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www.ildialogo.org Siate incazzati come belve ma felici,di Michele Zarrella

Irpinia
Siate incazzati come belve ma felici

Convegno «Giù le mani» di Sant'Angelo dei Lombardi


di Michele Zarrella

Si è tenuto ieri a Sant’Angelo dei Lombardi il convegno sull’ambiente organizzato da GIU’ LE MANI.
Il problema del petrolio è un problema di tipo energetico. Il problema energetico è complesso e richiede soluzioni ancor più complesse. L’umanità che vuol vivere a questi livelli energetici che ha organizzato la società su tali processi e tali filiere è alla spasmodica ricerca di fonti energetiche. Pertanto il petrolio, e qualsiasi altra fonte di energia, diviene oggetto di una caccia serrata e pressante per tenere in vita una società dedicata allo spreco e al profitto, ma che pensa poco all’ambiente e all’inquinamento. Chiarissime a riguardo sono state le relazioni della professoressa Albina Colella dell’Università della Basilicata e del geologo Sabino Aquino. Esse hanno un minimo comun denominatore: l’attuale direzione presa dalla politica, dalle lobby e, diciamolo, anche da noi consumatori ci porteranno alla rovina del pianeta. Il petrolio, e tutte le fonti fossili, sì sono fonti energetiche che hanno permesso l’attuale società industrializzata e hanno consentito lo sviluppo dell’ultimo secolo, ma hanno pure provocato tanto inquinamento sia delle falde acquifere che dell’atmosfera, con conseguenze terribili per l’equilibrio della biosfera e per la situazione climatica. Occorre ricercare nuove fonti energetiche, e in Italia, ha detto l’ing. Giovanni De Feo il nostro “petrolio” sono il nostro paesaggio, le nostre tradizioni agricole ed enogastronomiche, le opere d’arte che abbiamo, la nostra storia, il nostro patrimonio architettonico e artistico. Vi faccio un esempio eclatante: Pompei. Comunque ognuno di noi deve porre l’attenzione a “spendere” il meno possibile inteso come costi energetici prendendo esempio dalla natura che in ogni processo di trasformazione predilige la strada a minor costo energetico.
Gli organizzatori hanno assicurato che tutte le proposte saranno messe in rete in un apposito Albero delle proposte.
L’intervento di Alessandro Iacuelli è stato centrato sulle ecomafie e sui rifiuti, ed ha esordito dicendo che le vie dei rifiuti sono infinite. Che in Campania vi sono 2258 cave abusive e che il ciclo del cemento è una delle principali attività delle ecomafie. Poi ci sono i rifiuti industriali. Gli ultimi dati del 2010 danno i seguenti risultati:
I rifiuti solidi urbani (RSU) sono 32 x 106 tonnellate
I rifiuti speciali sono 108 x 106 tonnellate
Quindi i RSU sono meno del 25% del totale pertanto quello che inquina non è la raccolta differenziata che pur fa la sua parte, ma i rifiuti industriali. Trovate questi dati sull’Osservatorio Nazionale dei rifiuti.
Il prof. Enrico Finzi sociologo di Milano ha trattato l’argomento paragonandolo al fenomeno del colonialismo che si manifesta secondo lo schema seguente:
  1. Intervenire nei luoghi ove maggiore è l’assenza di potere di autogoverno locale
  2. Considerare il territorio un terreno di scarico
  3. Sottrarre al territorio le risorse naturali
  4. Rubare le risorse umane (Ed ha fatto l’esempio di Cairano: assenza di PT e poi di farmacia e poi .. tutti vanno via)
  5. Inquinamento attraverso la corruzione
La testa di ponte delle lobby sono i politici e i giornalisti.
Quali le terapie:
  • Diffidate degli esperti e decidete con la vostra sensibilità
  • I colonizzatori sono soli e il loro motto è Divide et impera.
  • Non ce la potete fare da soli: fate rete. Collaborate, condividete, coordinate... con coloro che hanno gli stessi problemi.
  • Cercate di diventare un esempio del modo di procedere
  • Fate conoscere la propria storia, semplificare, comunicare. Ha proposto di fare, nel giro di un mese, un documentario di 5 minuti con immagini, musiche locali e metterlo in rete per farvi conoscere a tutto il mondo, ma non cadete nell’Irpinismo, cioè non isolatevi e prendete coscienza della bassa rappresentanza che costituite.
Siate aggressivi, ma non violenti. Il potere fa presto a delegittimare i violenti e quando i violenti non ci sono li mette lui pur di delegittimare i movimenti. Quindi state attenti ed operate con una esistenza aggressiva, ma non violenta: rispettare senza rinunciare ad essere aggressivi, forti e agguerriti. Aggressività espressa tramite pressione presso i politici e pressione giudiziaria: denunciare. Gli amministratori e le lobby sono sensibili ai processi giudiziari: fate causa. Vi ricordo la Philip Morris e di tutte le case produttrici di fumo. Forse in 9 casi su 10 non arriverete al risultato, ma è una pistola puntata e di cui si parlerà. L’altra strategia è lo sviluppo delle alleanze esterne: fatevi adottare e soprattutto siate sentinelle del vostro territorio. I Navaho si difesero perché ognuno prese a cuore la loro causa. Coinvolgete alla vostra causa qualcuno che non ha nessun interesse o un secondo fine. Fate critiche semplici e documentate. Cercheranno di farvi passare come dei nostalgici, dicendo che loro sono il progresso e la modernità, loro sono il senso della storia. Voi dimostrate che quella è cattiva modernità, mentre voi siete gravidi di futuro, utili per la collettività e non nostalgici del passato agricolo, ma orgogliosi di quello che oggi è un valore. E poi tenteranno l’induzione della depressione dei colonizzati cercando di rubare il vostro passato, il vostro presente e il vostro futuro… I Navaho furono sfiniti per alcolismo e per depressione. Voi mostrate il vostro orgoglio. Siate incazzati come belve ma felici.
Gesualdo, 22 settembre 2013



Domenica 22 Settembre,2013 Ore: 08:13
 
 
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