E’ il canonico “bollo” istituzionale, ovviamente necessario. Determinato dalle incessanti lotte dei cittadini. Senza queste tutto sarebbe rimasto tranquillamente immodificato.

Una lotta dura ed incessante. E’ da tre mesi, ormai, che il “tragitto” e l’ingresso al sito militare statunitense nella sughereta di Niscemi - Riserva naturale, area ambientamene protetta - vengono presidiati incessantemente, giorno e notte, da giovani, uomini e donne, dalle “mamme di Niscemi”. Con il “contrasto” delle forze dell’ordine.

Anche qui l’inverno è rigido, a circa 350 metri d’altezza. In questo periodo durante la notte la temperatura

tocca anche O gradi.

La precedente sospensione dei lavori, di circa un mese addietro, comandata dalla Regione siciliana del Presidente Crocetta, non aveva determinato nessuno effetto. I mega lavori statunitensi erano continuati alacremente.

Adeso la Revoca possibilmente avrà un risultato migliore. Ma “quei Lor signori” certamente non desisteranno facilmente. Si porrà un notevole contenzioso con il governo nazionale ( d’oggi e del prossimo domani). Gli Stati Uniti faranno sentire la propria “voce”.

I presidi continuano. La manifestazione nazionale del 30 marzo, già proclamata in precedenza, rimane tutta.

L’attenzione è alta.

domenico stimolo

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Giovedì 07 Febbraio,2013 Ore: 16:15