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www.ildialogo.org L’Europa punta sull’energia blu,di Michele Zarrella

Basta Petrolio
L’Europa punta sull’energia blu

Il futuro energetico sta anche nelle onde


di Michele Zarrella

Il 20 gennaio 2014 è stato presentato a Bruxelles il nuovo programma rivolto al potenziamento delle possibilità  di sfruttamento dell’energia delle onde oceaniche per diminuire la dipendenza dalle fonti fossili che inquinano pesantemente l’atmosfera.

Maria Damanaki, Commissario europeo per gli Affari marittimi e la Pesca, e Günther Oettinger, Commissario europeo per l'Energia, hanno proposto il nuovo piano d’azione che prevede lo sviluppo di quelle tecnologie in grado di produrre energia elettrica da onde e maree. L’attuazione di tale piano avverrà tramite la creazione del “Forum dell’Energia Oceanica”, necessario a favorire lo scambio di conoscenze tra gli esperti del settore e a migliorare le capacità operative e le strategie da mettere in atto per la nuova “energia blu”. Lo sfruttamento di tale risorse rinnovabili fornirà un contributo essenziale per sopperire al fabbisogno energetico dell’intera comunità europea e ridurrà sensibilmente le nocive emissioni di carbonio contribuendo a conseguire e superare gli obiettivi 20-20-20 della strategia Europa 2020. Tale strategia approvata nel dicembre 2008 prevede la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l'aumento dell'efficienza energetica del 20% e il raggiungimento della quota del 20% di fonti di energia alternative entro il 2020.

Queste azioni concorrono a deviare il binario su sui corre il treno della nostra società. Un binario che se non viene deviato ci porterà diritti verso il baratro del riscaldamento globale e dei conseguenti cambiamenti climatici. L’Homo sapiens ha saputo adattarsi alle ere glaciali e ne è uscito vincente, ma saprà adattarsi al riscaldamento globale e al cambiamento climatico che ne deriverà. Questa sfida l’Homo sapiens l’affronta per la prima volta pertanto non ha esperienza. Ma quale sapienza ha l’uomo che corre dei rischi che non ha alcun senso correre?

Intanto c’è da considerare che il potenziale globale dell’energia delle onde è immensa e supera persino il fabbisogno energetico dell’intera umanità. Non tutto è semplice, queste nuove tecnologie faticano a farsi strada nel mercato attuale a causa degli elevati costi della tecnologia e della complessità delle norme sulla concessione delle licenze.  Certo, deviare il binario e contemporaneamente tenere il treno in corsa non è cosa semplice. Ma il piano d’azione approntato dalla Commissione intende affrontare e superare anche queste difficili, ma sapienti, sfide.

Attualmente il settore dà lavoro a 5,4 milioni di persone e produce un valore aggiunto lordo di circa 500 miliardi di euro. Si cercherà di portare queste cifre entro il 2020 ad almeno 7 milioni di impiegati nel settore e quasi 600 miliardi di euro. (Fonte: ue http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-36_it.htm ).

Gesualdo, 30/01/2014

Michele Zarrella

zarmic@gmail.com

sito web: http://digilander.libero.it/prolocogesualdo/indice.html

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Giovedì 30 Gennaio,2014 Ore: 19:52
 
 
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