- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (319) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Consumo di suolo in Italia: raddoppiato dal 1956. Lombardia maglia nera con oltre il 10%  ,dal sito Eco delle Città

Consumo di suolo in Italia: raddoppiato dal 1956. Lombardia maglia nera con oltre il 10%  

dal sito Eco delle Città

Un'indagine dell'ISPRA nuova conferma del devastante consumo di suolo in Italia, raddoppiato dal 1956, con una percentuale nazionale passata dal 2,8 al 6,9%. La cementificazione viaggia al ritmo di 8 m2 al secondo. Lombardia maglia nera con oltre il 10% del territorio "sigillato". I risultati emersi dal Convegno ISPRA del 5 febbraio a Roma. Pubblichiamo la tabella del consumo di suolo per regione e il comunicato congiunto ISPRA-Unione Europea

martedì 05 febbraio 2013 18:39

Consumo di suolo in Italia: raddoppiato dal 1956. Lombardia maglia nera con oltre il 10%
clicca sull'immagine per ingrandire

Negli ultimi anni il consumo di suolo in Italia è cresciuto ad una media di 8 metri quadrati al secondo e la serie storica dimostra che si tratta di un processo che dal 1956 non conosce battute d’arresto. Si è passati dal 2,8% del 1956 al 6,9% del 2010, con un incremento di 4 punti percentuali. In altre parole, sono stati consumati, in media, più di 7 mq al secondo, per oltre 50 anni.

Il fenomeno, è emerso dal Convegno ISPRA del 5 febbraio a Roma, è stato più rapido negli anni 90, periodo in cui si sono sfiorati i 10 mq al secondo di consumo, ma il ritmo degli ultimi 5 anni si conferma comunque accelerato, con una velocità superiore agli 8 mq al secondo.
In altri numeri, ogni anno viene cementificata una superficie pari al territorio dei comuni di Milano e Firenze, ossia circa 280 km quadrati. In termini assoluti, l’Italia è passata da poco più di 8.000 km2 di consumo di suolo del 1956 ad oltre 20.500 km2 di consumo nel 2010.

Un aumento che non si può spiegare solo con la crescita demografica: se nel 1956 erano irreversibilmente persi 170 m2 per ogni italiano, nel 2010 il valore raddoppia passando a più di 340 m2.

Sono questi i risultati dell’indagine ISPRA, la più significativa collezione di dati a livello nazionale, che ricostruisce l’andamento, dal 1956 al 2010, del consumo di suolo in Italia con una metodologia di rilevazione, aggiornata in grado di integrare i dati locali con i dati di osservazione della terra a livello europeo. Il lavoro analizza i valori relativi alla quota di superficie “consumata”, incluse aree edificate, coperture del suolo artificiali (cave, discariche e cantieri) e tutte le aree impermeabilizzate, non necessariamente urbane (infrastrutture). Escluse, invece, le aree urbane non coperte da cemento e non impermeabilizzate.

Nel 1956 era la Liguria a superare di poco la Lombardia con quasi il 5% di territorio sigillato, distaccando - Puglia a parte (4%) - tutte le altre. La situazione cambia drasticamente nel 2010 con la Lombardia che supera la soglia del 10%.

In base ai dati omogenei e disponibili a livello europeo - ma di minor dettaglio rispetto a quelli nazionali e non confrontabili in termini di percentuale – riportati dal rapporto “Overview on best practices for limiting soil sealing and mitigating its effects”, presentato per la prima volta in Italia dalla Commissione Europea durante il convegno ISPRA, circa il 2,3% del territorio continentale è ricoperto da cemento. L'Italia, con il 2,8% di suolo consumato, risulta oltre la media europea (2006).

L’impermeabilizzazione di per sé, ricorda l’Europa, diminuisce molti degli effetti benefici del suolo. Ad esempio, riducendo l’assorbimento di pioggia - in casi estremi impedendolo completamente – si avranno una serie di effetti diretti sul ciclo idrologico e indiretti sul microclima, producendo un aumento del rischio inondazioni. Ancora, impermeabilizzando un ettaro di suolo di buona qualità con elevata capacità di ritenzione idrica (4.800 m3), si riduce in modo significativo anche l’evapotraspirazione.

L'indagine ISPRA. Il consumo di suolo nazionale e per regione dal 1956 al 2010 [0,09 MB]
Un PIL ostaggio del mattone - L'articolo di Francesco Bertolini su Sette del Corriere [0,13 MB]

In materia di consumo del suolo, il 25 gennaio esce sul settimanale Sette del Corriere della Sera un allarmante resoconto di Francesco Bertolini, docente di Governo dell'ambiente alla Bocconi e presidente di Green Management Institute. L'Italia ha il record del consumo annuo pro-capite di cemento, dai 50 kg per abitante del 1950, ai 560 del 2011. E anche il record europeo di case vuote ...

Il comunicato ISPRA-Unione Europea resoconto del Convegno di Roma del 5 febbraio 2013 [0,06 MB]

Dal sito Eco delle città



Venerdì 08 Febbraio,2013 Ore: 22:26
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Ambiente

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info