- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (402) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org SANT’UFFIZIO SENZA FRENI: IN ARGENTINA CENSURA UN PASTORE METODISTA,di Adista Notizie n. 5 del 28/01/2012

SANT’UFFIZIO SENZA FRENI: IN ARGENTINA CENSURA UN PASTORE METODISTA

di Adista Notizie n. 5 del 28/01/2012

36507. MADRID-ADISTA. Nuova censura da parte dell’infaticabile Congregazione per la Dottrina della Fede. Questa volta l’ufficio affidato al cardinal prefetto William Levada ha colpito in Argentina: il 5 novembre scorso ha inviato una lettera all’editrice cattolica San Paolo nella quale segnalava che uno dei suoi libri conteneva «opinioni contrarie alla dottrina della Chiesa sulla sessualità» e ingiungeva di «rimediare quanto prima a tale situazione, causa di confusione fra i fedeli». Alla San Paolo non è rimasto che ubbidire: il 22 novembre ha ritirato tutti gli esemplari del libro incriminato, espungendolo anche dai suoi cataloghi e fermandone la pubblicità sulle sue pubblicazioni.

La cosa singolare è che Parejas y sexualidad en la comunidad de Corinto (Coppie e sessualità nella comunità di Corinto) – questo il titolo dell’opera “incriminata”, datata 2010 – è stato scritto non da un cattolico, ma da un pastore metodista argentino di 40 anni, Pablo Manuel Ferrer, docente presso l’Istituto Superiore Evangelico di Studi teologici di Buenos Aires, e aveva trovato spazio nella collana ecumenica di esegesi e riflessione sui temi biblici da poco inaugurata e alla quale la casa editrice aveva invitato a partecipare teologi di altre Chiese cristiane.

La notizia dell’intervento del Vaticano è stata riferita dal quotidiano madrileno El País, il 9 gennaio scorso. Il quotidiano ha contattato Ferrer, che ha raccontato: «Quando mi hanno convocato per pubblicare un libro, mi sono stupito, ma mi è sembrata molto interessante l’impostazione ecumenica». Era sua intenzione scrivere un approfondimento su coppie e  sessualità - «perché Gesù ha aperto nuove possibilità», commenta – e questo è lo scritto che ha consegnato alla San Paolo, temendo però che gli avrebbero cambiato qualche contenuto e tenendosi perciò pronto a ritirare l’opera. «E invece l’hanno pubblicato tale e quale… un applauso per l’editrice» che, cattolica, «apriva il gioco» in campo biblico, perché «la lettura biblica ha una diversità di interpretazioni».

Il libro è stato pubblicizzato in tutti i foglietti per la messa che sono presenti la domenica nelle chiese argentine, e da qualche fedele domenicale è probabilmente partita la denuncia all’ex Sant’Uffizio. Ferrer non sa con precisione perché Roma si sia tanto inquietava; certo lo suppone, a partire dai temi affrontati nel libro: omosessualità, aborto, anticoncezionali, pluralità di modelli familiari, accettazione del desiderio sessuale. «La mia opera – spiega Ferrer, che nel 2010 ha dato un forte sostegno alla legge sul matrimonio fra persone dello stesso sesso – lavora sulla lettera dell’apostolo Paolo alla comunità di Corinto, dalla quale gli dicono “è bene per l’uomo non toccare la donna”. Cioè, il desiderio è pericoloso. Il desiderio è cosa umana, risponde Paolo. Il mio libro parla della sessualità come desiderio valido». «A quel tempo – aggiunge – l’Impero romano voleva imporre normative per la famiglia. Paolo dice che non si può, che ci deve essere una diversità», come in effetti c’era nella comunità. Il libro, perciò, «può aver suscitato polemiche perché dico che la famiglia formata da padre, madre e figlio è una delle possibili costruzioni familiari». «Paolo ha considerazione per i comandamenti, ma anche della realtà delle persone, e allora ricostruisce i comandamenti. Per esempio, incontra coppie che non si potevano separare. E dice: “Non si possono separare, ma se si separano non possono risposarsi”. Rivisita il comandamento secondo quello che vede nella comunità».

Ovviamente, il card. Levada non ha alcun potere sul pastore metodista, libero di ripubblicare l’opera con altre editrici. È la San Paolo, oggetto di censura, commenta, che «è stata danneggiata: ha perso un bel po’ di guadagno». (eletta cucuzza)

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Martedì 24 Gennaio,2012 Ore: 21:26
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Dottrina della fede secondo Ratzinger

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info