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www.ildialogo.org Il 2011 dei (pre)potenti italiani,Bruno Gambardella

Il 2011 dei (pre)potenti italiani

Bruno Gambardella

Giunti alla fine dell’anno, ogni persona di buonsenso dedica almeno qualche minuto a fare un bilancio su ciò che ha fatto e su ciò che non è riuscito a realizzare, cercando poi, per quanto possibile, di stilare un programma per l’anno nuovo.

Quelli che in Italia contano davvero affrontano la questione con serietà e senso di responsabilità, consci del fatto che, a differenza degli uomini “comuni”,  le loro scelte incideranno sulla vita di milioni di persone. Abbiamo provato ad immaginare, basandoci su interviste, prese di posizione, indiscrezioni, quelli che sono i proponimenti di alcuni esponenti della classe dirigente del nostro Paese.

SERGIO MARCHIONNE. L’amministratore delegato del Gruppo Fiat e di Chrysler intende portare a compimento il processo di modernizzazione del mercato del lavoro in Italia. Valutando insoddisfacente il “modello Pomigliano”, dopo aver ipotizzato prima il “modello cinese” e poi quello sudafricano (vigente prima della fine dell’apartheid), il manager ha deciso di aprire una seria e leale discussione con i sindacati in una serie di incontri conviviali che, oltre a stemperare le tensioni, potranno mettere in risalto la sua personalità di despota illuminato. Una prima cena è stata organizzata proprio per Capodanno. Mentre Marchionne pasteggerà a caviale e champagne con il fior fiore del capitalismo italiano, Bonanni e Angeletti serviranno a tavola indossando la divisa sociale Fiat disegnata personalmente da un cugino creativo dell’AD. Tra una portata e l’altra i due sindacalisti potranno rivolgersi al padrone di casa appellandolo “Eccellenza” e chiedere miglioramenti dei salari e delle regole del lavoro che però non intacchino il processo riformatore. Per testimoniare la buona volontà degli imprenditori italiani, la presidente di Confindustria Marcegaglia farà la chef e, se volesse finalmente far cadere gli inutili pregiudizi di questi anni, anche la CGIL potrebbe partecipare alla serata: per la Camusso sarebbe pronto il ruolo di aiuto cuoco mentre Landini potrebbe aggiungersi i suoi colleghi segretari di categoria impegnati sin dalla mattina nella cura del giardino della villa di Marchionne. Il Popolo della Libertà ha subito elogiato l’iniziativa; anche l’UDC ha apprezzato, ma ha chiesto che nel nuovo contratto agli operai, pena il licenziamento, sia vietato di divorziare, di abortire, di bestemmiare, di avere rapporti contro natura; il PD, riunito in Direzione Nazionale, ha litigato a lungo su questioni fondamentali come il colore della divisa, la larghezza dei braccialetti elettronici che dovranno controllare gli operai durante le ore di lavoro, la lingua utilizzata dai Kapò reparto per rivolgersi ai sottoposti (Fiat propone il tedesco; CISL e UIL sono d’accordo, ma chiedono il dialetto bavarese, più dolce). Inutile aggiungere che tutto il mondo produttivo italiano guarda a questo “tavolo informale” con spasmodica attenzione. Gli imprenditori leghisti del bresciano e della bergamasca già pregustano l’introduzione dello ius primae noctis e dell’uso della frusta sugli scioperanti.

DANIELA SANTANCHE’. Daniela Garnero, già coniugata Santanchè, è diventata in questi anni un’icona per tutti i feticisti italiani. L’imprenditrice cuneese si appresta a diventare la Sarah Palin italiana, anche se dovrà vincere la dura concorrenza di Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo. Il suo programma di lavoro è chiaro: distruggere Fini e i suoi, comprare (magari coi saldi) una decina di deputati, rafforzare la sua immagine partecipando a tutti i talk show televisivi. Nell’azione contro Futuro e Libertà potrà contare sull’appoggio della ritrovata coppia Feltri-Belpietro; saranno organizzate campagne di stampa che racconteranno le malefatte della famiglia Fini e degli altri esponenti di Futuro e Libertà. La Santanchè ha già contattato un lontano cugino di Fini, frequentatore di chat erotiche, disposto a raccontare la sua storia di guardone e di depravato in cambio di un incontro “a quattr’occhi” con la sottosegretaria, ormai un mito negli ambienti sadomaso. In programma anche una serie di interviste con fumatore di cannabis, ex compagno di scuola di Bocchino; con un cognato di Granata, multato per non aver raccolto gli escrementi del suo cagnolino; con il compare di battesimo di Briguglio, già volontario della Repubblica Sociale Italiana, scandalizzato per le scelte politiche del suo figlioccio. Tutto ciò servirà a distruggere l’immagine dei “futuristi” e a creare divisioni nel Terzo Polo: Paola Binetti ha già affermato che, se fossero confermate certe abitudini private dei finiani e dei loro cari, salteranno tutti gli accordi. Per lo shopping parlamentare la Santanchè si avvarrà della collaborazione di due esperti nella scelta dei candidati: Walter Veltroni e Antonio Di Pietro. Si attende con ansia la ripresa di trasmissioni come Ballarò e Anno zero. Messi da parte Vittorio Sgarbi e Alessandra Mussolini in quanto troppo moderati, sarà l’affascinante Daniela a fronteggiare Floris e Santoro. Previsto un abbigliamento aggressivo e seducente: stivaloni, minigonna e corpetto leopardati, coltello dietro l’orecchio, lancia nella mano sinistra e frusta in quella destra. Il Pd, dopo aver litigato a lungo, ha deciso di reagire con una campagna di immagine di straordinario impatto. Bersani e tutti i capicorrente (circa sedici) saliranno su gru collocate in tutte le piazze dei capoluoghi di regione; Europa e L’Unità pubblicheranno lunghe e accurate interviste con Oscar Luigi Scalfaro, Azeglio Ciampi, Giuliano Amato, Romano Prodi e Nicola Mancino per evidenziare la novità e la freschezza del pensiero politico dei democratici italiani; nelle trasmissioni di approfondimento televisivo alla Santanchè risponderanno Rosi Bindi e Anna Finocchiaro.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO. Il presidente della Ferrari, dopo aver subito un crollo di immagine dopo la sconfitta-suicidio delle rosse di Maranello durante l’ultima gara del Mondiale, sta studiando le contromosse per riproporsi, con l’anno nuovo, sulla scena nazionale con l’immagine del vincente. Sono previste partecipazioni al Palio di Siena nel ruolo di fantino (ha scelto personalmente biada e veterinari), alla Sartiglia di Oristano (sarà colui che, piedi sulle spalle di due corridori, sventolerà il vessillo della sua fondazione, Italia Futura) e al Festival di Sanremo, dove intonerà l’inno nazionale in duetto con Toto Cutugno. In caso di elezioni anticipate, Montezemolo lancerà l’idea di superare i tre poli con un’unica “pool position”, cioè un governo “dei migliori” a servizio del rilancio del Paese. Paola Binetti si è detta d’accordo, purché costoro siano tutti cresimati e che giurino non solo sulla Costituzione, ma anche sull’ultima enciclica del papa. Il PD, dopo trentasei ore di discussione ininterrotta in Assemblea Nazionale, non ha trovato la sintesi tra chi proponeva di offrire la leadership a Montezemolo recandosi da lui in saio francescano e sandali o portando la testa di Vendola su di un piatto d’argento.

UMBERTO BOSSI. L’obiettivo primario del Carroccio è sfondare elettoralmente nel centro-sud. Durante le vacanze lo stato maggiore della Lega Nord sarà impegnato in corsi intensivi di lingua italiana nella speranza  di poter acquisire gli strumenti per dialogare più facilmente con coloro che non sono nati in Padania. Per evidenziare il rispetto per le tradizioni locali, Calderoli andrà in Sicilia e terrà comizi vestito da pupo, Castelli in Calabria mangerà peperoncini rossi piccanti innaffiati da Cirò, Maroni a Napoli si metterà personalmente alla guida di ruspe che rimuoveranno tonnellate di spazzatura, Borghezio in Sardegna pascolerà capre e pecore suonando le launeddas. Il docente, un maestro elementare in pensione di Bergamo alta, si è già rifiutato di impartire lezioni al figlio di Bossi. Il Trota parteciperà assieme ai bimbi della locale scuola materna ad un doposcuola organizzato dalle ronde padane di Gorgonzola. Paola Binetti si è detta entusiasta dell’iniziativa, purché il corso preveda molte ore di religione cattolica e durante la visita nel Mezzogiorno i leghisti bacino l’ampolla che contiene il sangue di San Gennaro. I gruppi parlamentari del PD, dopo una settimana di discussione, hanno deciso di mostrare attenzione verso la Lega differenziandosi nel voto sul federalismo fiscale: un terzo voterà no eruttando rumorosamente dopo aver bevuto lambrusco; un terzo voterà si dopo aver impiccato Rosa Russo Jervolino; un terzo si asterrà dal voto e andrà ad assistere ad un’amichevole tra la nazionale di calcio della Padania e una rappresentativa di assessori leghisti della bergamasca.

SILVIO BERLUSCONI. I programmi del premier sono, come sempre, molto ambiziosi. Da statista di rilevanza mondiale (mediatore tra USA e Russia, tra Israele e palestinesi, tra Moratti e Benitez) si propone un salto di qualità a livelli ancora superiori. Informato dal nipotino Pier Pier Silvio di uno storico conflitto tra Goldrake e Mazinga Z, Berlusconi proporrà un summit da tenersi a La Maddalena (Bertolaso e il cognato sono già pronti per gli appalti), a Corleone  o a Casal di Principe (supervisione di Marcello Dell’Utri o Nicola Cosentino). Feltri e Belpietro già sono pronti a pubblicare dossier sul legame tra Fini e i malvagi del pianeta Vega e sul fatto che i Tulliani avrebbero acquistato a basso costo  un appartamento di lusso su Marte, noto come il pianeta rosso. Paola Binetti ha lodato la missione di pace, ma ha chiesto di rompere ogni rapporto diplomatico con il pianeta Venere che, portando il nome della dea della sessualità, può indurre turpi pensieri nei terrestri. Il PD, dopo un drammatico congresso durato due mesi, ha deciso di non decidere sulla questione e di affidarsi al Padreterno con la speranza che Berlusconi non faccia le corna nelle foto ufficiali con Actarus e Koji.  Per quanto riguarda la politica italiana, sarà lanciato un solo slogan che riassume tanti anni di impegno politico e promesse elettorali: “Soldi e figa per tutti”!

Concludiamo con un personaggio che, pur non essendo italiano ma un capo di Stato estero, ha un notevole peso nella nostra società.

PAPA BENEDETTO XVI. Ratzinger si propone per il nuovo anno il proseguimento dell’opera di rinnovamento della chiesa o, meglio, delle chiese. Con i soldi dello stato italiano saranno infatti restaurati tutti i locali di culto cattolici, compresi gli alberghi che contengono una cappelletta di 5 metri quadri e che sono quindi esentasse. Attento da sempre al mondo dell’educazione, il papa proporrà alla ministro Gelmini di trasferire tutti gli insegnanti in esubero nella scuola pubblica nelle scuole paritarie cattoliche dove, per 500 euro al mese pagate dall’Italia, svolgeranno la mansione di bidelli. Le innovazioni più significative ci saranno nell’ambito più strettamente teologico: il preservativo potrà essere utilizzato, ma solo dagli impotenti; sarà consentito il divorzio a quei cattolici che scopriranno che il coniuge vota per i radicali; sarà abolito il divieto di bestemmiare per tutti i politici che si impegneranno a favore della chiesa cattolica, ad esempio trasformando l’otto per mille in otto per cento. Paola Binetti si è detta sconcertata da tanto modernismo, ma umilmente si è rimessa alle decisioni del Santo Padre. I dirigenti del PD, per una volta unanimi, si sono detti entusiasti e si sono messi in fila per baciare la sacra pantofola, con la speranza che il Vaticano non esageri nella sua campagna elettorale a favore del “più cattolico dei governi di tutti i tempi”.

Se potete, buon anno!

 

 



Mercoledì 29 Dicembre,2010 Ore: 16:39
 
 
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