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www.ildialogo.org La UE si muove per ratificare Parigi COP 21 - l'Italia no,di Alfonso Navarra

La UE si muove per ratificare Parigi COP 21 - l'Italia no

Lettera ai senatori della Repubblica Italiana


di Alfonso Navarra

Caro eletto/a al Senato della Repubblica
ti si segnala l'iniziativa di una conferenza stampa che si tiene venerdi 15 aprile - ore 11  Presso la Casa Internazionale delle donne via della Lungara 19-  Roma (vedi comunicato stampa allegato)
Tema: "Ratificare Parigi COP 21 includendo il diritto dell’Umanità al disarmo nucleare".
Introduzione di Alfonso Navarra - Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta
Intervengono, tra gli altri:
Alex Zanotelli - missionario comboniano
Alba Brighella - Coordinamento Nazionale No-TRIV
Luigi Mosca - Armes Nucléaires Stop
Ennio La Malfa - Accademia Kronos
Sono invitati deputati ed eletti al Senato. Con la presente sei quindi invitato/a!
Conclusioni di Antonia Sani - WILPF Italia 
I "disarmisti esigenti", in particolare, chiedono di inserire, da parte dell'Italia, nella applicazione degli accordi di Parigi, il “diritto al disarmo nucleare”, sulla base di un testo proposto al Senato da Loredana De Petris, di SI-SEL, presidente del Gruppo Misto, che riprende i contenuti di una nostra petizione e si rifà all'esigenza di emendare la "Dichiarazione dei diritti dell'Umanità" che lo Stato francese sottoporrà all'Assemblea generale dell'ONU.
Grazie per l'attenzione,
Alfonso Navarra cell. 340-0878893           Email alfiononuke@gmail.com
Antonia Sani cell. 349-7865685- WILPF Italia       Email antonia.sani@alice.it
cliccare sul sito: www.petizioni24.com
Nota: è incredibile ma vero. Ci si divide sul referendum cd No-TRIV ma il Parlamento italiano non ha ancora calendarizzato un ddl di ratifica ed esecuzione dell'accordo sul clima di Parigi.
Il governo Renzi, che alla COP 21 ha detto di essersi dato da fare per essere protagonista, intende forse partecipare da "imbucato" alla solenne cerimonia della firma, che si svolgerà al Palazzo di Vetro dell'ONU (New York), il 22 aprile 2016, "Giornata della Terra"?
Si faccia il confronto con il diverso atteggiamento della Commissione Europea che invece ha avviato la ratifica dell'accordo di Parigi  (vai su ec.europa.eu) e ha anche già presentato una serie di proposte legislative necessarie per attuare gli obiettivi già concordati per il 2030.
USA e Cina al recente vertice sulla sicurezza nucleare di Washington hanno comunicato la loro partecipazione alla cerimonia del 22 aprile di New York.
DOPO PARIGI - VALUTAZIONI DELLE IMPLICAZIONI DELL'ACCORDO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO - 2 marzo 2016
Punto saliente dell'accordo di Parigi sul clima, di portata mondiale, è "la transizione mondiale verso l'energia pulita... occorre prescindere dai combustibili fossili".
Su ratifica ed entrata in vigore dell'accordo del 12 dicembre 2015 leggiamo: "Il prossimo passo sarà la firma: l’accordo potrà essere firmato a New York a partire dal 22 aprile 2016 ed entrerà in vigore quando sarà stato ratificato da almeno 55 Parti che rappresentano almeno il 55% delle emissioni mondiali. Si auspica che sia ratificato ed entri in vigore rapidamente, in modo da fornire certezza giuridica a tutti i paesi quanto all’inizio dei suoi effetti. L’Unione dovrebbe essere in grado di ratificarlo nel più breve tempo possibile".
La Commissione europea, in sostanza, ha già avviato il processo di ratifica dell’accordo di Parigi e ha anche già presentato una serie di proposte legislative necessarie per attuare gli obiettivi già concordati per il 2030.
Conclusione del documento:
" Per vedere realizzata la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, l’Unione non deve cessare di coltivare questa ambizione, al proprio interno e sul piano internazionale:
- firmando e ratificando al più presto l’accordo di Parigi. La proposta di firma dell’accordo è acclusa alla presente comunicazione;
- consolidando il contesto favorevole alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio tramite un’ampia gamma di politiche correlate, quadri e strumenti strategici che trovano riscontro nelle 10 priorità della Commissione Juncker, in particolare il progetto di Unione dell’energia resiliente corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici; 
- completando rapidamente il quadro normativo 2030 per l’energia e il clima in linea con le conclusioni del Consiglio europeo dell’ottobre 2014. È auspicabile che le imminenti proposte legislative siano discusse con iter accelerato dal Parlamento europeo e dal Consiglio;
- partecipando senza riserve, al pari di tutte le altri Parti, ai processi di verifica previsti dall’accordo di Parigi intesi ad assicurare il raggiungimento dell’obiettivo di mantenere il riscaldamento del pianeta ben al di sotto di 2 ºC e proseguire gli sforzi per contenerlo entro 1,5 ºC".
Sitografia essenziale
Conclusioni del Consiglio europeo 23 e 24 ottobre 2014: Quadro 2030 per le politiche dell’energia e del clima
Comunicazione della Commissione europea, Il protocollo di Parigi – Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020, COM(2015) 81 del 25.2.2015
Nella pagina del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare è stata pubblicata una traduzione non ufficiale del testo integrale dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.


Scarica sul tuo PC il documento
LA FOLLIA DEL NUCLEARE: COME USCIRNE?



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Giovedì 14 Aprile,2016 Ore: 19:59
 
 
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