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www.ildialogo.org Milano, Corea del Nord,Bruno Gambardella

Milano, Corea del Nord

Bruno Gambardella

 

 

“Personalità dallo straordinario carisma… Statista di rara capacità, amato perché uomo tra la gente e con la gente,  della quale ha compreso i bisogni più profondi sapendo interpretarne le aspettative … Conduce con responsabilità e lucida consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che compongono una società solidale fondata sull'amore, la tolleranza e il rispetto per la vita”. Anno domini 2010. Non siamo in Corea del Nord, non stiamo parlando del Premio Grande Pyongyang  e ad essere premiato non è Kim Jong-il, il Caro Leader del Paese asiatico.

Siamo a Milano, Italia. Il premio è quello della Grande Milano che la Provincia ambrosiana  ha istituito per festeggiare i 150 anni dalla sua fondazione. L’ente è guidato dall’ex parlamentare e ministro del PdL Guido Podestà, che ha deciso di attribuirlo a Silvio Berlusconi  e al fondatore del San Raffaele, don Luigi Verzè.   

Altre motivazioni? Il presidente del Consiglio “con straordinaria lungimiranza e capacità ha reso Milano, la sua amata città, grande in Italia e nel mondo”; significative  le sue doti “umane e imprenditoriali”;  il leader del PdL  “ha scelto di dare il proprio contributo mettendosi con coraggio a servizio del Popolo italiano perseguendo la sia missione di libertà”.

La cosa non è passata sotto silenzio. Non solo i giornali e gli esponenti politici dell’opposizione, ma persino il quotidiano milanese per antonomasia, il Corriere della sera, hanno criticato in modo più o meno ironico la scelta di Podestà.  Ha utilizzato l’arma del sarcasmo  Filippo Penati, leader lombardo del Pd: ”Più che il tributo di un'istituzione al presidente del Consiglio in occasione del 150/mo dalla fondazione della Provincia di Milano sembra il riconoscimento di un dipendente al proprio capo”. E’ noto infatti che l'attuale presidente di Palazzo Isimbardi ha iniziato a lavorare con Berlusconi negli anni settanta,  giungendo a ricoprire il ruolo di amministratore delegato della Edilnord.

“In tutta la sinistra italiana non possono individuare una personalità di tale levatura da meritare il premio Grande Milano. Questa è la vera ragione delle loro polemiche”: così ha  replicato alle critiche Guido Podestà.  Cosa aggiungere? Tra i tanti mali della disastrata sinistra italiana fortunatamente non c’è quello di avere al suo interno “una personalità di tale levatura” (soprattutto etica e morale) e questo ci lascia qualche residuo margine di ottimismo. Per il premio Grande Pyongyang, pardon Grande Milano, ce ne faremo una ragione…         

 



Marted́ 20 Luglio,2010 Ore: 22:34
 
 
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