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www.ildialogo.org VIAGGIO IN GERMANIA: IL PAPA CONTINUA A PARLARE IN NOME DEL SUO DIO "VALORE" E LA COLPA (PER MOLTI, GIORNALISTI E NON) E' DELLE MOLTITUDINI CHE NON CAPISCONO! La piazza fatica a capire il suo verbo. Una nota di Luigi Accattoli - con alcune note,a c. di Federico La Sala

BUONA-NOTIZIA... MALA-COMUNICAZIONE E MALA-INFORMAZIONE. Parlare in spirito di carità ("Deus charitas est": 1 Gv.,: 4.8) e ... parlare in spirito di valore e "mammona" ("Deus caritas est": Benedetto XVI, 2006)
VIAGGIO IN GERMANIA: IL PAPA CONTINUA A PARLARE IN NOME DEL SUO DIO "VALORE" E LA COLPA (PER MOLTI, GIORNALISTI E NON) E' DELLE MOLTITUDINI CHE NON CAPISCONO! La piazza fatica a capire il suo verbo. Una nota di Luigi Accattoli - con alcune note

a c. di Federico La Sala

La difficoltà di comprensione nei confronti del Papa tedesco non è destinata a un rapido superamento. Lodato per la chiarezza quando espone la dottrina della sua Chiesa, egli dà per scontati troppi passaggi quando interloquisce con l’opinione pubblica secolare. Al Bundestag - l’altro ieri - è stato più prudente di quanto non fosse risultato nel 2006 a Regensburg (...)


Note sul tema:

 Papa e Vescovi, tutta la Gerarchia della Chiesa "cattolico-romana" senza più la Parola eu-angélica !!!  "Potranno tagliare tutti i fiori / mai saranno i padroni della primavera"!!!   Linee di analisi del gesuita p. Felice Scalia

LA TEOLOGIA DEL "LATINORUM" DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA DI BENEDETTO XVI. CON QUESTO "LOGO" VINCERAI: DIO "LA ROBA" E’ ("Deus caritas est", 2006)!!! (Federico La Sala)

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Benedetto XVI tra zelo e tolleranza

la piazza fatica a capire il suo verbo


di Luigi Accattoli (Corriere della Sera, 24 settembre 2011, p. 60)

In Papa Ratzinger - come vediamo in queste giornate del terzo ritorno in patria - lo zelo si sposa alla tolleranza e per questo egli è un uomo difficile a intendere. Facciamo difficoltà a capirlo non perché quei due segni in lui confliggano ma per la rarità della loro compresenza nella stessa persona ai nostri giorni.

Quando poi è un Papa a parlare vi sono immagini ricevute che fanno resistenza a una libera percezione di quanto viene detto. Per esempio si tende a pensare, semplificando all’eccesso, che in Papa Montini prevalesse la tolleranza che mira a comprendere l’altrui messaggio, mentre Papa Wojtyla sarebbe stato mosso dallo zelo che urge all’annuncio del proprio verbo.

Ed ecco il punto che spiazza l’osservatore frettoloso: la figura del Papa teologo pare non inquadrarsi in nessuna delle due fattispecie. Ad evidenza egli unisce sia il desiderio di comprendere tipico dell’intellettuale, sia il fuoco dell’apostolo. Lo sentiamo affermare, nella stessa giornata, che «comprende» chi lascia la Chiesa per gli scandali e che un vero cristiano dovrà tutto «sopportare» pur di non abbandonare la comunità nella quale è stato battezzato. Riconosce come «normale» la contestazione del proprio insegnamento da parte di chi non lo condivide e afferma - in unità di tempo e di luogo - la «necessità» che l’intera società europea «riconsideri» la negazione ormai dominante del «diritto naturale», che rischia di allontanarla dai fondamenti della propria civiltà.

La difficoltà di comprensione nei confronti del Papa tedesco non è destinata a un rapido superamento. Lodato per la chiarezza quando espone la dottrina della sua Chiesa, egli dà per scontati troppi passaggi quando interloquisce con l’opinione pubblica secolare. Al Bundestag - l’altro ieri - è stato più prudente di quanto non fosse risultato nel 2006 a Regensburg, quando parlò di Maometto con le parole dell’imperatore Michele Paleologo. Ma ci vuole altro perché l’intendano i manifestanti delle piazze tedesche e gli stessi - pochi - parlamentari che hanno disertato la sua lectio parlamentare.



Sabato 24 Settembre,2011 Ore: 17:45
 
 
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Dottrina della fede secondo Ratzinger

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