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www.ildialogo.org SOSPESO IL CONVEGNO VATICANO SULLE STAMINALI. PER ORDINI SUPERIORI,da Adista Notizie n. 15 del 21/04/2012

SOSPESO IL CONVEGNO VATICANO SULLE STAMINALI. PER ORDINI SUPERIORI

da Adista Notizie n. 15 del 21/04/2012

36638. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. La si può definire “a grappolo” la concatenazione di cause che deve aver convinto la Pontificia Accademia per la Vita (Pav) a decidere di “rimandare” il Terzo Congresso sulla ricerca responsabile con cellule staminali che avrebbe dovuto aver luogo in Vaticano dal 25 al 28 aprile.

L’asse centrale del grappolo sarebbe costituito dal fatto che fra i relatori vi sarebbero stati ricercatori su cellule staminali embrionali, tratte cioè da feti abortiti. E poi, a cascata, all’interno della stessa Accademia si sarebbero manifestate opposizioni insormontabili; alcuni scienziati avrebbero rifiutato di partecipare fino a determinare un’insufficienza di relatori; vari sponsor si sarebbero defilati provocando un deficit di risorse economiche; una istanza vaticana superiore avrebbe insistito per la sostituzione di alcuni oratori vedendosi opporre un non possumus. Il tutto supportato da pressioni delle lobby pro-vita. Insomma, non si son fatti mancare niente.

La verosimiglianza di tale ricostruzione si poggia su informazioni via via emerse, ma in particolare sul servizio – ultimo in ordine di tempo – dell’agenzia Aci Prensa del 10 aprile, la quale vanta, nel caso specifico, la confidenza di fonti interne all’Accademia per la Vita, di cui rispetta la richiesta di anonimato e dalle quali ha saputo quanto segue.

Si è parlato di una lettera delle autorità accademiche per spiegare lo stop al Congresso («ufficiale», la definisce, il 4/4, Vatican insider entratone in possesso). In realtà sarebbero due le missive, entrambe del 4 aprile e dai contenuti non proprio concordanti. Inviata ai relatori e agli iscritti al Congresso, e firmata sia dal cancelliere della Pav, p. Renzo Pegoraro (docente di Bioetica presso la Facoltà Teologica del Triveneto e direttore scientifico della Fondazione Lanza di Padova), che dal funzionario per gli studi della Pav, mons. Jacques Suaudeau (Officiale della Pontificia Accademia per la Vita e Consultore del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari), una delle due lettere attribuisce a ragioni economiche la «grave e dolorosa decisione di cancellare l’evento per insufficienza di sponsor», ed afferma inoltre che «l’ancora limitato numero di iscrizioni al congresso, a un mese dallo stesso, ci fanno permanere al di sotto delle aspettative, cosa che non garantisce di raggiungere il preventivo necessario» per l’iniziativa. Il destinatario sicuramente «avrà sentito parlare – aggiungono i due firmatari – della crescente opposizione al congresso da parte di alcuni attivisti pro-vita» che, tengono a sottolineare, «non godono di nessun credito presso la Pontificia Accademia per la Vita, così come presso altri organismi della Santa Sede». Bene, assicurano, costoro non c’entrano niente: «Non c’è nessuna relazione tra la loro attività di lobby contro il Congresso di cellule staminali di Roma 2012 e la decisione di cancellarlo».

L’altra lettera è firmata solo dal cancelliere Pegoraro ed è indirizzata, precisa l’agenzia, «ad alcuni membri della Pav». Vi si legge: «Una delle ragioni – ma non la decisiva – per posticipare l’incontro a data da precisarsi è nelle minacce venute da alcune persone che, con informazione tendenziosa e falsa, hanno ingenerato interrogativi, dubbi e anche timori». Il Congresso, spiega p. Pegoraro, aveva come obiettivo «il progresso scientifico in questo campo», lasciando da parte «controversie inutili sulle cellule staminali embrionali umane», un tema che non sarebbe stato trattato direttamente perché il focus sarebbe stato incentrato sulle staminali adulte. La proroga sine die, avvisa, «si è resa necessaria per mancanza di fondi».

Ad Aci Prensa, «un membro dell’Accademia, che ha letto entrambe le lettere (…) ha detto che “il tentativo di spiegare la cancellazione del Congresso con le sole difficoltà economiche è una evidente menzogna”».

Hanno dichiarato, invece, di non aver ricevuto nessuna delle due lettere tre membri della Pontificia Accademia per la Vita, sollecitati anch’essi da Aci Prensa, tutti e tre contrari alla partecipazione al Congresso di ricercatori con staminali embrionali. Uno di loro ha precisato che già la scelta degli oratori era stata qualcosa di «evidentemente contrario agli statuti» della Pav, e aveva «generato l’opposizione non solo di rappresentati di organismi pro-vita che non sono membri dell’Accademia», ma anche «di un significativo numero di membri della Pav, inclusi alcuni del consiglio di governo». Racconta una «fonte» all’agenzia che «le obiezioni sui relatori non adeguati» sollevate da alcuni di questi “accademici” «sono state semplicemente respinte dal presidente» dell’Accademia, mons. Ignacio Carrasco de Paula. Aggiunge che alcuni funzionari dell’Accademia organizzatori dell’evento «cercano di ingannare il pubblico sui motivi della cancellazione del Congresso, quando le vere cause sarebbero presto dette» (tuttavia non vengono specificate). Quelle “non vere” dei summenzionati funzionari secondo questa «fonte» sarebbero rintracciabili in una loro e-mail (destinatario/i anche in questo caso non specificato/i): alla Pav, vi sarebbe scritto, «è stato ordinato da una istanza superiore di sostituire i relatori non adeguati», ma le autorità della Pav hanno ritenuto che «non fosse fattibile», preferendo – queste sono parole dell’agenzia – «cancellare l’evento piuttosto che eseguire l’ordine».

La «fonte» mostra poi stupore per le affermazioni della ‘prima lettera’ in merito alla mancanza di credito di cui soffrirebbero gli attivisti pro-vita da parte dell’Accademia e di altri dicasteri della Santa Sede: «a parte altre considerazioni, questa osservazione mi sembra infausta: cosa difende la Pontificia Accademia per la Vita se non rispetta gli attivisti pro-vita?». (eletta cucuzza)

Articolo tratto da
ADISTA
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Marted́ 17 Aprile,2012 Ore: 16:22
 
 
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Dottrina della fede secondo Ratzinger

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