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www.ildialogo.org TUTTO IL POTERE ALLA SEGRETERIA DI STATO. MODIFICATO IL REGOLAMENTO DELLA CURIA ROMANA,da Adista Notizie n. 95 del 24/12/2011

TUTTO IL POTERE ALLA SEGRETERIA DI STATO. MODIFICATO IL REGOLAMENTO DELLA CURIA ROMANA

da Adista Notizie n. 95 del 24/12/2011

36449. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Si accrescono ulteriormente i poteri della Segreteria di Stato vaticana nei confronti degli altri dicasteri della Santa Sede, che sempre più dovranno chiedere il permesso al card. Tarcisio Bertone prima di prendere qualsiasi iniziativa.

Un mese fa il controllo è stato introdotto sui documenti che, prima di essere pubblicati, devono superare il preventivo controllo e ottenere la relativa autorizzazione da parte della Segreteria di Stato (v. Adista n. 86/11). Ora l’occhio vigile del card. Bertone si estenderà anche alle «facoltà speciali» concesse dal papa ai dicasteri, ovvero gli ordini esecutivi che derogano dalle norme canoniche vigenti e che hanno valore di legge, fino alla la morte del pontefice che li ha emessi, quando decadono automaticamente: prima i dicasteri potevano interloquire direttamente con il papa, adesso dovranno avvalersi della mediazione di Bertone. Rivela infatti il vaticanista dell’Espresso Sandro Magister sul sito da lui curato (http://chiesa.espresso.repubblica.it) che in un rescritto “ex audientia SS.mi” dello scorso 7 febbraio – i rescritti sono dei provvedimenti presi dal papa nel corso di una udienza concessa al segretario di Stato, e pubblicati, di norma, solo sugli Acta Apostolicæ Sedis, la “gazzetta ufficiale” della Santa sede) – è stata introdotto un nuovo articolo (126bis) che modifica il Regolamento generale della Curia romana.

«Il dicastero – si legge nel primo comma – che ritiene necessario richiedere al sommo pontefice speciali facoltà, deve farne domanda per iscritto tramite la Segreteria di Stato, allegando un progetto di testo definitivo, con l’indicazione precisa delle facoltà richieste, la motivazione della domanda e specificando le eventuali deroghe alle norme canoniche universali o particolari, che risulterebbero modificate o in qualche modo disattese». Dopodiché, dice il secondo comma, «la Segreteria di Stato richiederà il parere dei dicasteri competenti in materia e di quelli che ritenga eventualmente interessati, nonché del pontificio Consiglio per i Testi Legislativi per quanto attiene la corretta formulazione giuridica e, se fossero implicate questioni dottrinali, della Congregazione per la dottrina della fede. Quindi, se lo riterrà opportuno, la Segreteria di Stato comunicherà ai dicasteri «il testo delle facoltà eventualmente concesse dal sommo pontefice e, insieme al dicastero richiedente, valuterà se e come procedere alla sua pubblicazione». Insomma tutto passerà fra le mani del card. Bertone. (l. k.)

Articolo tratto da
ADISTA
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Marted́ 20 Dicembre,2011 Ore: 20:12
 
 
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Indice completo articoli sezione:
Dottrina della fede secondo Ratzinger

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