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www.ildialogo.org COME SE NIENTE FOSSE SUCCESSO (E NIENTE DOVREBBE SUCCEDERE)! Presentata l’Esortazione apostolica di Benedetto XVI «Verbum Domini», frutto della XII Assemblea generale del Sinodo del 2008. Una nota di Gianni Cardinale, con appunti,a cura di Federico La Sala

SINODO DEI VESCOVI 2008, L’ANNO DELLA PAROLA DI DIO: AMORE ("CHARITAS") O MAMMONA ("CARITAS")?! DOPO LA "DOMINUS IESUS", DOPO LA "DEUS CARITAS EST", E DOPO DECENNI DI ABBRACCI CON IL BERLUSCONISMO ...
COME SE NIENTE FOSSE SUCCESSO (E NIENTE DOVREBBE SUCCEDERE)! Presentata l’Esortazione apostolica di Benedetto XVI «Verbum Domini», frutto della XII Assemblea generale del Sinodo del 2008. Una nota di Gianni Cardinale, con appunti

L’esortazione č articolata in tre parti, la prima titolata Verbum Dei, la seconda Verbum in Ecclesia , l’ultima Verbum mundo. E interviene su numerose questioni. Riguardo all’esegesi ribadisce i «tre criteri di base per tenere conto della dimensione divina della Bibbia»


a cura di Federico La Sala

SINODO DEI VESCOVI 2008

LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!

RATZINGER ’A SCUOLA’ DEL VISIONARIO SWEDENBORG. Una nota di Leonard Boff e una di Immanuel Kant

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 il documento

Presentata l’Esortazione post-sinodale Verbum Domini

Nel testo diviso in tre parti il Pontefice riprende i temi contenuti nelle proposizioni finali dell’Assemblea del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio svoltasi nell’ottobre 2008 «Un appello a diventare sempre più familiari con le Sacre Scritture» No al fondamentalismo, «tradimento del senso autentico della Bibbia»

Ha radice nella Parola la missione della Chiesa

Dal Papa l’invito a una cura maggiore nell’utilizzo della Scrittura nella liturgia e nella predicazione Nella Bibbia l’origine del dialogo con le altre religioni, ma è necessario garantire ovunque «il diritto e la libertà di professare la propria fede» L’auspicio di Benedetto XVI: tempo di un nuovo ascolto dove il Vangelo è dimenticato Il testo sacro «come grande codice per le culture», nelle scuole e nelle università

DI GIANNI CARDINALE (Avvenire, 12.11.2010).

L’ Esortazione apostolica di Benedetto XVI «Verbum Domini», presentata ieri in Vaticano, è il frutto della XII Assemblea generale del Sinodo su «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa» che si è celebrato nell’ottobre 2008. Il documento porta la data del 30 settembre, memoria liturgica di san Girolamo, a cui la tradizione attribuisce la Volgata, il testo latino di riferimento della Bibbia. È lungo quasi 200 pagine e costituisce, come ha sottolineato la Radio Vaticana «un appassionato appello rivolto dal Papa ai pastori, ai membri della vita consacrata e ai laici a ’diventare sempre più familiari con le Sacre Scritture’, non dimenticando mai ’che a fondamento di ogni autentica e viva spiritualità cristiana sta la Parola di Dio annunciata, accolta, celebrata e meditata nella Chiesa’».

L’esortazione è articolata in tre parti, la prima titolata Verbum Dei, la seconda Verbum in Ecclesia, l’ultima Verbum mundo. E interviene su numerose questioni. Riguardo all’esegesi ribadisce i «tre criteri di base per tenere conto della dimensione divina della Bibbia» e cioè: «1) interpretare il testo considerando l’unità di tutta la Scrittura; questo oggi si chiama esegesi canonica; 2) tenere presente la Tradizione viva di tutta la Chiesa; e, infine, 3) osservare l’analogia della fede». ll Papa critica invece l’interpretazione fondamentalista della Bibbia. «Il ’letteralismo’ propugnato dalla lettura fondamentalista in realtà rappresenta un tradimento sia del senso letterale che spirituale - scrive - aprendo la strada a strumentalizzazioni di varia natura, diffondendo, ad esempio, interpretazioni antiecclesiali delle Scritture stesse». E osserva che «la rivelazione dell’Antico Testamento continua a valere per noi cristiani», visto che lì si trova «la radice del cristianesimo». Da qui deriva un «legame peculiare tra cristiani ed ebrei, un legame che non dovrebbe essere mai dimenticato».

Parola e liturgia

Riguardo alla liturgia l’Esortazione auspica una «maggior cura della proclamazione della Parola di Dio», e ribadendo l’opportunità di un direttorio omiletico invita poi ad evitare «omelie generiche ed astratte come pure inutili divagazioni che rischiano di attirare l’attenzione del predicatore piuttosto che al cuore del messaggio evangelico».

Dialogo con le altre religioni

Il documento offre anche spunti a riguardo del dialogo con le altre religioni e l’islam in particolare. Benedetto XVI auspica poi che «i rapporti di fiducia, instaurati da diversi anni, fra cristiani e musulmani, proseguano e si sviluppino in uno spirito di dialogo sincero e rispettoso».

Ma aggiunge che «il dialogo non sarebbe fecondo se questo non includesse» la «reciprocità in tutti i campi» e il riconoscimento della «libertà di professare la propria religione in privato e in pubblico, nonché la libertà di coscienza». «Ci stringiamo - si legge poi nell’Esortazione - con profondo e solidale affetto ai fedeli di tutte quelle comunità cristiane, in Asia e in Africa in particolare, che in questo tempo rischiano la vita o l’emarginazione sociale a causa della fede». «Nel contempo - afferma ancora il documento - non cessiamo di alzare la nostra voce perché i governi della Nazioni garantiscano a tutti la libertà di coscienza e di religione, anche di poter testimoniare la propria fede pubblicamente».

«La Chiesa - afferma Benedetto XVI - deve andare verso tutti con la forza dello Spirito e continuare profeticamente a difendere il diritto e la libertà delle persone di ascoltare la Parola di Dio, cercando i mezzi più efficaci per proclamarla, anche a rischio della persecuzione».

L’incontro con le culture

L’Esortazione auspica poi anche un «rinnovato incontro tra Bibbia e culture»: «vorrei ribadire a tutti gli operatori culturali - scrive il Pontefice - che non hanno nulla da temere dall’aprirsi alla Parola di Dio; essa non distrugge mai la vera cultura, ma costituisce un costante stimolo per la ricerca di espressioni umane sempre più appropriate e significative». Non manca a questo riguardo un appello per la promozione della conoscenza della Bibbia, «come grande codice per le culture», nelle scuole e nelle università, «vincendo antichi e nuovi pregiudizi», nonché la sollecitazione a «un impegno ancora più ampio e qualificato» nel mondo dei mass media e in particolare su internet, «che costituisce un nuovo forum in cui far risuonare il Vangelo, nella consapevolezza, però, che il mondo virtuale non potrà mai sostituire il mondo reale».

Nuova evangelizzazione

Insomma - si legge nella parte conclusiva dell’Esortazione - «il nostro dev’essere sempre più il tempo di un nuovo ascolto della Parola di Dio e di una nuova evangelizzazione... soprattutto in quelle nazioni dove il Vangelo è stato dimenticato o soffre l’indifferenza dei più a causa di un diffuso secolarismo».

 

I NUMERI

NELLE 24 CONGREGAZIONI GENERALI GLI INTERVENTI DI 253 PADRI SINODALI

La XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi si tenne dal 5 al 26 ottobre 2008 in Vaticano, sul tema «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa». Un evento che vide convergere a Roma almeno 400 partecipanti, tra i quali 253 Padri sinodali. Di questi 51 venivano dall’Africa, 9 dall’Oceania, 62 dall’America, 90 dall’Europa e 41 dall’Asia. Inoltre 173 erano stati eletti, 38 partecipavano «ex officio», 32 erano stati nominati dal Papa e 10 erano stati eletti dall’Unione dei superiori generali. Ad affiancare i padri sinodali, inoltre, c’erano 41 esperti e 37 uditori, oltre ai delegati fraterni in rappresentanza di 10 Chiese e comunità ecclesiali. Dal punto di vista della comunicazione le tre settimane di lavori, con 24 Congregazioni generali e quattro celebrazioni assieme a Benedetto XVI, furono seguite, oltre che dai giornalisti permanentemente accreditati, anche da altri 106 corrispondenti da 21 Paesi in rappresentanza di 72 testate: per loro si tennero dieci «briefing» e quattro conferenze stampa. La divulgazione dei lavori fu possibile anche grazie alla pubblicazione di 39 numeri del «Bollettino Synodus Episcoporum». In formato elettronico furono diffusi 320 testi in cinque lingue e la sezione dedicata del sito vaticano, tra il 3 e il 23 ottobre 2008 ebbe 240.253 accessi. Per quanto riguarda, infine, le proposizioni consegnate dai padri sinodali al Papa furono 55, divise in tre parti, precedute da un’introduzione con due proposizioni e seguite da una conclusiva. (M.Liut)

 

LE DATE

L’ANNUNCIO DEL TEMA IL 6 OTTOBRE 2006

Il lungo iter della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi su «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa» prese avvio ufficialmente il 6 ottobre 2006, quando venne reso noto il tema scelto dal Papa. Il Consiglio ordinario della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, poi, si riunì a ottobre 2006 e a gennaio 2007 per elaborare lo schema e il contenuto dei «Lineamenta». Questo documento di base, poi, ultimato il 25 marzo 2007, venne presentato il 27 aprile 2007 ed era diviso in tre capitoli: «Rivelazione, Parola di Dio, Chiesa», «La Parola di Dio nella vita della Chiesa» e «La Parola di Dio nella missione della Chiesa». Ogni capitolo riportava alcune domande, cui ognuno dei destinatari dei «Lineamenta» era chiamato a rispondere entro il novembre 2007. Da quelle riflessioni scaturì l’«Intrumentum laboris», le linee guida per il dibattito sinodale, che vennero completate l’11 maggio 2008 e presentate il successivo 12 giugno. Il 5 ottobre l’apertura dell’Assemblea ebbe luogo nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, luogo scelto per sottolineare la concomitanza con l’Anno Paolino voluto da Benedetto XVI. Un momento particolare dei lavori furono i Primi Vespi della XXIX Domenica del Tempo ordinario nella Cappella Sistina presieduti dal Papa il 18 ottobre in occasione della presenza al Sinodo del patriarca ecumenico Bartolomeo I. Al termine dei lavori, il 24 ottobre fu approvato un «Messaggio al Popolo di Dio» da parte dell’Assemblea, mentre il giorno seguente i padri sinodali consegnarono le 55 proposizioni finali a Benedetto XVI. Proprio da quelle conclusioni nasce il documento che è stato presentato ieri. (M.Liut)

 

 

 

 



Venerdě 12 Novembre,2010 Ore: 17:49
 
 
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Dottrina della fede secondo Ratzinger

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