36505. COIRA-ADISTA. Non c’è pace per la diocesi di Coira, in Svizzera, da anni segnata da conflitti a causa della nomina episcopale di controversi personaggi ultraconservatori, da mons. Wolfgang Haas, prima, al suo braccio destro mons. Vitus Huonder, poi (v. Adista nn. 53, 65/90; 31,37, 47, 63, 86/91; 1, 60/92 ; 19/93; 35, 65, 85, 87/96, 79, 87/97; 57/07; 11/08). Questa volta, a suscitare accese proteste è il conferimento, da parte di papa Benedetto XVI, del titolo di prelato d’onore di Sua Santità al vicario generale della diocesi, mons. Martin Grichting, appartenente all’Opus Dei: altro personaggio ben poco amato, come dimostrano le contestazioni avvenute all’inizio del 2011 in occasione della sua nomina – poi revocata – a vescovo ausiliare (v. Adista n. 21/11).

Il “regalo” del papa è arrivato il 15 gennaio ed è stata salutato dal vescovo Huonder come «segno di riconoscenza» e «espressione dell’apprezzamento delle competenze di Martin Grichting in materia di Diritto canonico», competenze che gli sono valse, nel 2008, l’incarico di consultore presso Congregazione per il clero la Santa Sede. Vicario generale di Coira dal 2009, non è ben visto in diocesi perché considerato un avversario del duplice sistema in vigore in Svizzera, che distingue istituzioni di diritto canonico e istituzioni di diritto ecclesiastico, deputate alla gestione del personale e dei beni della Chiesa, un diritto garantito dallo Stato. In un’intervista al giornale Sonntagsblick Grichting aveva proposto l’abolizione dell’attuale imposta ecclesiastica (un privilegio concesso alle Chiese in virtù del loro riconoscimento quali istituzioni di diritto pubblico) a favore dell’introduzione di un’imposta come quella italiana dell’8 per mille. Tale proposta aveva destato l’opposizione netta di gran parte della Chiesa svizzera.

In tale contesto, la nomina a prelato d’onore di Grichting da parte del papa è da considerarsi «un affronto alle corporazioni ecclesiastiche svizzere», ha detto al quotidiano Neue Luzerner Zeitung (16/1) Werner Inderbitzin, portavoce dell’assemblea delle Chiese cantonali della diocesi di Coira (Conferenza di Biberbrugg). Questa onorificenza, ha spiegato, può essere interpretata come un modo di risarcire il vicario per la mancata nomina a vescovo ausiliare: «Non so quali meriti si sia acquisito Grichting a Roma, non ne vedo alcuno acquisito in Svizzera». E ha aggiunto: «Non si può che sperare che Grichting sia presto promosso altrove. Se questa onorificenza è preliminare a un passo del genere, allora la si potrebbe considerare un buon segno». (ludovica eugenio)

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Martedì 24 Gennaio,2012 Ore: 21:35