- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (339) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Chernobyl: 25 anni dopo,

Alla Biogem di Ariano Irpino la lezione del professore Aldo Pinchera
Chernobyl: 25 anni dopo

Presso la Biogem di Ariano Irpino il Prof. Pinchera ha tenuto ieri una interessante lezione dal titolo Chenobyl 25 anni dopo. Il disastro di Chernobyl avvenne il 26 aprile 1986.
I danno maggiori, data la posizione geografica di Chernobyl e il flusso dei venti li subirono le popolazioni della Bielorussia e in particolare i bambini. Lì i bambini in primavera dormono all’aperto nei campi. Ma il danno maggiore si è avuto perché la popolazione non fu avvertita. Pensate che Kiev, la capitale dell’Ucraina, viveva tranquillamente tanto che il 1° maggio (festa dei lavoratori) un milione di persone si riunirono in piazza e festeggiarono senza protezioni.
Il 30 aprile la nube radioattiva raggiunse la Svezia e poi la Finlandia. Quando questi stati analizzarono l’aria, chiesero spiegazioni alla Russia. Il governo russo fu “costretto” ad ammettere, gradualmente, il disastro. Con imprudente e grave ritardo il governo russo ammise la completa verità: era scoppiato il reattore n. 4 di Chernobyl con fuoriuscita di radionucliti pericolosi per la popolazione. Furono emanate le norme di radioprotezione. La città sorta nei pressi di Chernobyl che ospitava gli addetti alla centrali e i lavoratori delle attività indotte fu evacuata e divenne una città fantasma. E lo è tuttora.
 
Nell’atmosfera era stata immessa una quantità enorme di cesio. Il cesio si espande nell’atmosfera come particelle e come gas ed ha una lunghissima durata. Quando viene inalato si deposita soprattutto nelle ossa e nei muscoli. Il decadimento dello iodio 131  è dell’ordine della settimana, pertanto ha avuto un’influenza minore. Lo iodio 131 attacca soprattutto la tiroide.
Dei 100 liquidatori (paragonabili ai nostri pompieri), 47 son morti per cancro. Si sono moltiplicati i suicidi a causa della depressione e della vodka.
I tumori si suddividono in tumori solidi, come quelli della tiroide, in tumori ematologici che colpiscono il sangue. La scienza supponeva che il picco dei tumori si avrebbe avuto dopo 10-20 anni. Invece da un’indagine fatta a Minsk la capitale della Bielorussia nel 1990-91, cioè a 4-5 anni di distanza i bambini col cancro alla tiroide aumentavano. Col passa parola la voce arrivò all’AEIA. L’agenzia li bollò: sono fesserie. Inoltre affermava che i tumori midollari non possono dipendere dal disastro di Chenobyl. Allora cosa decisero: mandiamo una delegazione. Mandarono me e un altro. In un solo giorno vidi tanti tumori alla tiroide che non avevo visto in 20 anni di professione. Facemmo delle indagini che sfociarono in un articolo pubblicato su Nature. Dopo di noi sono andati altri scienziati americani, giapponesi, ecc.
Il prof. ha spiegato ad una sala gremita che i tumori avvengono per radiazioni esterne, quelli che colpiscono la pelle e il corpo, o per radiazioni interne introdotti nell’organismo per inalazione o ingerimento e che si distribuiscono negli organi in ordine fisiologico.
Per le radiazioni esterne è opportuno evitare l’esposizione diretta, anche se un esperto della medicina dei disastri era contrario all’evacuazione. Dopo una serie di slide e di grafici il prof. ha affernmato che il tumore si prende se vi è la concomitanza di una tiroide in crescita in aggiunta ad una tiroide sensibile. Pertanto i bambini sono i più esposti. Nessuno ha detto loro di non mungere le mucche e quindi hanno ingerito il latte. I danni avuti in Bielorussia sono stati 40 volte maggiori di quelli in Ucraina.
I bambini sono più suscettibili a prendere i tumori alla tiroide. Più sono piccoli più assorbono le radiazioni. Probalimente è anche dovuto al maggior consumo di latte e quindi alla catena alimentare. Inoltre più piccola è la tiroide e maggiore è la concentrazione. Quali strategie:
difendere i bambini e le madri in gravidanza con la prevenzione (ioduro di potassio) e mettendo nella dieta il sale iodato. Da due grafici che rappresentavano la distribuzione del cancro in presenza o in assenza di iodio si è notato che chi non aveva fatto la prevenzione ingerendo sale iodato veniva colpito dal cancro 3 volte in più. Però una persona una volta irradiata sarà sempre esposta e non possiamo valutarne oggi le conseguenze.
 
Il tumore alla tiroide di tipo naturale ha il picco intorno ai 18 e 29 anni. Nel caso di Chernobyl si ha fra i 10 e 11 anni. In Italia nessun caso di tiroide imputabile a Chernobyl.
2 milioni di persone hanno avuto la loro vita completamente disastrata. È un problema ancora aperto.
Altro parametro da tener presente è che la diffusione dell’allarme provoca effetti peggiori della radiazione. Il danno psicologico è maggiore di quello radioattivo perché subentra la depressione. Quando una persona è stata colpita da una nube radioattiva incomincia a fissarsi che non se la caverà più, che sarà prima o poi aggredito dal tumore, che gli altri sono morti, che … ecc.
La suscettibilità individuale è importante.
Gesualdo 1 aprile 2011
Michele Zarrella
Per contatti
 


Venerd́ 01 Aprile,2011 Ore: 20:40
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Ambiente

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info