della Toscana sono in atto programmi per il controllo di alcune specie di predatori, quali corvidi (essenzialmente gazze e cornacchie grigie) e volpe, al fine di tutelare la naturale riproduzione della fauna selvatica stanziale, soprattutto in ambiti protetti, e limitare i danni che queste specie possono causare ad allevamenti (nel caso della volpe) ed alle colture agricole (nel caso dei corvidi). Negli ultimi anni, si registra un incremento nella presenza sul territorio di queste specie …........”.

Le inesattezze sono facilmente rilevabili e confutabili. Inesattezze dovute soltanto alla mancanza di metodi scientifici oppure volute ad hoc per giustificare stragi di animali ritenuti nocivi? E' opportuno ricordare, però, che in natura il concetto di “nocivo” non esiste ed ogni specie svolge un determinato ruolo in modo armonioso con le altre specie a patto che l'equilibrio naturale non venga turbato e stravolto dall'uomo.

Adesso una breve analisi della parte del P.R.A.F. sopra riportata. Come prima cosa è evidente che il tutto sia stato architettato perchè si ritengono le volpi antagoniste dei signori cacciatori per quanto riguarda fagiani, pernici, starne e lepri (“la predazione rappresenta uno dei fattori che incide maggiormente sulla dinamica di popolazione di alcune specie stanziali di interesse venatorio”). Ciò è sbagliato perchè questi animali costituiscono solo una piccolissima percentuale delle prede delle volpi che si nutrono di piccoli uccelli, piccoli roditori, alcuni invertebrati, carogne, bacche e frutta. Fagiani, pernici, starne e lepri immessi sul territorio per essere sparati dai signori cacciatori sono animali di allevamento (“la maggior parte degli animali immessi ogni anno proviene da allevamenti”) che poco sanno correre e volare ed ancora meno conoscono i ripari naturali e quindi possono essere catturati dalle volpi, ma possono essere catturati con le mani anche dall'uomo. Dare la colpa alle volpi è più facile ed è più comodo. E' bene anche precisare che gli (“interventi di miglioramento ambientale”) non si fanno facendo stragi di animali, ma ripristinando le condizioni naturali affnchè tutte le specie possano vivere armoniosamente. La Natura, con la selezione e la lotta predapredatore, farà il proprio corso senza che l'uomo interferisca. Per quanto concerne l' (”incremento nella presenza sul territorio di queste specie”), c'è da affermare che in merito non ci sono né studi e né censimenti effettuati con metodi scientifici.

In tutta questa faccenda è chiaro che da un lato si vuol dare l'impressione di tutelare specie di interesse venatorio che devono essere ad “uso” esclusivo dei signori cacciatori e da un lato si vuol prolungare la stagione di caccia sempre per il solo divertimento dei signori cacciatori che in Toscana costituiscono un buon serbatoio di voti.

Questa caccia alla volpe prevede anche l'abbattimento di esemplari sparando dalle auto cosa che non solo è vietata dalla Legge sulla caccia (157/92), ma costituisce anche un reale pericolo per la pubblica incolumità, ma in Toscana …...

Grandissima è stata la mobilitazione per impedire la strage di volpi: le associazione LAC (Lega Anti Caccia) e Associazione Vittime della Caccia hanno fatto ricorso al TAR, purtroppo con risultato negativo. Moltissime associazioni animaliste sono intervenute; anche singoli cittadini hanno inviato mail di protesta alla Provincia di Siena. Tra le tante iniziative pro volpi si distingue quella della redazione della trasmissione radiofonica “restiamo animali” in onda su CONTRORADIO, un'emittente di Firenze che trasmette per la Regione Toscana. “Restiamo animali” ha dedicato un'intera trasmissione alla causa con relativi comunicati, una petizione da inviare per mail alla Provincia di Siena, nonché un appello, sempre per la Provincia di Siena, firmato, oltre che da cittadini, da scienziati e da personaggi dello spettacolo tra cui:

Margherita Hack, Daniela Poggi, Gatto Panceri, Gianni Tamino, Red Canzian, Stefano Cagno ed altri. Con grande gioia apprendiamo che tale mobilitazione è riuscita a salvare le poveri volpi per un solo mese; la caccia, infatti, è stata sospesa fino al trenta aprile. La pressione per salvare le poveri volpi, il cui destino sembra ormai segnato, è forte e si spera di riuscire a bloccare completamente il provvedimento. E' chiaro che per quanto concerne iniziative a danno degli animali Siena e la sua provincia non si accontentano solo del famigerato palio, ma questa è altra storia ….......




Venerdì 29 Marzo,2013 Ore: 09:17
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Mario Barbato Milano 02/4/2013 17.54
Titolo:Cacciare i cacciatori
Leggo ammirato l'articolo di Fanelli e mi complimento . La caccia della volpe in tana è una pratica atroce ! Bisogna fermarla !!!!!!!! Nel regno Unito l'hanno abolita ed in Italia siamo arretrati anche in questo. Nel nostro paese si permettono ancora pratiche primitive proprie degli uomini con la clava.

Fanelli continua così
Saluti

Mario Barbato

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