- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (278) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org CASO BOURGEOIS: ARRIVA LA LETTERA DI CONDANNA DEL VATICANO. SENZA ACCUSE E IN LATINO  ,da Agenzia Adista Notizie n. 3 del 26/01/2013

CASO BOURGEOIS: ARRIVA LA LETTERA DI CONDANNA DEL VATICANO. SENZA ACCUSE E IN LATINO  

da Agenzia Adista Notizie n. 3 del 26/01/2013

37017. NEW YORK-ADISTA. Dopo il danno, la beffa. P. Roy Bourgeois il prete pacifista punito dal Vaticano per il suo appoggio al sacerdozio femminile (nel 2008 aveva concelebrato l’ordinazione di una donna prete, v. Adista nn. 60 e 86/08) con la scomunica, l’estromissione dalla congregazione missionaria di Maryknoll e la dimissione dallo stato clericale, ha finalmente ricevuto il documento ufficiale di Roma che certifica la situazione. Ma in ritardo di tre mesi, in latino e senza qualsivoglia menzione delle accuse mosse contro di lui.

Firmata dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede mons. Gerhard Müller e dal segretario mons. Luis Ladaria Ferrer, la notificazione afferma che la decisione del papa sulla questione è «suprema, inappellabile, e non dà diritto ad alcun ricorso». Bourgeois deve restituire la lettera controfirmata, «come prova di avvenuta recezione e allo stesso tempo di accettazione della dimissione e della dispensa»: cosa che il religioso non ha la minima intenzione di fare. Non solo: secondo quanto si legge sul settimanale cattolico statunitense National Catholic Reporter (10/1), il religioso ha espresso la sua intenzione di continuare a dare il suo sostegno alla causa del sacerdozio delle donne e la sua convinzione che la lettera non scoraggerà nemmeno chi come lui è attivo in questa lotta, anzi, non farà che portare nuove energie nel movimento. «Questo movimento per l’uguaglianza di genere è radicato in Dio, nell’uguaglianza e nella giustizia. Non può essere bloccato», ha affermato, paragonandolo alle battaglie per l’abolizione della schiavitù e per il voto alle donne.

La lettera porta la data del 4 ottobre 2012, ma Bourgeois l’ha avuta tra le mani soltanto all’inizio di gennaio, quando gli è pervenuta via mail grazie a p. Edward Dougherty, superiore generale di Maryknoll, la congregazione religiosa di cui ha sempre fatto parte. Nessun riferimento, nel contenuto, ad accuse precise nei confronti del religioso, né al suo appoggio alla causa dell’ordinazione sacerdotale femminile: «Per il bene della Chiesa – vi si legge – va confermata la fuoriuscita dalla suddetta congregazione e, inoltre, va inflitta anche la dimissione dallo stato clericale».

«Non si parla di qualcosa che ho fatto – ha detto Bourgeois -, non si parla dell’ordinazione delle donne. Quale crimine ho commesso per incorrere in questa sentenza così grave? Non se ne parla. Che cosa ho fatto? Di cosa sono accusato?». La richiesta di firmare la lettera, commenta il religioso, è «per certi versi risibile», soprattutto perché, finché non ha avuto la possibilità di farla tradurre in inglese dal latino, non gli è stato chiaro il suo contenuto. E se la firma comporta l’accettazione della “sentenza”, «io non l’accetto», dichiara Bourgeois. «La considero una grave ingiustizia, una meschinità. Penso che contraddica tutto ciò di cui Gesù ha parlato e che ci ha insegnato».

Il portavoce di Maryknoll, Mike Virgintino, ha fatto sapere che i vertici della congregazione avevano tentato, a dicembre, di organizzare un incontro con Bourgeois per consegnargli personalmente la lettera, ma che non era stato possibile poiché nello stesso periodo il religioso aveva perso il padre.

La lettera del Vaticano precisa che, oltre a non poter esercitare il ministero sacerdotale, Bourgeois non potrà nemmeno avere un incarico o insegnare in seminari o facoltà teologiche; essa inoltre sollecita la comunità religiosa di cui il prete faceva parte a «incoraggiarlo con assiduità affinché, una volta che il suo comportamento orgoglioso si sia purificato, partecipi alla vita del popolo di Dio in conformità alla sua nuova condizione, contribuisca alla sua edificazione e in questo modo si dimostri un degno figlio della Chiesa».

Sul fatto che a Bourgeois non restino carte da giocare, pare non ci siano dubbi. Si è espresso in questo senso, infatti, p. Francis Morrissey, canonista docente all’Università cattolica di San Paul di Ottawa, sottolineando che si tratta di una decisione del papa stesso. Resta il fatto che la lettera in sé è «molto, molto ingiusta», ha commentato l’avvocato William Quigley che ha fatto tradurre il documento dal latino: «È come se lo avessero punito senza averlo mai incriminato». «In base ai più elementari diritti umani – ha proseguito –, ognuno ha il diritto di sapere di cosa è accusato e di essere ascoltato di fronte ad un tribunale equo»: «È sconcertante». (ludovica eugenio)

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Sabato 26 Gennaio,2013 Ore: 17:38
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Dottrina della fede secondo Ratzinger

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info