Joanne Maria Pini, docente al Conservatorio di Milano, ha scritto su Facebook e confermato al Corriere della sera che, secondo il suo illustre parere, il pietismo dell’uomo contemporaneo ha cancellato la selezione naturale:  invece di inserire i disabili, bisognerebbe tornare alla Rupe Tarpea.

Non è la prima volta che questo personaggio esterna il suo pensiero, un vero e proprio concentrato di razzismo. E’ stato un po’  ingenuo (o forse perfido) il giornalista del prestigioso quotidiano che, credendo impossibile il fatto che un insegnante della scuola pubblica italiana avesse potuto davvero rilasciare certe dichiarazioni, ha chiesto conferma  al diretto interessato. La risposta è stata senza equivoci: “Stiamo decadendo geneticamente. Oggi una pseudo-scienza senza bussola fa campare organismi che non dovrebbero. Datemi pure del nazista, se volete. Non sono  nazista. Sono uno che ragiona liberamente”.

Pini non sarà un nazista, ma è notoriamente un simpatizzante di un governo che respinge le barche dei clandestini (compresi quelli che secondo le convenzioni internazionali hanno diritto all’asilo), li lascia morire nei lager libici, si fa vanto delle amicizie con i peggiori dittatori o autocrati del mondo. Avrà  di certo apprezzato il tentativo (fortunatamente fallito) di togliere le pensioni a invalidi veri e le indennità di accompagnamento per i down  e avrà applaudito al taglio di moltissimi insegnanti di sostegno.

Noi che viviamo tra Sparta e Atene ci rallegriamo del fatto che l’illustre compositore e educatore viva in questa corrotta società contemporanea.  Se fosse nato e cresciuto in età antica gli avremmo consigliato di girare alla larga dalla Rupe Tarpea in quanto non siamo tanto sicuri del fatto che gli Spartani risparmiassero gli idioti!

 

Martedì 12 Ottobre,2010 Ore: 23:02