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www.ildialogo.org CONVIVERE COL TERREMOTO,di Istituto Superiore di Grottamianrda

Irpinia - 34° anniversario del terremoto del 1980
CONVIVERE COL TERREMOTO

Comunicato stampa


di Istituto Superiore di Grottamianrda

Venerdì 21 e sabato 22 novembre alle ore 10,15, l’Istituto di Istruzione Superiore di Grottaminarda, in occasione del 34° anniversario del terremoto del 1980, ha organizzato due giorni di incontro-dibattito dal titolo CONVIVERE COL TERREMOTO.
Gli alunni stimolati sull’argomento e guidati dai professori Rosa Porciello e Pino Martiniello hanno dimostrato molto interesse e preparato interviste, musiche, fotografie, un decalogo di comportamenti adeguati alla situazione sismica. A loro la parte dei principali protagonisti dei due incontri con le letture delle interviste fatte a persone che nel 1980 avevano la loro stessa età, con la lettura degli articoli di stampa relativi a vari terremoti e con le domande da fare ai relatori. Gli incontri si apriranno con i saluti della Dirigente scolastica Catia Capasso e del sindaco di Grottaminarda Angelo Cubino. Interverranno il prof. Mario Alvino che spiegherà come è nata l’idea dell’artistica locandina con le linee del tempo e l’orario del terremoto (v. allegato), seguiranno il Responsabile per la sicurezza dell’Istituto prof. Andrea Colarusso, il geologo Luigi Zarrilli e l’ing. Michele Zarrella. L’INGV di Grottaminarda darà il suo contributo con una simulazione strumentale del terremoto e la registrazione delle scosse sismiche.
CONVIVERE COL TERREMOTO costituisce l’occasione per riflettere sulla storia del nostro pianeta la quale ci insegna che ci sono stati centinaia di terremoti a volte di piccola, a volte di media e a volte di alta intensità. Capire come avvengono i terremoti, prendere coscienza di vivere su un pianeta vivo, in continua evoluzione e che a volte scarica le sue tensioni accumulatesi nei decenni è il primo passo della prevenzione. Lo scopo del dibattito è di insegnare agli alunni quella che possiamo chiamare la « cultura del terremoto ». Quando ci sono le prime scosse la cosa da fare è restare semplicemente fermi e ascoltare il pianeta che scarica le sue tensioni. Più di ogni altro, è il momento di ascoltare il proprio respiro e restare calmi. Se si è vicino ad un tavolo posizionati sotto altrimenti portarsi sotto una parte solida dell’edificio come piattabande, travi o altro … e attendere che terminino le scosse. Quando le scosse si fermano, fra calcinacci, polvere, mobili caduti e vetri rotti, raggiungere con decisione il portone di ingresso e uscire all’aperto.
Il rischio sismico, scientificamente, è la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, ed è determinato dalla combinazione della probabilità di evento, della vulnerabilità e dell’esposizione:
Rischio = Probabilità x Vulnerabilità x Esposizione  > 0
dove
  • la probabilità dell’ evento (non può essere ridotta, ma può essere conosciuta con maggiore probabilità.)
  • la Vulnerabilità (la riduco costruendo in maniera antisismica, su terreni geologicamente sicuri, ecc. )
  • l’Esposizione (dipende dal luogo: se sono in un deserto o in una città, e la posso ridurre agevolando la diminuzione della densità abitativa.)
Ma l’intendo della scuola è di aggiungere un quarto termine che riduca il più possibile le perdite umane: la prevenzione. Allora la formula diverrebbe:
Rischio = Probabilità x Vulnerabilità x Esposizione / Prevenzione > 0
Da questa equazione si vede che il rischio diminuisce se aumenta la prevenzione: maggiore è la prevenzione minore è il rischio. La prevenzione si basa su cultura, conoscenza storica, informazione, valori, memoria, riti… Quindi la scuola è l’istituzione che più di ogni altra deve incidere sulla prevenzione e con la « cultura del terremoto » intende accrescere negli alunni la consapevolezza di vivere su un pianeta dinamico e sviluppare gli argomenti relativi ai comportamenti più appropriati che, se messi in atto, ridurranno il rischio di perdite umane.
Trasmette l’Istituto Superiore di Grottamianrda



Giovedì 20 Novembre,2014 Ore: 19:22
 
 
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