Un  proverbio  partenopeo recita: “ ‘E figlie so’ piezz’e core”! Che questa mentalità (che spesso sconfina nel familismo amorale) non caratterizzasse solo Napoli l’avevamo intuito da tempo. Sospettavamo anche che un pezzetto del cuore dei potenti potesse essere occupato da segretarie particolari (in tutti i sensi…), mogli, congiunti di  collaboratori di molti politici e sindacalisti, clientes.

A Roma l’indagine denominata “Parentopoli” sta scuotendo l'amministrazione comunale di centrodestra. Stando a quando emerge da numerose inchieste giornalistiche due municipalizzate capitoline (l’Atac, società dei trasporti pubblici urbani; Ama, società per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) negli ultimi anni sono state utilizzate dalla politica come una sorta di ufficio di collocamento parallelo. Sarebbero state assunte centinaia di persone con chiamata diretta, tutte poco qualificate (si parla di ex modelle, casalinghe e cubiste), in barba ai tanti capifamiglia disoccupati e poveri.

Apprese le notizie dalla stampa (possibile che nessuno sapesse niente?), la Corte dei Conti ha chiesto alla Procura di Roma di avviare un'indagine giudiziaria. Stando alle prime risultanze il sistema della “chiamata diretta” che, nelle amministrazioni pubbliche equivale a dire “raccomandazione”. Evidentemente nella capitale il settore trasporti non è in crisi: gli 850 nuovi assunti in due anni dovrebbero testimoniare lo strepitoso stato di salute i aziende in continua crescita… Peccato che i deficit siano in profondo rosso…

Giusto per puntualizzare, ecco qualche dettaglio. Tra i neoassunti vi è Giorgio Marinelli, figlio del caposcorta (proprio oggi dimissionario) del sindaco Alemanno (la figlia Ilaria invece è stata assunta all'Ama). Avrebbero usufruito del sistema anche  Alberto Chiricozzi, tenace e barricadero segretario regionale della Filt-Cisl, che può vantare la figlia ed il genero in Cotral ed il figlio in Atac; il presidente di Dopolavoro, Mario Moroni, che ha il figlio “sistemato” in Atac; l'ex segretario della CGIL Lazio, il rivoluzionario-massimalista Alberto Murri, che ha una figlia in Atac, così come tanti membri della segreteria della Confederazione Generale del Lavoro.

Quello laziale è davvero un formidabile sindacato impegnato nella lotta per i diritti dei lavoratori (specie se piezz ‘e core)… L’ex triplice rispetterebbe rigidamente “le quote”, ottenendo posti in base al numero delle tessere di ciascun sindacato: le presenze, nell'Atac, sono proporzionate al numero di iscritti. Per questi illuminati dirigenti della classe operaia la democrazia è sacra e così entrano nel “diritto” d'assegnazione anche Rsu, Ugl, Sul Trasporti Faisa Cisal e altre sigle minori. Proprio la Cisal, che vanta il suo essere sindacato autonomo per antonomasia, ha la sua sede è un circolo di An: un bell’esempio di autonomia! Il suo segretario regionale nel 1997 capeggiò uno sciopero selvaggio contro l'amministrazione Rutelli; oggi ha moglie e figlia sono dipendenti Atac.

In passato il clientelismo passava inosservato grazie alla galassia di società create ad hoc. Oggi con la l'avvento di Atac Spa è emerso il mare di raccomandazioni su cui è stata costruita l'azienda negli ultimi anni. Potremmo continuare a lungo, inserendo nell’elenco persino ex terroristi (di destra, ovviamente),  ma il punto fondamentale, in attesa delle decisioni della magistratura, è un altro: possibile che nessuno avesse mai sospettato niente?

Inteneriscono lo sconcerto e l'indignazione di molti esponenti del centrosinistra in Campidoglio: erano tutti così distratti? L’opposizione non dovrebbe vigilare e denunciare pratiche contrarie agli interessi dei cittadini? La politica, a destra come a sinistra, deve nuovamente delegare alla magistratura il compito di liberare i cittadini dal clientelismo più becero, che sta portando alla rovina le aziende municipalizzate  e le casse degli enti locali in tutta Italia. Di questo dovrebbero vergognarsi in modo bipartizan…

 

Giovedì 09 Dicembre,2010 Ore: 23:44