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Si è conclusa la quarta edizione di RIFIUTO INQUINARE

I temi che il convegno ha trattato sono importantissimi e gli alunni che generalmente (nei convegni) sono un po' disattenti, questa mattina hanno ascoltato le relazioni in religioso silenzio.
Ha introdotto la Dirigente scolastica dott.a Catia Capasso, ricordando agli alunni che questo è il 150° anniversario dell’unità d’Italia e invitando gli stessi ad alzarsi per ascoltare l’inno nazionale. Subito dopo ha esordito: La manifestazione RIFIUTO INQUINARE nasce dai dibattiti avuti con gli alunni a seguito dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto. Esso è divenuto lo spunto per riflettere sullo stato di “salute” del pianeta e per trasmettere i più recenti risultati scientifici agli alunni affinché ognuno di noi prenda coscienza e si impegni a ridurre il riscaldamento globale riducendo gli sprechi e di conseguenza le emissioni di gas serra.
Quindi ha dato la parola al primo relatore. L’ing. Michele Zarrella ho spiegato prima la posizione della Terra nel sistema solare mostrando l'immagine di un puntino blu di una foto scattata dalla sonda Cassini che fu lanciata nel 1997 e che dal 2004 orbita intorno a Saturno. In quel puntino blu, ha detto, si svolgono le nostre storie, le nostre vittorie, le nostre sconfitte, le nostre gioie, le nostre guerre ... Un puntino blu che non ha risorse infinite e che non possiamo "sfruttare" impunemente senza limiti producendo l'energia dal carbone, la più inquinante di tutte le fonti fossili. Quando poi ha mostrato un pallone Super Santos l'attenzione è salita di molto ed ha spiegato che immergendo questo pallone in una vasca d'acqua il velo d'acqua che lo avvolge estraendolo equivale in proporzione allo spessore dell'atmosfera terrestre e quindi sporcare l'atmosfera immettendo milioni di tonnellate di CO2 non è poi così tanto difficile.
Senza allarmismi, ma neppure senza sminuire quelli che sono i dati scientifici dobbiamo prendere coscienza che sprecare equivale a inquinare inutilmente ed adottare i comportamenti giusti ecosostenibili. Abbiamo le capacità per farlo e dobbiamo avere la volontà di metterle in atto. Il problema è un problema morale ha asserito l’ing. Zarrella. Ed ha concluso:
La mia speranza oggi è quella che noi tutti con le nostre azioni possiamo rispettare sempre di più nostra casa, la nostra Terra e il nostro futuro facendo di due semplici parole, il nostro motto di vita: RIFIUTO INQUINARE
Poi è intervenuto l'ing. Pasquale De Santis, della Direzione sismologica nazionale. Ha parlato della produzione dell'energia da fonti rinnovabili, soffermandosi in particolare e riconoscendo che i rifiuti se ben selezionati costituiscono una fonte rinnovabile quotidiana che risolverebbe in gran parte anche il problema delle discariche. Cosa molto sentita in Campania.
Infine è intervenuto il prof. Gaetano Pagano, docente di elettrotecnica presso l'ITIS il quale ha ribadito che nei nostri gesti e nelle conseguenze di essi sta il futuro della Terra. Che adeguarsi a comportamenti sostenibili, in fondo, basta poco e si vive meglio.
Ha concluso il prof. Martiniello Giuseppe che ha proposto di dare maggiore attenzione anche al grande problema dell'acqua anch'essa risorsa esauribile e inquinabile.
La preside Catia Capasso ha ribadito la necessità di ripetere l'esperienza anche negli anni a venire con l’invito agli alunni di preparare delle relazioni sul tema: RIFIUTO INQUINARE.
Grottaminarda 21 febbraio 2011
 
 


Lunedì 21 Febbraio,2011 Ore: 19:41
 
 
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