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www.ildialogo.org L'ECCLESIOLOGIA, L'ECUMENISMO, E L'ASTUZIA DELLA RAGIONE 'CATTOLICA': LA CHIESA IN CAMMINO SULLA STRADA DI RATZINGER. Gianfranco Ravasi presenta un dizionario che permette "di capire la ricchezza comunitaria dell'evento religioso e di scoprire le dinamiche comuni alle fedi". La sua recensione del libro, con alcune note,a c. di Federico La Sala

AMORE ("CHARITAS") O RICCHEZZA ("CARITAS")?! Papa Ratzinger: "Deus caritas est" (2006). CARDINALE RAVASI, MA NON E’ POSSIBILE FARE CHIAREZZA?! Ha dimenticato la lezione e l’esortazione di Papa Wojtyla ("Se mi sbalio, mi coriggerete")?!
L'ECCLESIOLOGIA, L'ECUMENISMO, E L'ASTUZIA DELLA RAGIONE 'CATTOLICA': LA CHIESA IN CAMMINO SULLA STRADA DI RATZINGER. Gianfranco Ravasi presenta un dizionario che permette "di capire la ricchezza comunitaria dell'evento religioso e di scoprire le dinamiche comuni alle fedi". La sua recensione del libro, con alcune note

Se siete "laici", non accantonate subito come non a voi pertinente questa segnalazione (...) No, la categoria sottesa a questo vocabolo di matrice greca, ekklesía, è quella della "convocazione", certo di taglio sacrale e trascendente, ma che rimanda anche a un incontro sociale (...)


a c. di Federico La Sala

 

Note sul tema:

L’"UOMO SUPREMO" DELLA CHIESA CATTOLICA:  "Dominus Iesus": RATZINGER, LO "STERMINATORE DI ECUMENISMO". Un ’vecchio’ commento del teologo francescano Leonard Boff.

 

IL NOME DI DIO. L’ERRORE FILOLOGICO E TEOLOGICO DI PAPA BENEDETTO XVI, NEL TITOLO DELLA SUA PRIMA ENCICLICA. Nel nome della "Tradizione"

I TRE ANELLI E L’UNicO "PADRE NOSTRO". NATHAN IL SAGGIO: CHE ILLUSIONE AFFIDARSI ALLA CHIESA ’CATTOLICA’!!!

PER UNA SVOLTA ANTROPOLOGICO-TEOLOGICA...
-  ALLE RADICI DELLA BELLICOSA POLITICA DEL VATICANO. LA GUERRA NELLA TESTA DELLA GERARCHIA DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA E L’INDICAZIONE ’DIMENTICATA’ DI GIOVANNI PAOLO II
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L’ILLUMINISMO, OGGI. LIBERARE IL CIELO. Cristianesimo, democrazia e necessità di "una seconda rivoluzione copernicana" - Federico La Sala

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Studia la chiesa, scoprirai umanità

Un dizionario offre la possibilità di capire la ricchezza comunitaria dell'evento religioso e di scoprire le dinamiche comuni alle fedi

di Gianfranco Ravasi (Il Sole 24 Ore,  09.01.2011)


Se siete "laici", non accantonate subito come non a voi pertinente questa segnalazione, convinti al massimo che il termine "Chiesa" valga solo per stare in guardia contro ogni tentazione teocratica, rimodulando e ribadendo la formula di Cavour della «Libera Chiesa in libero Stato» o, più aspramente temendo col Pasolini della Religione del mio tempo che «la Chiesa sia lo spietato cuore dello Stato». No, la categoria sottesa a questo vocabolo di matrice greca, ekklesía, è quella della "convocazione", certo di taglio sacrale e trascendente, ma che rimanda anche a un incontro sociale. Risaliamo, così, alle radici stesse dell'antropologia che non si accontenta di aggregazioni genetiche (famiglia, clan), ma segnala l'anelito a congregazioni di altra impronta, più civile e culturale (popolo, nazione), o corporativa (associazioni, ordini) o infine spirituale e simbolica. Ecco, allora, entrare in scena la Chiesa con le sue sotto-categorie (pensiamo alle comunità monastiche).

Ma non si creda che l'idea sia appannaggio del cristianesimo e in particolare del cattolicesimo. L'umma musulmana è la comunità "materna" (tale è l'etimologia della parola) che raccoglie in unità i fedeli di quella religione e che tende spesso a sovrapporsi alla stessa comunità civile in una sovrimpressione identitaria giuridico-politica.

Persino il buddhismo, a prima vista restio ad accogliere criteri di mutua appartenenza (al massimo c'è la sangha monastica rigidamente istituzionalizzata), ha prodotto forme di comunità nazionale religiosa: come non pensare al Tibet che ha - a partire dal Seicento - nel Dalai Lama l'unificazione dell'identità sacra, civica ed etnica? Il discorso è ancor più evidente per l'ebraismo che ha già nelle Scritture Sacre l'emergere della qahal, l'ekklesía appunto, una "convocazione" divina dai forti connotati istituzionali civili.

È, però, indubbio che la categoria "ecclesiale" sia capitale nel cristianesimo e sia uno dei nodi più intricati dell'odierno dialogo ecumenico, come lo fu in passato nello scontro, non di rado armato, tra le varie Chiese col relativo corteo di scismi, di scomuniche e persino di guerre di religione.  Tempo fa, proprio su queste pagine, abbiamo spiegato - sulla scorta di un saggio di Giacomo Canobbio (Nessuna salvezza fuori della Chiesa?, Queriniana) - il senso autentico del celebre motto "inventato" da Origene e Cipriano, Extra Ecclesiam nulla salus, spesso ancor oggi imbracciato come un kalashnikov anti-ecumenico e integralistico.

Si capisce, allora, perché l'apparire di un dizionario di ecclesiologia debba essere segnalato anche ai lettori più diversi e non ai destinatari a prima vista specifici come gli "ecclesiastici" o le comunità "ecdesiali". Certo, quello che ora presentiamo è un manuale che lascia in sordina la prospettiva antropologica (ad esempio, la voce "Appartenenza" è esclusivamente teologica, così come le "società" qui evocate sono soltanto le "Società di vita apostolica").

Tuttavia, nelle 160 voci che compongono questo vasto arazzo tematico ci si imbatte nella trattazione della "Democrazia", della "Promozione umana", dei "Rapporti Chiesa-Stato", di "Arte e Chiesa", ma si lascia pure vasto campo alle mille iridescenze che la categoria "Chiesa" ha assunto nella storia al punto tale da essere applicata a soggetti disparati con reciproco dispiacere degli uni e degli altri. Significativo al riguardo sarebbe rincorrere la sequenza rubricata sotto "Ecclesiologia": ci sono gli anglicani, i congregazionalisti, i luterani, i bizantini medievali, l'occidente medievale, gli ortodossi, i cattolici conciliari e post-conciliari, i riformati, tanto per seguire l'ordine alfabetico.

Ma all'interno s'incunea l'ecclesiologia degli Atti degli apostoli, quella giovannea, delle Lettere pastorali neotestamentarie, la paolina, quella della patristica occidentale e orientale, della comunità cristiana primitiva, l'ecclesiologia sinottica e veterotestamentaria, anche qui per stare alla sequenza alfabetica, fermo restando poi che una decina di voci sono riservate alle specifiche Chiese in cui si è frammentata la cristianità.

L'oscillazione ondeggia, quindi, tra voci che isolano e approfondiscono i fondamenti teologici, come «Concilio, Corpo di Cristo, Dodici, Episcopato, Eucaristia, Evangelizzazione, Infallibilità, Liturgia, Magistero, Ministeri, Missione, Papato, Parola, Popolo di Dio, Presbiterato, Sacramentalità, Scisma, Spirito Santo, Tradizione» e così via, e voci che toccano questioni storiche o pastorali come l'architettura ecclesiale, il Gallicanesimo, le sette e i nuovi movimenti religiosi, la teologia della liberazione, la Scuola di Tubinga e di Roma o lemmi enigmatici ai profani come Subsistit in, sempre per fare qualche esempio. L'oscillazione si ripete - come è ovvio in simili prodotti affidati a una legione di collaboratori - tra impostazioni più sincroniche eapprocci diacronici, tra prospettiva tematica ed evoluzione storico-tematica.

Il Concilio Vaticano II, con la sua costituzione Lumen gentium, ha fatto sì che l'ecclesiologia tornasse al centro dell'interrogazione teologica, ma anche dell'impegno pastorale nel confronto col mondo. Lo ha fatto ribadendo che i suoi confini sono meno "ecclesiastici" di quanto si è soliti ipotizzare anche da parte dei non credenti. Ha riproposto con forza la necessità dell'incontro ecumenico per impedire integralismi e autoreferenzialità. Ha rettificato gli incroci con la società e la politica (Martin Luther King in quegli stessi anni nella sua Forza d'amare affermava che «la Chiesa non è la padrona o la serva dello Stato, è la coscienza dello Stato»). Mi sembra, comunque, significativo concludere con un passo dell'allora cardinale Ratzinger nel suo saggio sulla Chiesa, una comunità sempre in cammino (San Paolo 1991) passo che è posto in apertura a questo dizionario e che noi riproponiamo ai lettori credenti e "laici".

«La Chiesa non è soltanto il piccolo gruppo degli attivisti che si trovano insieme in un certo luogo per dare avvio a una vita comunitaria. La Chiesa non è nemmeno la grande schiera di coloro che alla domenica si radunano insieme per celebrare l'eucaristia. La Chiesa è anche di più che papa, vescovi e preti, di coloro che sono investiti del ministero sacramentale. Di essa fanno parte tutti i santi, a partire da Abele, da Abramo e da tutti i testimoni della speranza... Di essa fanno parte tutti gli sconosciuti e i non nominati, la cui fede nessuno conobbe tranne Dio; di essa fanno parte gli uomini di tutti i luoghi e di tutti i tempi, il cui cuore si protende, sperando e amando, verso Cristo».


DIZIONARIO DI ECCLESIOLOGIA
Gianfranco Calabrese, Philip Goyret, Orazio Francesco Piazza edd.
Città Nuova, Roma
pagg. 1.568 € 140,00.


Lunedì 10 Gennaio,2011 Ore: 06:37
 
 
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Dottrina della fede secondo Ratzinger

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