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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org CONTRO L'AVVELENAMENTO DELLE ACQUE UNA REPLICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO",di "La nonviolenza e' in cammino"

CONTRO L'AVVELENAMENTO DELLE ACQUE UNA REPLICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO"

di "La nonviolenza e' in cammino"

Alla Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea

e segnatamente all'attenzione del capo unita'

E per opportuna conoscenza:

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria

al Commissario Europeo alla Salute

al Presidente della Commissione Europea

a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia di salubrita' delle acque

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Ministro dell'Economia

al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

al Ministro dello Sviluppo economico

al Ministro per la Coesione territoriale

al Ministro per gli Affari europei

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: Replica alla lettera a firma del capo unita' della Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea datata Bruxelles 16 gennaio 2013

Gentili signori della Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea,

egregio Presidente, egregi Commissari ed egregi Ministri,

rispondiamo alla gentilissima lettera del capo unita' della Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea datata Bruxelles 16 gennaio 2013, prot. ENTR/C3/LP/cdw - (2013) 58612, Ref. Ares (2013) 59720 - 17/01/2013 avente ad oggetto: "La Sua posizione in merito alla notifica 2012/534/I", che rispondeva alla nostra lettera del 18 dicembre 2012 avente ad oggetto: "Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A", osservazioni che presentavamo in opposizione al famigerato schema di decreto che se disgraziatamente si traducesse in atto normativo consentirebbe la presenza nell'acqua potabile di microcistine cancerogene.

*

Vi esprimiamo non solo la nostra totale insoddisfazione, ma anche il nostro sconcerto e sbigottimento per quanto con la vostra missiva ci comunicate.

Con essa infatti sostenete che "la Commissione ha deciso di non intervenire in merito alla notifica 2012/534/I".

La cosa e' semplicemente incredibile.

1. E' incredibile che la vostra Commissione non abbia preso atto e tratto le debite ed ineludibili conseguenze della Risoluzione della XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, che nella seduta del 13 dicembre 2012 con voto unanime ha impegnato il Governo "a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale".

2. E' incredibile che la vostra Commissione non abbia accolto le quattro Osservazioni da noi inviate, osservazioni che sintetizzano le opinioni condivise da illustri giuristi e scienziati, oltre che da prestigiose associazioni professionali medico-scientifiche e da autorevoli rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee; osservazioni che i competenti servizi della vostra Commissione non potevano eludere sic et simpliciter (se non attuando una condotta che potrebbe ritenersi a dir poco inadeguata, negligente e finanche omissiva).

*

Ne discende che a nostro giudizio la vostra decisione e' semplicemente scandalosa ed inammissibile, e pertanto la missiva con cui ce la comunicate e':

a) irricevibile;

b) dimostrativa del fatto che i vostri "competenti servizi" non hanno neppure esaminato con sufficiente attenzione la nostra lettera del 18 dicembre 2012 (e alla luce di quanto scrivete sorge il dubbio che essa non solo non sia stata adeguatamente esaminata, ma forse neppure letta).

Per tutto quanto precede dichiariamo quindi la nostra totale insoddisfazione per la vostra risposta; segnaliamo a tutte le autorita' variamente competenti in materia come la vostra pilatesca decisione sia inammissibile; e naturalmente ci riserviamo di adire tutte le vie previste dall'ordinamento europeo ed italiano qualora quello scandaloso schema di decreto interministeriale proseguisse nel suo iter (iter che confidiamo sia stato definitivamente bloccato dal netto pronunciamento unanime dell'organo parlamentare italiano sopra citato).

L'acqua e' un bene vitale. L'accesso all'acqua potabile e la difesa della sua potabilita' costituiscono un diritto umano fondamentale.

Per memoria e per informazione di quanti ci leggono, alleghiamo ancora una volta:

I. la nostra lettera del 18 dicembre 2012 avente ad oggetto: "Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A";

II. il testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012.

Vogliate gradire distinti saluti,

"La nonviolenza e' in cammino", notiziario telematico quotidiano del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 14 febbraio 2013

Mittente: "La nonviolenza e' in cammino", notiziario telematico quotidiano del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo. Direttore: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it , centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

* * *

Allegato primo: la nostra lettera del 18 dicembre 2012 avente ad oggetto: "Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A"

Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria

al Commissario Europeo alla Salute

al Presidente della Commissione Europea

a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia

e per opportuna conoscenza:

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Ministro dell'Economia

al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

al Ministro dello Sviluppo economico

al Ministro per la Coesione territoriale

al Ministro per gli Affari europei

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A

Egregi e gentilissimi signori,

lo schema di decreto in oggetto deve essere rigettato a) per flagrante violazione delle leggi italiane e delle direttive europee; b) per insanabile contrasto con inderogabili impegni italiani ed europei; c) per palese violazione di norme a tutela dei diritti di cittadini, produttori ed operatori economici, consumatori, e della stessa pubblica amministrazione; d) perche' gia' respinto dall'organo parlamentare italiano che lo ha esaminato.

I. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola lo stesso D. Lgs. 31/2001 di cui scandalosamente pretenderebbe di presentarsi come emendamento laddove ne e' flagrante stravolgimento ed effettuale sabotaggio, dappoiche' il detto schema di decreto se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene, cosa che e' opposta alla ratio e alla lettera del D. Lgs. summenzionato. Ergo, lo schema di decreto de quo viola altresi' la Direttiva dell'Unione Europea 98/83/CE della quale il D. Lgs. 31/2001 costituisce il recepimento e l'attuazione nell'ordinamento italiano.

II. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola, pregiudica e sabota gli Obiettivi europei di qualita' delle acque per il 2015. Ergo, lo schema di decreto de quo viola gli atti dell'Unione Europea ad essi Obiettivi coerenti e finalizzati.

III. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola le guarentigie europee ed italiane in materia di regolazione della concorrenza e di tutela dei diritti dei produttori agricoli, delle imprese alimentari e di ristorazione e dei consumatori dei loro prodotti e servizi. Ergo, lo schema di decreto de quo viola diritti soggettivi e legittimi interessi protetti dalle legislazioni italiana ed europea, e viola altresi' norme, regolamenti ed accordi inerenti.

IV. Infine, lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola un fondamento stesso del diritto pubblicistico ed amministrativo, ed un vero e proprio cardine della formazione delle disposizioni legislative ed amministrative: tale schema di decreto infatti e' ormai inammissibile in quanto su di esso nel frattempo si e' pronunciato un organo del Parlamento italiano, la XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati, che nella seduta del 13 dicembre 2012 con voto unanime ha impegnato il Governo "a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale". Ergo, lo schema di decreto de quo non ha piu' i presupposti per sussistere, essendo stato de jure e de facto rigettato ed invalidato da un pronunciamento parlamentare che ne ha peraltro esplicitamente rilevato la palese illiceita' ed inammissibilita'.

Per quanto nel presente documento di Osservazioni non esplicitamente rammemorato, e che tuttavia coopera al giudizio di illegittimita' ed inammissibilita' dello schema di decreto in oggetto in quanto - come riassuntivamente esposto dal Servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente nella sua "Nota di replica all'intervento del rappresentante del Ministero della Salute" - esso e' "palesemente contrario alla legge, contrario all'evidenza scientifica, contrario al principio di precauzione, viziato da molteplici carenze ed errori formali, procedurali e sostanziali, e soprattutto e decisivamente essendo di grave nocumento sia ed innanzitutto e dirimentemente per la popolazione in generale, sia anche particolarmente per i produttori agricoli e le imprese alimentari e di ristorazione e per i consumatori dei loro prodotti e servizi, sia infine per il servizio sanitario nazionale (che dovrebbe successivamente farsi carico della cura delle malattie provocate dalla contaminazione delle acque potabili che il decreto consentirebbe)", si rinvia alla documentazione contenuta in particolare nei seguenti documenti, tutti gia' nella disponibilita' dei destinatari del presente documento: 1. Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012 per la revoca dello schema di decreto interministeriale; 2. Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (20 novembre 2012); 3. Forum italiano dei movimenti per l'acqua: Nessuna tolleranza a sostanze tossiche nell'acqua potabile (dicembre 2012); 4. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Dieci Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto interministeriale avvelenatore (11 dicembre 2012); 5. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea. Comunicazione urgente e diffida (14 dicembre 2012); 6. Associazione "Respirare": Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto che consentirebbe la presenza nell'acqua potabile di microcistine cancerogene (16 dicembre 2012); 7. Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: Sette Osservazioni allo schema di decreto interministeriale notification number 2012/0534/I - C50A (17 dicembre 2012); 8. Interrogazione del parlamentare europeo Niccolo' Rinaldi; 9. Interrogazione del parlamentare europeo Sergio Cofferati; 10. Interrogazione dei senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta; 11. Lettera alla Commissione Europea dei senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta; 12. Interrogazione dei deputati Maria Antonietta Farina Coscioni, Maurizio Turco, Matteo Beltrandi, Rita Bernardini, Matteo Mecacci ed Elisabetta Zamparutti; 13. Interrogazione del deputato Antonio Borghesi; 14. Interrogazione del deputato Antonio Palagiano; 15. Proposta di risoluzione dei deputati Gino Bucchino e Anna Margherita Miotto; 16. Proposta di risoluzione dei deputati Maria Antonietta Farina Coscioni, Maurizio Turco, Matteo Beltrandi, Rita Bernardini, Matteo Mecacci ed Elisabetta Zamparutti; 17. Nota di replica del Servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente all'intervento del rappresentante del Ministero della Salute nella seduta del 12 dicembre 2012.

Con riserva di ogni ulteriore iniziativa legale in tutti i fori competenti, la presente vale altresi' come diffida.

Distintamente,

"La nonviolenza e' in cammino", notiziario telematico quotidiano del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 18 dicembre 2012

* * *

Allegato secondo: testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012

La XII Commissione,

premesso che:

l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment), di cui la dottoressa Antonella Litta e' referente per Viterbo, ha inviato un articolato documento al responsabile per la direttiva 98/34 della Commissione europea, e per conoscenza al commissario europeo all'ambiente, al commissario europeo alla salute, al presidente della Commissione europea; di detto documento sono stati messi a conoscenza anche il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, i presidenti delle Commissioni "Igiene e sanita'" e "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato della Repubblica; i presidenti delle Commissioni "Ambiente, territorio e lavori pubblici" e "Affari sociali" della Camera dei deputati; il presidente della Commissione "Ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare" del Parlamento europeo;

il citato documento contiene "osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al decreto legislativo n. 31 del 2001 relativamente ai requisiti di potabilita' (notification number 2012/0534/I - C50A, title "schema di decreto interministeriale per l'introduzione nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro microcistina - LR e relativo valore di parametro"), affinche' esso sia rigettato sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita', in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione";

lo schema di decreto in questione, costituito da due articoli, stabilisce che nella tabella presente nell'allegato I, parametri e valori di parametro, parte B, parametri chimici, del decreto legislativo n. 31 del 2001 con cui l'Italia ha recepito nel proprio ordinamento la direttiva 98/83/CE, e' aggiunta una riga concernente la voce microcistina-LR e, nella tabella note, e' aggiunta la nota 12 che fornisce istruzioni relative alla determinazione del contenuto di tale tossina;

lo schema di decreto sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione imprese e industrie dell'Unione europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda), mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto e interesse primario sanitario e non industriale, in quanto e' riferito alla totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio;

l'approvazione del decreto renderebbe de facto lecita l'erogazione di acque destinate a consumo umano anche in presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine, violando l'articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana che "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'"; esso si pone peraltro in aperto contrasto con la necessita' di combattere ogni forma di inquinamento e degrado delle acque, anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015;

le indicazioni delle maggiori agenzie internazionali, europee ed italiane di protezione dell'ambiente e della salute evidenziano il pericolo per la salute umana determinato dalla presenza di cianobatteri nelle acque, e cio' anche in considerazione:

a) della complessita' biologica e, in parte ancora sconosciuta, potenzialita' tossica dei cianobatteri;

b) della loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali;

c) delle azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte;

d) delle attivita' tossiche e/o cancerogene di svariati elementi contaminanti ed inquinanti le acque, tra cui le microcistine, che possono esplicarsi con molteplici e ancora sconosciuti meccanismi di interazione ed amplificazione indicati come "effetto cocktail", diversi da quello della sola e semplice sommatoria delle loro singole azioni;

sono da tempo documentate le croniche difficolta' del nostro Paese ad assicurare una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticita' e la mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni: valga ad esempio il caso del lago di Vico, affetto da tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre piu' frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b;

nella relazione tecnica che costituisce parte integrante e sostanziale delle citate osservazioni, si presentano esaurientemente gli inconfutabili dati, le evidenze scientifiche e la vastissima bibliografia a sostegno delle osservazioni medesime; ne discende, ad avviso dei firmatari del presente atto, che per le ragioni scientifiche esposte lo schema di decreto interministeriale de quo andrebbe ritirato;

ulteriori osservazioni sono formulabili altresi' in ordine al metodo con cui l'atto e' stato predisposto ed avviato nel suo iter procedimentale; ed in tale ambito si evidenzia che: a) a giudizio degli interroganti le proposte di emendamento delle leggi nazionali possono riguardare l'adozione di termini piu' stringenti, in ossequio al principio europeo di prevenzione, non termini piu' laschi; questo schema di decreto ammette invece ed effettualmente favorisce la presenza di una classe di tossici ora non prevista ne' tollerata dalla legge europea e italiana; b) il testo della proposta sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione imprese e industrie dell'Unione europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda), mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto ed interesse primario sanitario e non industriale, in quanto riguardante la totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio fondamentale per la qualita' della vita, come la fornitura di acqua potabile; c) l'iter seguito si e' quindi fin qui caratterizzato per aver effettualmente sostanzialmente eluso fin dall'origine indispensabili ed adeguati criteri, controlli e procedure; d) dal testo stesso della scheda di presentazione presente nel sito della Commissione imprese e industrie dell'Unione europea peraltro si evince come l'atto sia presentato in modo che appare a dir poco carente e pertanto come esso sia viziato per ragioni tanto di merito quanto di metodo, tanto sostanziali quanto formali; e) vi si legge che "esso non e' una misura sanitaria o fitosanitaria", mentre e' di assoluta evidenza che se approvato esso avrebbe una notevole ed assai negativa rilevanza sanitaria; f) analoga sottolineatura merita l'esplicita ammissione che "L'analisi di impatto non e' disponibile al momento della notifica", e basterebbe questo solo dato a motivare il rigetto dello schema di decreto; g) il decreto, nel suo esito che effettualmente consente e favorisce l'erogazione per consumo umano di acqua contaminata, si pone in aperto contrasto con la necessita' di contrastare ogni forma di inquinamento e degrado delle acque anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015; h) ne discende che non solo per le ragioni giuridiche e scientifiche esposte, ma anche per ragioni di metodo, procedimentali, deontologiche, di congruita' e coerenza, lo schema di decreto interministeriale de quo andrebbe ritirato;

alla luce delle suddette osservazioni si ribadisce che, in relazione allo schema di decreto interministeriale citato, dovrebbe esservi un ripensamento sia in quanto esso appare in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia in quanto risulta in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione;

impegna il Governo:

in ordine alle questioni tematiche poste da una situazione oggettivamente inquietante per la tutela della salute della popolazione ad adottare urgentemente tutte le iniziative necessarie affinche' il decreto legislativo n. 31 del 2001, che ha recepito la direttiva europea 98/83 per quanto riguarda la potabilita' delle acque destinate a consumo umano, non venga modificato con l'introduzione di nuovi valori di parametro per sostanze cancerogene evitabili per le quali, come noto, non esistono soglie di sicurezza;

a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale.

Presentatori: Bucchino, Farina Coscioni, Miotto, Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Mecacci, Zamparutti, Argentin, Bossa, Burtone, D'Incecco, Grassi, Lenzi, Murer, Pedoto, Sarubbi, Sbrollini, Livia Turco.

Approvata all'unanimita' nella seduta del 13 dicembre 2012

* * *




Giovedì 14 Febbraio,2013 Ore: 17:26
 
 
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