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www.ildialogo.org 35° anniversario del Terremoto in Irpinia,Astrofili Irpini

35° anniversario del Terremoto in Irpinia

Quale progresso e sviluppo viene proposto?


Astrofili Irpini

Domani sarà il 35° anniversario del Terremoto del’Irpinia (si fa per dire perché la zona terremotata interessò anche le province di Salerno, Benevento e parte della Basilicata, ma poi fu allargata “politicamente” alle province di Napoli e, perfino, Foggia).

Oggi qui in Irpinia si parla di sviluppo e progresso con le ricerche petrolifere e le trivellazioni.

La nostra terra è ricca di acque potabili che riforniscono milioni di abitanti, ha la sua economia basata sulle pregevoli emergenze enogastronomiche (formaggi, salumi, castagne, olio, vino, grano e ortaggi) e un po’ sul turismo per le bellezze storiche, architettoniche e ambientali sulle quali hanno investito le Istituzioni e anche l'Europa.

Da qualche anno, associazioni, riviste e mezzi di comunicazione: (Report, Corriere della sera, Greenpeace, et al.) hanno parlato di connessione tra trivellazioni (tecnica del fracking) e terremoti. Non sappiamo a che livello di probabilità il dibattito scientifico è giunto a dare risposta a tali connessioni, ma ci sembra molto rischioso pensare di trivellare in zone abitate, coltivate, vissute e dichiarate di prima categoria sismica (la massima). La scienza sta proseguendo nel suo cammino e ci dà delle indicazioni, ma anche le Istituzioni debbono prendere atto dei progressi della scienza e dare le direttive su quello che potranno essere gli impatti di certe ricerche ed estrazioni.

Ma oltre alle predette motivazioni “localistiche”, a livello globale il 5° rapporto dell’IPCC dice: “è estremamente probabile che il riscaldamento globale dell’ultimo mezzo secolo è dovuto alla azione antropica” e che la componente maggiore dei gas serra è la CO2, che si va ad aggiungere a quella naturale a causa della combustione delle fonti fossili.

In occasione del 35° anniversario del Terremoto dell’Irpinia il Gruppo Astrofili Irpini oltre a un doveroso ricordo delle 2914 vittime e alla riflessione sui danni del terremoto e sulla ricostruzione delle zone terremotate, chiede alle Istituzioni e ai Governanti di porre la massima attenzione al progetto Nusco che viene propagandato come “sviluppo e progresso”  delle nostre zone irpine, perchè la storia insegna che tali zone sono ad altissima sismicità. 



Domenica 22 Novembre,2015 Ore: 21:40
 
 
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