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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Acqua: dono di Dio e bene comune,

Documento firmato da alcune diocesi italiane
Acqua: dono di Dio e bene comune

 Caro Sandro,

ho sottoposto al vescovo il documento che ti incollo qui di seguito.

Lo ha letto ed apprezzato. Si è detto pienamente d’accordo e mi ha incaricato di inserire la nostra diocesi tra le diocesi aderenti all’appello.

Ho letto sul Velino un articolo, mi sembra, sull’acqua.

Un “pò pochino”, data l’importanza e la gravità del problema.

Penso sia quanto mai opportuno pubblicare, con una certa evidenza, questo documento.

Esso è stato redatto dalla Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita, all’interno della Campagna per il Tempo di Pasqua.

La Rete nasce nel 2007 da alcuni organismi diocesani, che decidono di unire conoscenze ed esperienze per promuovere un movimento del popolo di Dio sui Nuovi Stili di Vita nella Chiesa e nella Società. Per la nostra Chiesa locale potrebbe essere un’occasione per ampliare ancor più le proprie vedute e respirare aria nuova in sintonia con la parte più avvertita della chiesa italiana.

Il problema acqua, nell’era della globalizzazione, va visto nel suo contesto planetario, associato al problema nord-sud, al corretto utilizzo delle risorse del pianeta, che non possono essere soggette, per principio, a speculazioni di carattere commerciale. Un bene troppo essenziale e vitale per aprire partite di compravendita di diritti al suo utilizzo e che non dovrebbe, in ogni caso, portare alla realizzazione di profitti a vantaggio di pochi. L’acqua non dovrebbe avere un prezzo soggetto a logiche di mercato, non dovrebbe essere soggetta a ricatti e pressioni: punto.

Le motivazioni per schierarsi a favore dei tre referendum sono molteplici, ma hanno un unico denominatore comune: ribadire che l’acqua è bene essenziale che dovrebbe restare di esclusiva pertinenza pubblica, evitando che su di esso agiscano pressioni e interessi privati o che certe nazioni (ricche ed evolute) possano condizionare le altre (più povere).

“L’acqua è un bene comune della famiglia umana” e ancora “l’acqua non è una realtà puramente economica”, ma anche “l’acqua ha destinazione universale” - si legge nel messaggio che la Chiesa Italiana ha lanciato in occasione della seconda Giornata per la Salvaguardia del Creato (1 settembre 2007). “L’acqua per la sua stessa natura, non può essere trattata come una mera merce e il suo uso deve essere razionale e solidale” - si legge nel Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa cattolica (n. 485).

In base a questi principi, la Rete Interdiocesana degli Stili di Vita, alla quale partecipa anche la nostra diocesi, assieme ad altre 29, ha aderito senza riserve alla campagna sull’acqua.

Un cordiale saluto.

Aldo Antonelli 

Acqua: dono di Dio e bene comune

1) L’acqua è uno dei grandi doni della creazione, tramite i quali Dio dona la vita a tutte le sue creature. Non a caso, gran parte delle religioni dell’umanità vede in essa un segno della presenza del Mistero e un simbolo di purificazione e rinascita. Lo stesso tempo pasquale invita a vivere alla luce del Risorto, scoprendolo come “sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna” (Gv. 4, 14).

2) Noi stessi, come tanti altri esseri viventi, siamo fatti in gran parte d’acqua e dipendiamo dal suo continuo ciclo. L’acqua è quindi essenziale per la vita delle persone e l’accesso ad essa costituisce un “diritto universale inalienabile” (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n.485; cf. anche Caritas in Veritate n. 27).

3)  “Il principio della destinazione universale dei beni si applica naturalmente anche all'acqua” (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n.484), ma la fruizione di tale diritto è preclusa a un gran numero di esseri umani, ponendo un grave problema di giustizia. Un quarto della popolazione del pianeta, infatti, non ha accesso ad una quantità minima di acqua pulita, mentre oltre 2,5 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari di base, determinando anche la diffusione di gravi malattie endemiche.

4) La campagna “Acqua, dono di Dio e bene comune”, una proposta cristiana al di sopra di ogni schieramento politico e ideologico, è un invito ad adottare stili di vita e comportamenti che tutelino questo prezioso bene comune, garantendone la disponibilità per tutti. Proponiamo alle Chiese locali, la costruzione di percorsi pastorali, adatti al proprio territorio, che conducano i cristiani a riscoprire lo sguardo di Francesco, che chiamava l’acqua “sorella”, rinnovando così coerentemente le proprie pratiche.

 Stili di vita amici dell’acqua

5) L’acqua è un bene prezioso e la sua accessibilità è limitata; dobbiamo quindi imparare ad usarla con sobrietà e senza spreco. Tante sono le pratiche possibili: scegliere la doccia al posto del bagno, non lasciar il rubinetto aperto quando ci laviamo i denti o facciamo la barba, o ancora evitare le perdite, mettere sui rubinetti i riduttori di flusso che fanno risparmiare acqua miscelandola con l’aria.

6) Occorre attenzione anche nella scelta dei prodotti che mangiamo e che indossiamo, preferendo quelli che richiedono meno acqua per la produzione. Teniamo presente, ad esempio, che la produzione di carne esige molta acqua (un chilo di carne bovina comporta in media l’uso di 5.500 litri, mentre un chilo di carne di pollo ne richiede 3.900 litri) e che ci vogliono 10.000 litri d’acqua per produrre un paio di jeans e 2 mila per una maglietta di cotone.

7) È importante privilegiare l’uso dell’acqua del rubinetto, che è buona, controllata, comoda e costa poco. Il suo impatto ambientale è limitato anche perché non richiede né involucri in plastica, né trasporti inquinanti. In quelle situazioni in cui è assolutamente necessario l’uso dell’acqua minerale, andranno almeno preferite acque a chilometri zero (imbottigliate vicino a casa); si cercherà poi di acquistare confezioni grandi e/o in vetro per ridurre la produzione di rifiuti.

 Un diritto da tutelare

8) La possibilità di usare l’acqua del rubinetto richiede necessariamente che ne sia garantita la qualità da parte delle diverse autorità a ciò preposte. Una puntuale vigilanza in tal senso è parte della pratica di custodia del creato cui sono chiamati i cristiani.

9) “L'acqua, per la sua stessa natura, non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale” La distribuzione dell’acqua ha dei costi, ma su di essa non si può fare profitto in quanto il diritto al suo uso si fonda sulla dignità della persona umana e non su logiche economiche (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n.485). L’acqua è quindi un vero bene comune, che esige una gestione comunitaria, orientata alla partecipazione di tutti e non determinata dalla logica del profitto.

10) Il diritto all’acqua deve dunque essere garantito anche sul piano normativo, mettendo in discussione quelle leggi che la riducono a bene economico. Sarà importante, quindi, partecipare attivamente al dibattito legato al referendum sulla gestione dell’acqua, che mira a salvaguardarla come bene comune e diritto universale, evitando che diventi una merce privata o privatizzabile, ma ripubblicizzandola mediante una forma di gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici.

Vivere l’acqua

11) “E mi mostrò un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che da frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni”. (Ap. 22, 1-2). Pasqua è tempo di vita nuova, nel quale siamo invitati a partecipare nello Spirito alla vita della nuova creazione. Contempliamo l’acqua – nella preghiera personale e comunitaria, come nelle pratiche - come un segno di quell’amore vivificante che Dio offre ad ognuno di noi ed alla famiglia umana.

 

Manifesto firmato dalle diocesi (tra le altre):

Andria

Belluno-Feltre

Bolzano-Bressanone

Brescia

Carpi

Cuneo

Milano

Padova

Pescara – Penne

Reggio Emilia

Termoli-Larino

Trento

Vittorio Veneto

Dei Marsi - Avezzano



Sabato 16 Aprile,2011 Ore: 16:42
 
 
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