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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org OOPS! IL PAPATO DI BENEDETTO XVI SEGNATO DA GRANDI E PICCOLI "LAPSUS" FIN DALL'INIZIO. Una nota di Mirella Camera sul caso di "Youcat", il mini-catechismo dedicato ai giovani - con alcuni appunti,a c. di Federico La Sala

NEL NOME DI DIO "MAMMONA" ("DEUS CARITAS EST", 2006)!!! IL PAPATO DEI "LAPSUS" E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!
OOPS! IL PAPATO DI BENEDETTO XVI SEGNATO DA GRANDI E PICCOLI "LAPSUS" FIN DALL'INIZIO. Una nota di Mirella Camera sul caso di "Youcat", il mini-catechismo dedicato ai giovani - con alcuni appunti

(...) Annunciato con squilli di tromba in tutto il mondo cattolico, Youcat (furbo acronimo di Youth catechism), il mini-catechismo che Benedetto XVI vuole dedicare ai giovani, dopo essere apparso per pochi giorni in libreria è stato ritirato in fretta e furia. Motivo? Un “errore” di traduzione nella versione italiana (...)


a c. di Federico La Sala

 

Appunti sul tema:

 

 

__________________________________________________________________________

 oops!

di Mirella Camera

in “a latere...” (http://alatere.myblog.it) del 13 aprile 2011 *

Annunciato con squilli di tromba in tutto il mondo cattolicoYoucat (furbo acronimo di Youth catechism), il mini-catechismo che Benedetto XVI vuole dedicare ai giovani, dopo essere apparso per pochi giorni in libreria è stato ritirato in fretta e furia. Motivo? Un “errore” di traduzione nella versione italiana, che alla domanda 420: "Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali?" risponde: "Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter donare la vita".

Nella versione originale non si parla di “anticoncezionali” ma di “controllo del numero dei figli”. Detto a latere, questo è il secondo errore di traduzione che mette in imbarazzo la gerarchia: l’altro era relativo, guarda caso, all’uso del condom da parte di “una prostituta” che poi nell’originale dell’intervista al papa si è rivelato essere “un prostituto”. Si vede che la lingua batte dove il dente duole.

Ma andiamo avanti. Questo mostra, ancora una volta, la distanza siderale che c’è tra l’insegnamento dottrinale e la vita reale delle persone.

L’intenzione e la volontà di pianificare il numero di figli è definita dalla Chiesa cattolica nei suoi documenti ufficiali “paternità responsabile”. Ci sarebbe da chiedersi perché non “maternità responsabile”, che sarebbe molto più logico, vista la parte che ha la donna nella faccenda. O, meglio ancora, “genitorialità responsabile” in modo che siano ben chiari i soggetti della decisione. Comunque sia, questa volontà è ritenuta cosa responsabile, quindi buona e giusta.

E’ sui mezzi che scatta una feroce idiosincrasia, come se questi fossero di per sé molto più importanti dell’intenzione stessa. La spirale no, e fin qui possiamo capire: agisce sulle cellule già fecondate, quindi sarebbe una sorta di proto-aborto. Ma la pillola neanche, perché "distorce la natura e gli obiettivi del sesso". E il preservativo, innocuo aggeggio di lattice che ha solo una funzione di barriera meccanica e che più povero di così non potrebbe essere? Nemmeno quello, perché banalizza la sessualità. Anzi, contro il preservativo la Chiesa ha scatenato una vera guerra come se fosse uno strumento del diavolo, visto che lo vieta persino in caso di Aids fra coniugi.

Salvo, a sorpresa, sentirsi dire dal papa stesso che può essere concesso in un rapporto omosessuale a pagamento. Forse perché in quel caso l’intenzione di regolare le nascite proprio non si pone?

Al posto di tutti questi mezzi, normalmente usati con efficacia dai non osservanti, la Chiesa propone solo l’astinenza sessuale, magari guidata dai cosiddetti “metodi naturali”; che in realtà sono metodi molto macchinosi, di gestione a volte irrealizzabile nella vita reale di una famiglia e per nulla sicuri (metodi Billings, Ogino-Knaus, temperatura basale).

Che si tratti di catechismo per i giovani o di quello degli adulti, su questo tema, sulla sessualità in genere e su moltissimi altri argomenti la Chiesa cattolica dovrebbe fare un profondo ripensamento. Di forma ma soprattutto di contenuto. Se ne parla da anni e lo chiedono in molti, non certo eretici o secolarizzati persi. Ma la risposta è sempre un arroccamento nella Dottrina.

Se il papa pensa che presentando un catechismo in formato quiz con una simpatica copertina gialla si venga incontro alle domande dei credenti di nuova generazione, sbaglia di grosso. Sarà infallibile ma sbaglia. Per passare il testimone della fede ai ragazzi non gli si dà in mano una sorta di manuale d’uso, come se dovessero mettere in moto la loro fede alla maniera di un frullatore o di un microonde. Manuale oltretutto vecchio e datato, le cui affermazioni sono desunte da una logica filosofica tramontata da secoli (il tomismo) e che non risponde più alle domande di oggi.

Tra i primi atti di Benedetto XVI c’è stata la consegna del Compendio, un catechismo "leggero" cheevidentemente lui considera strumento imprescindibile per un credente. Ora la replica con i giovani. Ma non sarebbe molto meglio dare il Vangelo?

Fonte: Fine settimana.org


Sul tema, in rete, si cfr.:



Giovedì 14 Aprile,2011 Ore: 10:08
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
Federico La Sala Milano 15/4/2011 10.12
Titolo:ALTRI ERRORI - IN FRANCESE ....
Youcat, intraducibile catechismo


di Philippe Clanché

in “www.temoignagechretien.fr” del 14 aprile 2011 (traduzione: www.finesettimana.org)


Il libro avrebbe dovuto essere l'oggetto di richiamo degli zainetti dei partecipanti alle prossime
GMG di Madrid. Youcat (“Youth Catechism”, catechismo per i giovani) – previsto in 750 000 copie
in 15 lingue – è stato battezzato nel dolore mercoledì 13 aprile a Roma.


Il progetto veniva dalla Germania dove dei giovani cattolici hanno redatto un documento che in 520
domande-risposte presentava le grandi linee della fede e delle pratiche cattoliche in una lingua
comprensibile alle nuove generazioni. Purtroppo le diverse traduzioni hanno conosciuto sorti
funeste, raffreddando alquanto l'entusiasmo generale.

Da alcuni giorni correva voce di un ammorbidimento della dottrina ufficiale sull'uso dei mezzi
contraccettivi da parte della coppia. E questo a causa di una frase dell'articolo 420 della versione
italiana di Youcat. Vi si legge una risposta positiva alla domanda: “Può una coppia fare ricorso ai
metodi anticoncezionali?” Invece nella traduzione inglese si legge: “Una coppia cristiana sposata
può controllare il numero dei suoi figli [regulate the number of children they have]”. Una
formulazione nettamente più in linea con la norma vaticana, in corso dal 1968 (!) e dall'enciclica
Humanae Vitae.


Una sfumatura non da poco. Tanto che i vescovi italiani hanno esitato a sbarazzarsi delle migliaia di
copi stampate, per decidere, alla fine, che il libro sarà distribuito con una nota correttiva. Che
preciserà che l'espressione “metodi anticoncezionali” deve essere letta come “regolazione delle
nascite”.

eutanasia


Sempre nella versione italiana, sarà soppressa nella prossima versione una frase che potrebbe far
pensare all'accettazione da parte della Chiesa cattolica dell'“eutanasia passiva”. Il testo originale
(tedesco) usa il termine “Sterbehilfe”, letteralmente “aiuto alla morte”, dal significato più ampio del
senso normalmente dato a eutanasia.


Ancora ieri, nel corso della conferenza stampa per il lancio del libro presso la sala stampa della
Santa Sede, i vescovi italiani non erano i soli a mostrarsi scontenti. I loro colleghi francesi, vittime
di una altro grosso errore di trascrizione, hanno preso una decisione più radicale: 30.000 copie dello
Youcat francese andranno al macero.


In questo caso non si tratta di regolazione delle nascite, ma di relazioni interreligiose. La semplice
dimenticanza di una negazione è stata la causa dello strafalcione. Nel libro si leggeva l'affermazione
“riconoscere la libertà religiosa significa riconoscere che tutte le religioni sono uguali”, invece della
formulazione corretta “riconoscere la libertà religiosa non significa riconoscere che tutte le religioni
sono uguali”.


In un'epoca di lotta ratzingeriana contro il relativismo in materia religiosa e morale, particolarmente
tra i giovani, la svista appariva troppo grave. L'apertura al dialogo interreligioso, riaffermata
recentemente da Benedetto XVI (1) non permette di mettere tutte le credenze sullo stesso piano.


E pazienza per i soldi buttati al vento e per l'umiliazione. Da Roma, Mons. Christophe Dufour,
presidente della Commissione episcopale per la catechesi, e padre André Dupleix, vicesegretario
generale dell'episcopato, dicono di aver scelto di gettare tutti i libri, con l'accordo degli editori, il
trio Bayard/Mame/Cerf. I quali, in tutta fretta, hanno dovuto annullare la conferenza stampa di
Parigi.

umorismo


Sempre flemmatico e abituato ad inghiottire i rospi di una comunicazione spesso accidentata,
Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha reagito con umorismo: “La lingua tedesca è
veramente difficile, lo abbiamo constatato a diverse riprese”.


Il gesuita si riferiva al libro-intervista del papa Luce del mondo, uscito alla fine del 2010. Si è
discusso per giorni per sapere se l'esempio del papa di giustificazione eccezionale dell'uso delpreservativo riguardasse un prostituto (versione originale tedesca) o una prostituta (traduzione
italiana). Una polemica che oggi appare assolutamente aneddotica davanti alle disavventure di
Youcat.


I difensori dell'istituzione vaticana vedranno in questa faccenda la prova dell'estrema modestia della
Chiesa, incapace, per mancanza di mezzi, di gestire perfettamente una pubblicazione poliglotta. Il
che è vero. I suoi detrattori ne dedurranno che Roma eviterebbe questo genere di incidenti se
accettasse di decentralizzare la realizzazione dei suoi testi ufficiali, dando prova di maggiore fiducia
per le Chiese locali.
Ma non è il caso di preoccuparsi. Quest'estate, nell'entusiasmo e nel caldo di Madrid, i giovani
avranno dimenticato da tempo il parto doloroso di Youcat.

(1) Convoca i rappresentanti di tutte le fedi ad Assisi il 27 ottobre per commemorare i 25 anni
dell'incontro storico organizzato da Giovanni Paolo II


(traduzione: www.finesettimana.org)

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Indice completo articoli sezione:
Dottrina della fede secondo Ratzinger

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