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www.ildialogo.org I nuovi farisei del testamento biologico,Bruno Gambardella

I nuovi farisei del testamento biologico

Bruno Gambardella

 Da sempre gira voce che i politici pagherebbero molto della loro robusta retribuzione per essere “presi di mira” da comici di successo. Ai tempi del Bagaglino i vari Craxi, De Mita e Andreotti diventavano simpatici al grande pubblico grazie ai vari Pippo Franco e Oreste Lionello. Anche Striscia la notizia ha sempre declinato con grandi ascolti e riconoscimenti la satira di regime e quel fondo di simpatia che indubbiamente accompagna Ignazio La Russa è dovuto alla strepitosa imitazione di Fiorello.

Noi al Bersani originale abbiamo sempre preferito la parodia di Crozza. Il politico dal marcato accento emiliano ha avuto comunque l’umiltà e l’astuzia politica di utilizzare il tormentone delle metafore popolane per guadagnare simpatia e popolarità. Qualche giorno fa, nell’aula di Montecitorio, in occasione della ripresa dopo una pausa di oltre due anni del dibattito sul testamento biologico, il segretario del PD, memore delle performance del comico genovese, ha tuonato:  "Pian piano Cicchitto sta decidendo come devo morire io".

Ha proprio ragione. Una maggioranza allo sbando non solo per le ripetute sconfitte elettorali, ma soprattutto per i comportamenti illeciti o deprecabili di molti suoi esponenti (in primis il presidente del consiglio), con il sostegno dell’Udc sembra voler condurre in porto l’approvazione definitiva della legge sul fine vita, una legge eticamente sensibile che sta molto a cuore al Vaticano.

Scambio di battute veloci e salaci tra opposizione e maggioranza a parte, non sono mancate le polemiche, soprattutto in seguito alla proposta della radicale Maria Antonietta Coscioni di scorporare l’emendamento sull’eutanasia, così da votarlo a parte. La maggioranza dei Dell’Utri, dei Papa, degli Scilipoti e dei Cosentino pretende, col cipiglio tipico dei grandi moralisti ispirati direttamente dallo Spirito Santo, di imporre ai cittadini italiani una legge confessionale, il tutto per compiacere le alte gerarchie cattoliche.

Ad un impianto già mortificante per chi crede nella libera determinazione degli individui si innesterà un' ennesima modifica,  introdotta dal relatore del Pdl, Domenico di Virgilio, che definisce la tipologia di pazienti a cui il provvedimento si rivolge, ossia i soli malati in stato terminale, per i quali è “accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale”. Una modifica che riavvicina il testo a quello approvato in precedenza dal Senato e che lo riporta all’intento originale del premier di limitare, se non evitare, l’intervento della magistratura in tali casi.

Gli italiani ricordano ancora con emozione i casi di Luca Coscioni, di Piero Welby e, soprattutto, di Eluana Englaro.  La questione del testamento biologico ha sempre spaccato in due l’opinione pubblica, con “un intenso dibattito dottrinario e giurisprudenziale”, come riporta il sito della Camera. Il neosegretario del Pdl, Angelino Alfano, dopo essere stato elogiato da Avvenire per avere dimostrato una grande sensibilità ai temi etici, ha affermato che "nel nostro partito ci sono laici e cattolici, ma tutti pensano che la vita qualcuno la dà e qualcuno la toglie. E quel qualcuno non è il Parlamento".

Di contro, Livia Turco, deputata del Pd, ha sottolineato la disumanità di questa legge, che “non tiene conto delle volontà dei pazienti, della deontologia dei medici e che, cosa ancora più grave, impone a tutti un trattamento sanitario, qual è la nutrizione artificiale, anche in mancanza del consenso esplicito del paziente, come prevede la Costituzione”, tant’è che all’interno della stessa maggioranza si sono alzate voci di dissenso.

 “L’Italia – continua Turco - non può essere l'unico Paese in cui una maggioranza parlamentare raffazzonata, che non ha più il consenso popolare, impone il sondino di Stato a tutti i cittadini violando, in un colpo solo la Costituzione, la convenzione di Oviedo e il codice deontologico dei medici”.

Hanno ragione PD, Italia dei Valori e Radicali, ovvero le forze politiche che stanno cercando di opporsi allo Stato etico retto da chi di etica non avrebbe proprio il diritto di parlare: mentre in Europa e in tutto il mondo occidentale il dibattito, indubbiamente delicato, su questi temi è incentrato su come permettere agli individui di determinare il proprio destino in momenti tragici della propria esistenza, in Italia si tenta di compiacere un mondo cattolico disgustato dal berlusconismo con una legge liberticida che, molto probabilmente, così come sta accadendo per la 140  sulla procreazione assistita, sarà demolita dalla magistratura e dalla Corte Costituzionale. Lo spot sulla pelle dei malati messo in scena dal “più cattolico dei governi italiani di tutti i tempi” è una vergogna di cui, se davvero esiste chi crea la vita e la rende “bene indisponibile” alle scelte umane, questi farisei del 2011 dovranno rendere conto!

 



Giovedì 07 Luglio,2011 Ore: 20:23
 
 
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