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www.ildialogo.org Si è concluso TED x Lake Como 2010.,di Michele Zarrella

Si è concluso TED x Lake Como 2010.

Idee che meritano di essere diffuse.


di Michele Zarrella

Ho partecipato all’evento TED x Lake Como 2010 spinto dalla curiosità di ascoltare i relatori e le loro argomentazioni. Avevo appreso di questi eventi leggendo la stampa e successivamente navigando su internet nel sito TED.com. Nel sito ho potuto visionare alcune relazioni di eventi passati e ne sono rimasto meravigliato positivamente. Pertanto appena ho appreso che uno di questi eventi si teneva in Italia mi sono iscritto dando le motivazioni richieste ed ho partecipato. Le conferenze che ho ascoltato sono state chiare ed efficaci. La mia attenzione è stata maggiormente attratta quando lo speaker ha detto delle cose nuove e diverse, ma anche quando ha riconfermato quello di cui già ero convinto.
L’organizzazione, l’accoglienza, la disponibilità, la qualità video e audio, il rispetto dei tempi previsti in programma e la professionalità sono stati eccellenti lasciandoti dentro un segno di coerenza, di gratitudine e di soddisfazione. L’impostazione diversa dai soliti eventi preceduti dai saluti dei politici di turno o dalle solite relazioni cattedratiche. Solo relazioni brevi con l'intento di voler divulgare idee da parte di chi le ha messe in atto. In questo modo ogni relazione diventa carica,  forte e coinvolgente. Un evento diverso, che propone argomenti di vita vissuta e di idee messe in pratica, capaci di cambiare il mondo e che meritano di essere diffuse. Un evento che definirei brillante.
Certo il viaggio è stato lungo. Arrivare a Como da Gesualdo significa affrontare un viaggio di circa 8 ore e mezzo e quindi partire un giorno prima, dormire due notti in albergo e rientrare il terzo giorno. Ciononostante lo rifarei. Ho ascoltato tutte le relazioni, anche perché i tre periodi sono stati temporizzati molto bene. Al mattino due ore di relazioni dal titolo “la Natura reinventata” concluse con un’esecuzione a pianoforte e live electronics dei compositori estemporanei e performer Carlo Maria Cartoni e Alex Stangoni. A seguire un’ora per il pranzo a sacco: tre panini e una bottiglia d’acqua in una busta di carta. Poi un’ora e mezza di relazione dal titolo “sovvertire i paradigmi” e mezz’ora di pausa con biscotti e bibite. Infine un’altra mezz’ora di relazioni dal titolo “lo sguardo lungo”.
I relatori: tutti bravi da 10/10. Le relazioni tutte interessanti, nessuna che mi abbia annoiato. Certo alcuni argomenti, per la sensibilità personale mi sono sembrati più coinvolgenti. Come quelli di Vanni Beltrami, chirurgo e antropologo, sull’incontro con il deserto, di Valentina Bosetti, climate change economist, sull’innovazione contro i cambiamenti climatici, di Ilaria Capua, virologa, su come il mondo si prepara a combattere le pandemie, di Simone Molteni, manager dell’eco-compatibilità, sull’utilità della natura e che ha dettato anche il menu del giorno. Ma non si possono non citare gli altri interventi: Cesare Galli, ingegnere veterinario, sull’utilità di clonare gli animali; Giorgio Metta, bioingegnerie robotico, sui robot antropomorfi che imparano; Carlo Ratti, inventore e agit-prop (contrazione di agitazione e propaganda), sulle civiltà sensibili; Rosario Mantenga, econofisico, sulla fisica e la comprensione della complessità; Bruno Pozzobon, imprenditore sociale, sull’impresa sociale che sta sul mercato; Sara Hejazi, antropologa e giornalista, sulla società plurireligiosa; Franco Secchi, filmanager, su Nollywood, il nuovo e sovversivo cinema popolare Africano; Roberto Piumini, uomo di parole, sul piegatore di lenzuola; la relazione in video di Moni Ovaia, attore, autore e regista teatrale, su vivere l’utopia; e due TEDTalk di Tan Le, fondatrice di Emotiv Systems, sulla nuova generazione di interfacce uomo-macchina e di Joachim de Posada, motivational coach, su non mangiate ancora il marshmallow.
Ho trascorso una giornata meravigliosa rafforzandomi in alcuni miei convincimenti relativi al nostro modo di comportarci in questo mondo e di sentirsi parte della biosfera. Ho ascoltato tutte le relazioni con interesse ritrovandomi in accordo con tanti concetti e meno con pochi, ma soprattutto ho acquisito alcune conoscenze del tutto nuove (vita e abitudini nei deserti, robotica-psicologia, ecc.). Porterò nella mia mente, nel mio cuore e nella mia coscienza il ricordo di questa esperienza con la convinzione di dover continuare ad organizzare il convegno “Rifiuto Inquinare”, a scrivere e pubblicare articoli e brochure ritenendoli strumenti necessari alla presa di coscienza e alla trasformazione della realtà con finalità sociale.
Gesualdo, 11 novembre 2010
Michele Zarrella
Per contatti

 



Giovedì 11 Novembre,2010 Ore: 13:06
 
 
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