- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (246) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Chi Marrazzo ferisce....,Bruno Gambardella

Chi Marrazzo ferisce....

Bruno Gambardella

Raccontano i cronisti che i politici della Prima Repubblica avevano  tanti difetti  (alcuni punibili secondo le norme del codice penale), ma erano molto riservati e della loro vita privata si sapeva poco o niente: magari erano gay, avevano amanti, utilizzavano droghe, ma ostentavano un comportamento assolutamente irreprensibile. Certo, su alcuni di loro qualcosa trapelava, ma niente di particolarmente “scandaloso”.  Vennero poi Tangentopoli e la Seconda Repubblica. Con l’elezione diretta degli amministratori locali e dei parlamentari nei collegi uninominali l’attenzione dei media sulle storie personali dei vari candidati è diventata quasi spasmodica. Chi non si è commosso per il matrimonio cattolico dell’ex mangiapreti Francesco Rutelli? Chi non conosce amori e vicissitudini di Alessandra Mussolini, di Pier Ferdinando Casini, di Gianfranco Fini? Chi non ha solidarizzato con Veronica Lario quando il mondo intero ha appreso delle scappatelle di Silvio Berlusconi  con giovanissime starlette?

Il caso di Piero Marrazzo è stato sicuramente quello più eclatante.  Sesso, droga e (forse) rock ‘n roll all’ombra della Pisana, sede della giunta regionale del Lazio: pagine e pagine di rotocalchi, di settimanali dedicati al gossip, di quotidiani di informazione politica hanno contribuito non solo a minare l’immagine dell’ex moralizzatore televisivo, ma probabilmente anche alle sconfitte del centrosinistra in quella e in altre regioni. A detta di amici e avversari,  il presidente dimissionario non aveva governato male. Il centrodestra ha suonato la grancassa e sfruttato il più possibile la straordinaria occasione, ma, come si sa, chi di spada ferisce….

Roma, palazzo Valentini, sede dell’ente Provincia. “Qui rischiamo di fare la fine di Marrazzo”, spiega agitatissimo un esponente del Pdl dopo aver appreso che Pier Paolo Zaccai, un consigliere di centrodestra, è stato ricoverato in ospedale in stato confusionale. La guardia medica psichiatrica e alcuni agenti di polizia sono intervenuti alle prime luci dell'alba, mentre Zaccai urlava affacciato alla finestra di un piccolo appartamento nella periferia della capitale. Secondo le indiscrezioni avrebbero passato la serata in compagnia del politico alcuni transessuali, gli stessi che verso le sei, preoccupati dal comportamento del cliente, avrebbero chiamato le forze dell'ordine. Secondo le prime agenzie, Zaccai si sarebbe opposto con aggressività all'intervento degli agenti, tanto da rendere necessario un sedativo:  forse aveva assunto della cocaina.

In Consiglio provinciale, intanto, scoppia il caos. Per diverse ore i dirigenti del Pd temono di essere di fronte a un nuovo caso Marrazzo. Gli uffici stampa raggiungono telefonicamente tutti i consiglieri non ancora presenti in aula: solo dopo un accurato controllo è stato chiaro che il protagonista della colorita vicenda  era un esponente dell'opposizione. Quando viene resa nota l'identità del protagonista della vicenda, tutti rimangono di sasso. “Una persona così tranquilla… Nessuno aveva pensato a lui”, dichiara il capogruppo Pd.

Tra i banchi del Pdl cresce l'imbarazzo. Intanto arrivano altre indiscrezioni. Secondo una versione particolarmente piccante, Zaccai si sarebbe affacciato dal balcone dell'appartamento  dove abita la 26enne trans brasiliana Morgana per improvvisare uno sconclusionato comizio. E davanti agli agenti che cercavano di portarlo in ospedale, si sarebbe giustificato così: “Mi hanno incastrato, volevo solo indagare su di loro”. Loro sono i trans, tantissimi in questa zona.

A Palazzo Valentini  i consiglieri berlusconiani si lasciano scappare: «Questo è uno scemo totale». Qualcun altro si preoccupa: «E adesso chi glielo dice ad Alemanno?». In Campidoglio raccontano di un Gianni Alemanno furioso. «Si tratta di un episodio gravissimo - lo stringato commento del primo cittadino - Mi auguro che la magistratura faccia luce e accerti se ci sono reati».

Eletto per quattro volte nella XIII circoscrizione di Roma (Ostia), Pier Paolo Zaccai non è certo un leader della destra romana, ma le ripercussioni di questa vicenda rischiano di essere gravi per il Pdl, soprattutto a livello di immagine. Così, poche ore dopo le prime conferme, i suoi lo scaricano: “In attesa di comprendere meglio le dinamiche che hanno portato al ricovero in ospedale del consigliere riteniamo opportuno sospenderlo cautelativamente dal partito».

A giustificare il grande imbarazzo dei dirigenti del Popolo della libertà, è proprio il curriculum di Zaccai: uno dei consiglieri che si è maggiormente esposto nella lotta alle droghe. Ma anche un politico che non ha mai fatto mistero della sua forte vocazione religiosa.

Zaccai è il socio fondatore della confraternita dei Cavalieri di Anco Marzio (un gruppo che “opera in ambito cattolico”, come specifica il consigliere sul suo sito internet). Per i fedeli di Ostia, l'organizzazione diretta dall'esponente del Pdl è un punto di riferimento. In collaborazione con la locale parrocchia  i Cavalieri di Anco Marzio hanno organizzato diverse processioni. Sul litorale ancora ricordano quando i confratelli riuscirono a portare sulla spiaggia le reliquie della Madonna di Pompei o la statua della Madonna Pellegrina di Fatima. L'evento più celebrato, però, risale al maggio del 2009, quando i Cavalieri di Anco Marzio sfilarono per le vie di Ostia con le reliquie di Padre Pio. Una processione a cui fu invitato anche il sindaco Alemanno che salì sul palco mostrando le reliquie alla folla in delirio.

Qui tra Sparta e Atene non amiamo infierire su chi dall’altare della presunta santità finisce nella polvere del pubblico ludibrio, ma non possiamo evitare una considerazione: in politica come nella vita quotidiana è meglio evitare di fare i moralisti, soprattutto se nell’armadio c’è qualche scheletro di sesso maschile che, per passione o per professione, ama travestirsi…  

 

 



Venerd́ 02 Luglio,2010 Ore: 23:51
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Sparta e Atene

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info