Roma (NEV), 12 febbraio 2014 - Disinquinare il territorio e disinquinare i cuori dai loro veleni. Questo è l'auspicio per la cosiddetta Terra dei Fuochi espresso in un comunicato stampa dalla Federazione delle chiese evangeliche in Campania (FCEC), dalla Federazione delle chiese pentecostali (FCP) e dalla Consulta pentecostale. Nel documento gli evangelici campani danno voce al “loro dolore per le condizioni di grave inquinamento delle aree della cosiddetta Terra dei fuochi” e affermano il loro impegno fattivo per “denunciare il grave attacco alla nostra splendida terra – la Campania Felix - così oltraggiata e privata di un futuro”. Citando un brano del capitolo 8 della Lettera di Paolo ai Romani (8:20) che parla del gemito della creazione a causa del peccato umano, il comunicato stampa denuncia “l'ossessione verso il denaro, concepito come mezzo di potere, che alimenta il peccato nell'uomo” tanto da “mettere a rischio l'esistenza dei propri figli e discendenti, inquinando la terra natia”. C'è dunque bisogno di “un'opera di disinquinamento e riappropriazione di questo territorio” che vada di pari passo con il “disinquinamento dei cuori” come presupposto “per l'affermarsi di una società etica in cui gli interessi dei singoli siano secondi a quelli della collettività, in un orizzonte di gioiosa condivisione dei beni del creato”.