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www.ildialogo.org Il mondo che verrà,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto del mese
Il mondo che verrà

di Michele Zarrella

Le risorse disponibili sul pianeta sono sufficienti per le attuali richieste mondiali?
Il 27 settembre 2011, come menziona l'organizzazione Global footprint network, abbiamo raggiunto l’Earth Overshoot Day (EOD) cioè tre mesi prima della fine dell’anno abbiamo superato il limite delle risorse che può produrre Gaia il pianeta che vive. Tutta l’umanità consuma più di quanto il pianeta può dare.
Questo cosa vuol dire?
Semplificando, vuol dire che ci vorrebbe un pianeta più grande di un quarto. Vuol dire che l’Homo sapiens sapiens si comporta come un padre di famiglia sprecone che consuma più di quanto produce. Per Gaia, il pianeta che vive, vuol dire maggior immissione di anidride carbonica nell’atmosfera, aumento dei rifiuti, aumento della temperatura, acidificazione degli oceani, cambiamenti climatici estremi, ecc. con tutte le conseguenze che ne derivano.
Cosa esprime l’EOD?
È un parametro che permette di capire con immediatezza che stiamo consumando più del dovuto e che se continuiamo con questo ritmo entro la metà del secolo occorreranno due pianeti Terra per le nostre esigenze.
Insomma consumiamo più di quello che il pianeta ci può dare?
Sì. E il problema è che anno dopo anno la data dell’EOD si accorcia sempre più. Lo scorso anno l’EOD fu raggiunto il 12 ottobre. Quindi andiamo sempre peggio e facciamo poco per arrestare questo processo.
Cosa possiamo fare.
La prima cosa è prenderne coscienza. Poi dobbiamo porci urgentemente obiettivi che prevedano accordi mondiali orientati alla riduzione dei gas serra, alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ad una maggiore efficienza di tutti i processi industriali.
Gli alunni delle scuole elementari quando avranno 50 anni che mondo vedranno?
Se non diamo vita in modo chiaro, equilibrato e pragmatico alle politiche che servono per raggiungere gli obiettivi appena detti la risposta è: un pianeta malato, un ambiente ostile, un mondo con conflitti crescenti.
Quale la via?
Ognuno di noi contribuisce ai consumi e al riscaldamento globale. Quindi la via maestra consiste nella lotta agli sprechi, nello sfruttamento delle fonti rinnovabili, nell’efficacia e nella equità.
E se tutti mettiamo in atto queste azioni?
È logico attendersi un mondo più pulito più salutare e climaticamente più sicuro, più ricco di biodiversità e più in pace con la Natura.
Gesualdo, 8 ottobre 2011
Per contatti


Sabato 08 Ottobre,2011 Ore: 08:56
 
 
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