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www.ildialogo.org A LAMEZIA TERME, POLEMICHE PER I COSTI DELLA VISITA DEL PAPA,

A LAMEZIA TERME, POLEMICHE PER I COSTI DELLA VISITA DEL PAPA

36307. LAMEZIA TERME-ADISTA. La visita del papa vale «molto di più delle somme che saranno spese»: «Un evento del genere e la storia stessa della Chiesa non si possono ridurre certo ad una mera valutazione economica». Con queste parole, nel luglio scorso, mons. Luigi Cantafora, vescovo di Lamezia Terme, cercava di placare sul nascere le possibili polemiche circa i fondi stanziati dalle amministrazioni locali per la visita di Benedetto XVI in Calabria il 9 ottobre. Parole scelte non a caso, a margine di un incontro con il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ed il presidente del consiglio regionale, Franco Talarico, volto a delineare, tra le altre cose, i termini economici della visita papale. Stanziamento previsto: più di 1 milione di euro tra Comune, Regione e Provincia (Lameziatermenews, 6/8). Spese che, come è accaduto nei mesi scorsi per la Sicilia e il Veneto (v. Adista nn. 71/10 e 35/11 ), non passano certo inosservate. E così già ai primi di settembre la federazione provinciale dell’Unione Sindacale di Base (Usb) emetteva un comunicato in cui esprimeva le proprie perplessità: «Non troviamo scandaloso che l’amministrazione comunale si accinga ad onorare al meglio la presenza del papa a Lamezia», vi si legge. «Per moltissimi cittadini cattolici quel giorno sarà un evento da ricordare ed è giusto che l’amministrazione comunale si adoperi affinché l’accoglienza sia degna dell’evento e faccia, quindi, tutto il possibile perché ciò avvenga. Il punto però è proprio questo», proseguiva: «Che faccia tutto il possibile, ma non che vada oltre, soprattutto in un periodo come questo». Gli Enti locali interessati, già in profonda difficoltà per i tagli del governo, incalzava l’Usb, «hanno deciso di ridurre ulteriormente i propri fondi, destinandoli alla visita del papa»: «Ma siamo sicuri che il modo migliore per onorare il papa ed il pensiero religioso che lui rappresenta, sia quello di far pagare un così alto tributo alla comunità?».

Interrogativi diffusi – come si può evincere anche dai numerosi commenti apparsi sulla pagina facebook del sindaco di Lamezia, Gianni Speranza – che hanno indotto l’amministrazione comunale a sottolineare, in un comunicato dello scorso 17 settembre, l’«assoluta sobrietà» con la quale si «sta affrontando la visita pastorale del papa». Una sobrietà quantificabile in: 500mila euro (ma i lavori sono stati aggiudicati con un ribasso del 40%, per cui si tratterà di 300mila euro) stanziati per la sistemazione dell’area destinata alla celebrazione della Messa e dell’Angelus, che dovrà accogliere circa 120mila persone; 150mila euro di contributo alla Curia, ente titolare dell’organizzazione, «per compartecipazione all’allestimento»; altre spese al momento «non quantificabili» per il servizio navette messo a disposizione dei fedeli gratuitamente. Quanto alle «spese relative alla viabilità cittadina, quindi a totale beneficio della città, e quelle per il terreno della concattedrale e per il restauro delle altre chiese – si legge ancora –, sono cifre già previste ed impegnate, che rientrano nella normale amministrazione e che in ogni caso si sarebbero effettuate» (per quanto riguarda il restauro delle chiese in questione si tratta, secondo quanto ha dichiarato a Adista lo staff del sindaco, di uno stanziamento di 140mila euro). «Molto meno rispetto ad altre città italiane che hanno organizzato eventi simili», si fregia l’amministrazione comunale. Ma il sindaco, è la replica della federazione provinciale dell’Usb, dimentica «che proprio per la visita del capo della chiesa cattolica, il Comune di Lamezia ha deliberato, in aggiunta a quelli già detti, altri 690mila euro per il restauro di tre chiese cattoliche, per un totale di 1 milione 340mila euro sborsati dal Comune da quando è stata annunciata la visita papale». (i. c.)

Articolo tratto da
ADISTA
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Luned́ 26 Settembre,2011 Ore: 18:21
 
 
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Dottrina della fede secondo Ratzinger

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