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www.ildialogo.org Il fracking e l’acqua potabile  ,di Michele Zarrella

Il fracking e l’acqua potabile  

Rischi e benefici


di Michele Zarrella

il percorsoUlisse Scienza7 notizia 2014 settembre Rischi e benefici del fracking

Rischi e benefici del fracking

AMBIENTE – L’utilizzo su ampia scala del gas naturale potrebbe portare grandi benefici all’ambiente sostituendosi al carbone, specialmente per quanto riguarda la produzione di elettricità. La pratica della fratturazione idraulica, tuttavia, comporta concreti pericoli per le persone che abitano in prossimità dei pozzi, un timore confermato da un recente studio pubblicato sull’Annual Review of Environment and Resources. Gli autori sono sette scienziati ambientali. I costi ambientali -e i potenziali benefici- del fracking, ovvero dell’iniezione di enormi quantità di acqua, sabbia e sostanze chimiche nelle formazioni rocciose del sottosuolo, sono il soggetto della pubblicazione: durante l’indagine sono stati studiati 165 tra i più recenti studi accademici, parallelamente ai dati governativi raccolti in database dedicati. Tra gli elementi sui quali si è concentrata maggiormente l’attenzione non vi sono solamente i gas serra e la riduzione delle emissioni, ma anche le conseguenze che la fratturazione idraulica avrebbe sull’inquinamento atmosferico, sui fenomeni sismici e, specialmente, sulle riserve di acqua potabile. La questione idrica 1 “Siamo certi che grazie al fracking sarebbe possibile estrarre più gas e più petrolio”, spiega Robert Jackson, il leader dello studio. “La chiave è ridurre i costi dal punto di vista ambientale il più possibile, sfruttando invece al meglio i [...]

 

 

Le notizie relative ai danni che va provocando il modo di intendere l’uso e l’abuso del nostro pianeta da parte dell’Homo sapiens è qualcosa che mi lascia sempre più perplesso. Mi riferisco alla sintesi di cui sopra di Ulisse Scienza 7 dell’articolo pubblicato su oggi scienza

http://oggiscienza.wordpress.com/2014/09/17/rischi-e-benefici-del-fracking-da-175-studi-scientifici/

 

La mente umana si crea dei miti e li persegue imperterrita alimentandola con la pubblicità del consumo smisurato che contraddice testimonianze, nuove conoscenze, relazioni di scienziati, simulazioni al computer e i fatti reali come lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento della temperatura del pianeta.

Quanti di voi ricordano la storia del sacerdote di Troia: Laocoonte? Lacoonte si rende conto della trappola del Cavallo però i troiani non lo ascoltano. Non lo ascoltano perché la politica di Troia e dei troiani è già segnata: si trascineranno dentro la città il Cavallo e per Troia sarà la fine. Quando Laocoonte viene assalito dai serpenti i troiani pensano che gli dei abbiano mandato la “giusta” punizione. Ma in questo modo già i troiani si sono autodistrutti perché la loro cultura, la loro civiltà ha tagliato i ponti con la realtà. Già comincia a serpeggiare una certa politica: la verità è quella della maggioranza, e chi si oppone deve morire. Non importa se questo porterà alla rovina dell’intera città.

Ritornando alla realtà attuale, in cui la verità è quella della martellante pubblicità che inneggia al consumismo: il PIL deve crescere e cresce se aumentiamo i consumi, anche se questo porterà alla modifica repentina di quell’equilibrio che la biosfera ha raggiunto in 13,78 miliardi di anni. Equilibrio che ha consentito alla nostra specie di affermarsi.

Il Cavallo di Troia si chiama "modernizzazione". C’è per me qualcosa di tragico in questa specie sapiens che così allegramente viaggia verso il baratro. 

E allora, dimostrando la nostra sapiens, continuiamo ad estrarre con maggiore intensità le fonti fossili che inquinano l'atmosfera e con tecnologie che inquinano soprattutto l'acqua potabile. Anche il semplice dubitare sulla direzione di marcia, sulle sue conseguenze, è diventato frustrante. E, come i troiani, non ascoltiamo gli scienziati. Non ascoltiamo i campanelli del clima. Non ci curiamo dello sciogliemento dei ghiacci e del permafrost con conseguenti liberazioni ingenti di metano. Ci stiamo portando in città il Cavallo, che i Greci (le lobby) "sapientemente" ci hanno lasciato in dono,  e non pensiamo di sfruttare il vento e quella enorme centrale nucleare a fusione che ci illumina e ci dà energia da 5 miliardi di anni e che lo farà per altri 5 miliardi di anni. 

Gesualdo, 19 settembre 2014  

Michele Zarrella

Per contatti

zarmic@gmail.com 

 

sito web: http://digilander.libero.it/prolocogesualdo/indice.html

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Venerdì 19 Settembre,2014 Ore: 19:45
 
 
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