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Amnesty e le vergogne italiane

Bruno Gambardella

Anche quest’anno è stato presentato il rapporto annuale sulla Situazione dei diritti umani nel mondo. Un cittadino piuttosto distratto potrebbe pensare che certi argomenti non riguardino l’Italia e, in genere, le nazioni “democratiche” e “occidentali”. Amnesty International ha invece  bacchettato l'Italia,  risultato "un Paese pieno di lacune" - e ha ricordato che lo scorso gennaio il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria ha criticato il Belpaese per i centri di identificazioni ed espulsioni.

Sono state quasi un centinaio le segnalazioni sulle violazioni dei diritti degli immigrati, dei rifugiati e dei richiedenti asilo, fatte all'Italia, ma di fronte a tali critiche il ministro degli Esteri Franco Frattini ha replicato con asprezza, definendo il documento "indegno per il lavoro dei nostri uomini, delle nostre donne e delle forze di polizia che ogni giorno salvano persone" e che "l'Italia è certamente il paese europeo che ha salvato più persone in mare.  Respingo al mittente questo rapporto perché la realtà è tutto il contrario di ciò che dice Amnesty".

A non esser piaciuti al ministro, probabilmente, sono stati i rilievi di Amnesty in merito all'introduzione del reato di immigrazione clandestina che, viene spiegato nel rapporto, "potrebbe dissuadere gli immigrati irregolari dal denunciare i reati subiti e ostacolare il loro accesso a istruzione, cure mediche e altri servizi pubblici per il timore di denunce". Inoltre, "gli sforzi da parte delle autorità per controllare l'immigrazione hanno messo a repentaglio i diritti di migranti e richiedenti asilo che sono calati dai 31mila nel 2008 ai 17mila nel 2009".

Amnesty, toccando un tasto molto dolente per il governo, in sostanza afferma che "non sembra che l'insicurezza nella vita degli immigrati abbia portato maggiore sicurezza per gli italiani". Mentre tutta l’Europa comincia a fare seriamente i conti con una esplosione di xenofobia e razzismo, l'Italia viene accusata di aver continuato ad espellere persone verso luoghi in cui erano a rischio di violazioni di diritti umani come, ad esempio, la Libia, "senza valutare le loro necessità di asilo e protezione internazionale".

Molto importante anche la chiara denuncia sulla mancanza di norme specifiche contro il reato di tortura. Fare giustizia e ristabilire la verità sui  casi G8 di Genova, Aldivrandi, Cucchi e quello riguardante il giovane romano scambiato per un ultrà e selvaggiamente picchiato da alcuni agenti di polizia  è sicuramente più difficile vista l’assenza di una norma che tratti compiutamente tale crimine. "Sono pervenute frequenti denunce di tortura e altri maltrattamenti commessi da agenti delle forze di polizia - viene spiegato nel rapporto dell'associazione in difesa dei diritti umani - nonché segnalazioni di decessi avvenuti in carcere in circostanze controverse".

Amnesty chiede per questo "l'adozione di meccanismi di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti", come previsto dal Protocollo della Convenzione ONU contro la tortura e "un'istituzione indipendente di monitoraggio sui luoghi di detenzione” e “un organismo di denuncia degli abusi della polizia".

L'Italia "a distanza di 20 anni non ha ratificato tale convenzione Onu e di conseguenza i maltrattamenti commessi da pubblici ufficiali in servizio vengono perseguiti come reati minori. E’ questa la civiltà giuridica vigente nel nostro Paese? La sicurezza che il governo di destra ha promesso ai cittadini è quella dell’impunità per i fanatici picchiatori che si celano dietro una divisa?

Il ministro Frattini, invece di sputare veleno, avrebbe fatto bene a prendere a nome del governo seri impegni per migliorare la situazione denunciata da Amnesty. E’ vero che il nostro premier stima e apprezza l’amico Putin, ma noi speriamo che non intenda ispirarsi ai suoi metodi per garantire stabilità e sicurezza nel nostro Paese. Preferiamo poter continuare a criticare le violazioni dei diritti umani nel mondo dopo aver cancellato le tante  vergogne di un’Italia solo apparentemente civile e democratica.

 

 

 



Domenica 30 Maggio,2010 Ore: 21:47
 
 
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