Il legale di Don Pierino Gelmini ha riferito che il suo cliente è stato rinviato a giudizio con l'accusa di molestie sessuali nei confronti di alcuni ospiti del suo centro di recupero per tossicodipendenti. L'ex-sacerdote, ormai 86enne, ha sempre negato tutte le accuse. Due anni fa, su sua richiesta e con la convinzione di potersi così difendere meglio, è stato ricondotto dalla chiesa cattolica  allo stato laicale. Il processo dovrebbe iniziare nel marzo dell'anno prossimo a Terni.

Don Gelmini ha fondato la sua "Comunità Incontro" nel 1963 e il gruppo ha circa 200 centri in Italia, oltre ad operare all'estero in paesi come Bolivia e Thailandia. E’ stato sempre considerato un uomo di prestigio e di potere: uno che, oltre ad avere ottimi contatti in Vaticano,  frequentava i salotti buoni della politica (soprattutto di centrodestra, ma non solo) e della televisione.

Negli ultimi tempi tanti amici si sono volatilizzati. Maurizio Gasparri, Letizia Moratti, il premier Silvio Berlusconi, gli altri politici pronti a farsi riprendere o fotografare con il “prete antidroga”, i cardinali protettori, i conduttori di talk show, dopo aver balbettato qualche banale frase di circostanza all’inizio dell’inchiesta della magistratura ternana, sono completamente scomparsi.

Noi che qui, tra Sparta e Atene, abbiamo sempre considerate stupide e dannose le leggi proibizioniste sulle droghe e non abbiamo mai nascosto la nostra antipatia per personaggi come i Muccioli o i Don Gelmini.

Per noi sarebbe troppo facile, oltre che vile, attaccare oggi chi dovrà difendersi da una accusa infamante durante un pubblico dibattimento. Il nostro garantismo non è “ad orologeria” come quello del premier e dei suoi accoliti…

 

Venerdì 18 Giugno,2010 Ore: 19:39